DB Multiverse

Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo

Scritto da Loïc Solaris & Arctika

Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2

Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!

Aggiornamenti di giovedì alle ore 20:00 (Parigi)
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Intro

Parte 0 :0
Parte 1 :12345

Round 1-1

Parte 2 :678910
Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930

Lunch

Parte 7 :3132333435

Round 1-2

Parte 8 :3637383940
Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970

Night 1

Parte 15 :7172737475
Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990

Round 2-1

Parte 19 :9192939495
Parte 20 :96979899100

Round 2-2

Parte 21 :101102103104105
Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115

Night 2

Parte 24 :116117118119120

Round 3

Parte 25 :121122123124125
Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
[Chapter Cover]
Parte 30, Capitolo 146.

TRENTESIMA PARTE : BUDOKAI ROYALE 2 - SUPERSONIC BLAST

Capitolo 146

Traduzione e adattamento di Crix

Qualche momento prima, quando Gohan dell’universo 18 aveva appena sparato a Cell da lontano…

Il furioso bio androide fissava intensamente Gohan dell’universo 16. Gohan si era strappato di dosso quel che rimaneva del colletto abbottonato della camicia, sembrando ora molto più guerriero di quanto non apparisse prima.

“Videl cominciò tenendo lo sguardo fisso sul nemico, “stai con Piccolo.”

Esitando, la moglie i mosse verso il namecciano il quale stese immediatamente un braccio davanti a lei in maniera da proteggerla. Piccolo fece cenno alla terrestre di seguirlo e insieme spiccarono il volo per andare ad aiutare gli spettatori contro i soldati di Babidi. Seguendo il movimento delle loro energie, Gohan si sentì rassicurato.

“Ora siamo solo io e te, Cell! So che era ciò che volevi, quindi sistemiamo la cosa!”

“Ah, perfetto!” Esclamò la creazione di Gero, rilasciando la sua aura elettrificata. “Ho aspettato questo momento per un bel po’, Gohan. Forse è destino che alla fine risolviamo la cosa tra noi. Sono sicuramente impaziente di scoprire chi è più forte tra noi! Quindi, Gohan, sei pronto?”

Senza rispondere Gohan si scagliò sull’avversario sembrando abbastanza serio e determinato mentre Cell sorrise eccitato. La tanto attesa battaglia era cominciata. I loro pugni si scontrarono, distruggendo il muretto della balconata dell’universo 16 e causando delle crepe nel corridoio degli appartamenti. Non era nulla se non un piccolo scambio, non si erano ancora scaldati e la loro potenza era già incredibile. Goten, sdraiato a terra stava guardando la battaglia ed era stupito da tale energia.

“Interessante.” Osservò Cell felice. “Sei tanto forte quanto avevo sperato che fossi, Gohan. La forza che hai mostrato ieri mentre eri arrabbiato sembra completamente sotto controllo e se vuoi fermarmi dall’uccidere chiunque, ne avrai totalmente bisogno!”

“Non te la caverai, Cell.” Replicò il figlio di Goku con sguardo duro.

Entrambi i combattenti avanzarono l’uno verso l’altro a velocità supersonica, causando tuoni con ogni colpo inferto. Intorno tutta l’arena, tutti gli altri combattenti si fermarono di colpo a fissarli con stupore ma ad ogni modo, l’anarchia ricominciò presto. Cell e Gohan si muovevano a tale velocità che nessuno dei presenti poteva seguire la battaglia, eccetto per uno di loro. Bu dell’universo 4, che non era nulla di più che un occhio in una pozzanghera, guardava dispettosamente e con grande interesse.

Nessuno dei due sembrava acquisire vantaggio, ogni colpo era bloccato e restituito. Cell era incredibilmente agile e schivava i colpi di Gohan il quale era alquanto sorpreso. Ma soprattutto, lo stile di combattimento del bio androide era maturato fino alla perfezione negli ultimi ventisette anni. Fare affidamento sui suoi ricordi delle tecniche di Cell non sarebbe tornato utile. Non solo la sua forza era ad un livello totalmente fuori scala, il bio androide aveva anche trasformato le tecniche dei demoni del freddo e dei guerrieri Z in un modo unico che si adattava alla sua biologia e al suo stile di combattimento. Con un leggero colpo con il dorso della mano scansava i pugni di Gohan e nessuno di questi sembrava poter arrivare al mittente. Cell sorrise maliziosamente notando le smorfie del giovane sayan. A quel punto cominciò con la sua personale offensiva.

La velocità di reazione di Gohan, ad ogni modo, non aveva nulla da invidiare. Aggrappandosi al braccio di Cell con entrambe le mani incrociò gli avambracci e fece girare Cell su se stesso. Il forte Majin lo maledisse cercando di recuperare la posizione con le ali. Gohan però, fu abbastanza veloce da usare il tempo che aveva per mettersi in posizione. Alzò le mani sopra la testa ed esclamò: “Masenko!”

L’onda energetica si precipitò addosso a Cell spostandolo gradualmente all’indietro e Gohan realizzò di non causare effettivamente alcun danno. Il bio androide, con il dorso della mano, scagliò il colpo energetico nello spazio per poi formare velocemente due Kienzan nei palmi delle mani e per lanciarli verso l’avversario.

Facendo un sorrisetto, il mezzo sayan distrusse i due dischi con la sua aura senza sforza. I due Kienzan si disintegrarono contro la luce dell’aura di Gohan mentre il guerriero mistico continuava a scrutare il suo vecchio nemico. Misurare la forza di Cell, un essere conosciuto per essere perfettamente subdolo, non era una cosa facile.

“Beh, direi che ci siamo scaldati abbastanza, Gohan.” Annunciò Cell con un ghigno.

“Che ne dici se torniamo agli aff…”

La voce di Babidi risuonò immediatamente nella sua testa.’Cell, ho bisogno che torni da me immediatamente. Uno di quei maledetti sayan si sta dirigendo da noi. Devi intercettarlo, sbrigati!’

Cell guardò l’entrata dell’universo 11 giusto in tempo per vedere la figura del Gohan dell’universo 18 entrare. La sua distrazione momentanea gli costò immediatamente. Gohan ne aveva approfittato per posizionarsi direttamente davanti a lui e conficcargli un pugno nel petto. Il bio androide si era lamentato dal dolore replicando con una ginocchiata sotto al mento del sayan il quale perse un po’ di sangue.

‘Sono occupato a combattere questo qua, che è molto forte! Non posso vedermela con entrambi nello stesso momento, dovrai mandare Majin Bu!’ Replicò Cell telepaticamente al suo padrone.

‘Eh, va bene, ma farai meglio a sbrigarti!’ Rispose il mago. ‘Forse riuscirò a rallentarlo, ma farai meglio a non deludermi!’

Babidi chiuse la comunicazione e Cell si scosse la testa per riconcentrarsi sulla battaglia. Anche Gohan si era ripreso dallo stordimento nonostante avesse il sapore del sangue ancora tra le labbra.

“Ah… vogliamo ricominciare, mio vecchio nemico?!” Esclamò Cell eccitato. “E’ tempo di dimostrare cosa posso realmente fare!”

Volò velocemente verso il terrestre il quale lo ricevette con un calcio veloce che Cell schivò facilmente rispondendo poi con un rovescio. Gohan evitò il colpo indietreggiando, riuscendo a schivarlo di pochi centimetri. Approfittando del momento, il sayan stese completamente una gamba che colpì la testa del cyborg. Continuando, scagliò una serie di colpi che mandarono Cell al tappeto. Il guerriero perfetto ringhiò dal dolore. Quando Gohan lo raggiunse per prenderlo al collo, il corpo di Cell si cominciò a surriscaldare drasticamente. Gohan si scottò e lasciò andare prima di farsi bruciare troppo.

“Che c’è, Gohan, non sopporti il caldo?” Disse Cell ridendo e annullando la sua mossa. L’aria intorno ai due combattenti era pesante e il semplice respirare era abbastanza per far provare dolore al naso e alla gola di Gohan, senza contare la pressione. La cosa peggiore, realizzò Gohan, sarebbe stato essere colpito in quel momento. Per i prossimi secondi , doveva evitare Cell ad ogni costo. Il guerriero perfetto rise a voce alta mentre il suo avversario schivava disperatamente i suoi attacchi.

Son Gohan realizzò velocemente una strategia lanciando una potente onda energetica a breve raggio. Cell fu circondato da fumo e polvere a causa dell’esplosione scansando il tutto con una raffica di vento. L’unico effetto era stato quello di riportare il suo corpo alla solita colorazione verde invece di essere ricoperto di cenere.

“Cazzo!” Urlò. “Bene, prendi questo!”

Un raggio energetico uscì improvvisamente dalla sua mano dispiegata e Gohan cercò di evitarlo. L’energia però lo seguì e lo afferrò per la caviglia.

“Cosa?” Esclamò Gohan, cercando di liberarsi senza successo.

“Lascia che ti conceda un giro in pista, ragazzo.” Sogghignò Cell. L’energia che aveva sparato divenne solida formando una catena brillante che afferrò con entrambe le mani. Poi, tirando con tutte le sue forze, cominciò a far ruotare Gohan circolarmente sempre più veloce. Il sayan perse completamente l’equilibrio. Con un improvviso sorriso, poi, il bio androide estese la catena ad un’incredibile lunghezza e il ragazzo ancora intrappolato fu scagliato nello spazio dove collise con uno dei corpi gassosi che decoravano il cielo dell’arena. Esplodendo all’impatto, Gohan perse di nuovo sangue. Non aveva realizzato che Cell poteva estendere il suo lazo energetico a suo piacimento e, se poteva renderlo più lungo, poteva anche renderlo più corto!

La sua veloce analisi non fu abbastanza rapida e Gohan fu incapace di liberarsi mentre la catena cominciò a ridursi. Il terrestre fu strattonato verso il basso rapidamente per essere poi fatto roteare di nuovo mentre Cell rideva. Il potente Son Gohan era stato ridotto ad una sfera da demolizione da poter lanciare dove Cell voleva e ciò lo rendeva euforico e soddisfatto dei suoi nuovi progressi. Finalmente poteva vendicarsi del sayan che lo aveva umiliato con quella trasformazione molti anni prima!

Delle grida alle sue spalle colsero la sua attenzione e quando si girò, vide Piccolo combattere contro i demoni del freddo. Cooler nella sua quinta forma se la stava vedendo con il namecciano mentre gli altri due a distanza erano apparentemente concentrati nel processo di trasformazione. Improvvisamente Piccolo sparò un potente colpo energetico verso Cold. Cell capì subito che il demone del freddo non sarebbe stato in grado di reagire in tempo. Agendo sul momento, Cell lanciò il suo lazo verso la direzione di del Kikoha di Piccolo per deviarlo.

“Bel tentativo.” Rise Cell, contento dello sguardo di confusione del namecciano. Contemplare la paura sul suo volto valeva l’essersi distratto un attimo dal proprio combattimento. Ma quell’istante gli sarebbe costato caro. Non appena girò la testa verso il figlio di Goku, fu colpito da un colpo energetico in faccia.

“Argh!”

Cell fu lanciato in cielo dal colpo e la catena tra le sue mani scomparve. Gohan approfittò per l’opportunità e continuò a colpire Cell con attacchi violenti su tutto il corpo. Il cyborg si lamentò con dolore e rabbia, sputando saliva. Il giovane sayan era più resistente di quel che aveva immaginato, infatti non aveva perso il suo vigore né la sua forza. Disperato, Cell lanciò le braccia in avanti e creò una grossa bolla verde per allontanare l’avversario. Il bio androide digrignò i denti realizzando quanto lontana questa battaglia era dall’essere vinta. Si stava divertendo, ma sapeva che doveva sbrigarsi per fermare l’altro Gohan dall’attaccare Babidi. Almeno quello non lo aveva attaccato, altrimenti sarebbe stato velocemente sconfitto ed entrambi avrebbero rincorso Babidi in quel momento.

Nedwook si girò verso i due super guerrieri che combattevano in cielo, pronto ad ascoltare le istruzioni di Goten. Ma nello stesso momento in cui aveva lasciato il giovane fratello minore ferito alle sue spalle, una voce lo chiamò dalla tribuna. Una spettatrice, crollato sull’arena e con la faccia ricoperta di sangue e gli occhi annacquati stava piangendo.

“Per favore, ti scongiuro. Aiuto! Stiamo venendo sterminati!”

Uno dei soldati di Freezer arrivò da dietro e le tirò i capelli.

“Zitta umana! Nessuno ti salverà, sei già morta, è solo che non lo sai!”

Nel momento in cui stava per ucciderla, Nedwook scomparve e ricomparve dietro al majin facendogli esplodere la testa con un pugno. La donna aveva il capo tra le mani, piangendo a dirotto, mentre tutti gli altri soldati attaccarono l’helioriano. In guerriero con l’armatura ricevette i loro futili tentativi di attaccarlo senza troppe cerimonie e li uccise uno ad uno decapitandolo o impalandoli. Non poteva sprecare tempo dato che dopo aver visto Kakaroth riprendersi da una ferita fatale, non doveva correre rischi.

Allungando il braccio verso la tribuna, sparò un grosso colpo energetico dall’armatura che distrusse gran parte della struttura, creando un passaggio verso l’interno dell’edificio.

“Sbrigatevi!” Esclamò rivolgendosi agli spettatori sopravvissuti. “Andate a rifugiarvi all’interno!”

La donna, come molti altri, riuscì a farsi strada al sicuro verso l’interno della costruzione mentre Nedwook si occupava dei potenziali inseguitori. Vedendo dozzine di soldati andargli incontro, volò in cielo per attirare la loro attenzione. Gli spettatori erano al sicuro e le pedine di Babidi rimanenti non erano pericoloso per lui, anche se in massa potevano esserlo. Altri soldati cominciarono a circondarlo da tutti i lati. L’helioriano digrignò i denti agitando i pugni. Doveva occuparsi di loro prima.

Nella balconata dell’universo 1, regnava l’assoluta violenza. Il Kaioshin dell’ovest era in ginocchio, ferita e sanguinante accanto al Grande Kaioshin che continuava a guardare la battaglia con sguardo severo. Davanti a loro, Barbula combatteva contro gli altri due dei e la ragazza Helioriana. Phispsil aveva molti strumenti a sua disposizione che sarebbero stati d’aiuto, ma aveva paura di usarli vicino agli altri dei. Al loro posto, stava facendo affidamento al combattimento corpo a corpo con delle sottili lame.

Il Kaioshin del nord prese una ginocchiata devastante allo stomaco e fu costretto a barcollare. Il Kaioshin dell’est provò un assalto alle spalle ma fu fermato da una gomitata del Re dei Demoni che lo colpì in faccia. Nonostante fosse sopraffatto a livello numerico, il servo di Babidi se la cavava bene senza molte difficoltà. Phipsil caricò dopo i due dei preparando le sue spade. Il demone stava per rilasciare un potente colpo energetico quando improvvisamente venne immobilizzato. Dietro di lui, il bruciato e malconcio kaioshin dell’est aveva un braccio in avanti tenendo paralizzato il demone con la sua tecnica speciale. Phipsil caricò Darbula immediatamente sperando di poter cogliere l’opportunità.

“Nei tuoi sogni, umana!”

Darbula aspettò fino a quando non fu troppo vicina da poter schivare, per poi sputare alla helioriana. La sua armatura, ora in contatto con la saliva del demone, cominciò a tramutarsi in pietra gradualmente.

“No…No! Non questo!”

Il sistema dati la informò sul visore circa le caratteristiche dell’attacco annunciando che in circa venti secondi sarebbe stata completamente pietrificata. Doveva agire velocemente per evitare di diventare una statua.

Il Kaioshin dell’est cominciò a perdere la presa su Darbula il quale stava cominciato a riacquistare libertà di movimento. Il Kaioshin del Nord, tremando, riuscì a fare un passo verso Darbula. Improvvisamente un colpo energetico colpì il Kaioshin dell’est alle spalle, rompendo la sua concentrazione. Il demone, contento piantò una ginocchiata nello stomaco del povero Kaioshin, prendendo poi per il braccio e gettandolo con forza contro quello del nord facendoli cadere al suolo poco lontano.

Dalle tenebre dello spazio dell’universo 3, apparve un individuo con i palmi aperti. Piccolo Daimao aveva furbamente attaccato la divinità.

“Sono io, il male assoluto. Non un dio benevolente come voi altri. Vi annichilirò Kaioshin, provando una volta per tutto quanto sbagliata fosse l’altra mia metà!”

I Kaioshin si inquietarono mentre Darbula era contento di ricevere rinforzi. Il demone spalancò le braccia materializzando due scimitarre demoniache che sprigionavano energia oscura.

“Siete finiti, stupidi dei! Morirete ora! Uccisi dalle mani del vero Re dei D….”

Il suo petto implose all’improvviso a causa di un attacco dalle spalle che aveva materializzato un buco circolare proprio attraverso i suoi organi vitali. Mentre perdeva sangue, crollò sulle ginocchia balbettando e tremando. Dietro di lui stava Phipsil viva e vegeta, ben lontana dall’essere una statua.

“Tu…ma come…?”

“Non dovresti sottovalutare la forza della tecnologia!” Rispose. “La mia armatura è fornita di centinaia di nanobot che lavorano in perfetta sincronia. Hanno contrastato il tuo attacco che trasforma in pietra proprio come eliminano tutti gli agenti esterni. In parole povere, la tua magia non ha effetto su di noi!”

“Maledetta…” Darbula non riuscì a finire la frase, dato che svenne. Il Grande Kaioshin soccorse il compagno dell’est il quale era nelle peggiori condizioni tra tutti. Era un sollievo che quello del nord e dell’ovest nonostante fossero feriti, non erano in condizioni serie.

“Andate ad aiutare a fermare questa pazzia!” Diede istruzioni il loro leader. “Molti altri hanno bisogno del nostro aiuto contro l’esercito di Babidi!”

“Giusto!” Esclamarono i due dei sbrigandosi.

“Io andrò ad aiutare Nedwook!” Disse Phipsil, notando il suo camerata combattere con varie dozzine di soldati contemporaneamente.

Il Grande Kaioshin si girò verso Darbula pensieroso. Non era certo se il demone fosse ancora in vita, ma una cosa era certa: la situazione non era ancora volta in loro favore. La miglior cosa era che tutti i partecipanti tornassero. Sperava solo che Bu li avrebbe aiutati a tornare…

I due Kaioshin si precipitarono verso Piccolo Daiamo per primo, il quale li aspettava nello spazio dell’universo 3. Il malvagio namecciano sembrava alquanto infastidito avendo visto Darbula sconfitto da un colpo così banale, ma quei dei non erano una vera minaccia per il padrone Babibi, specialmente avendo dalla propria parte Cell, Cold e Majin Bu.

Una luce scintillò dagli occhi di Daimao e due raggi energetici furono sparati. Allertati, i due Kaioshin schivarono abbassandosi e si scambiarono uno sguardo. Il Kaioshin del nord fece capire alla compagna che se ne sarebbe occupato lui, quindi quest’ultima volò verso un’altra direzione.

“Non penso proprio!” Esclamò Piccolo cercando di raggiungerla.

Ma il Kaioshin del nord colpì violentemente l’avambraccio del namecciano destabilizzandolo il quale però, ritrovò subito l’equilibrio e fissando furiosamente il nemico.

“Sarò io il tuo avversario. Disse provocatoriamente il Kaioshin. “Vediamo che sai fare!”

“Se questo è il tuo ultimo desiderio, così sia!” Esclamò il Grande Demone Piccolo aumentando la sua aura.

Il Kaioshin dell’ovest, da parte sua, controllò la situazione di tutti i combattenti. Son Gohan sembrava contenere Cell, almeno per il momento. Gli helioriani sopravvissuti si stavano occupando dei soldati dei demoni del freddo. C17 stava giocando ad uccidere quanti più spettatori poteva. Stava per attaccarlo quando una potente onda energetica la colpì. Piccolo, dell’universo 18, stava venendo completamente sopraffatto da Re Cold.

L’imperatore dei demoni del freddo lo stava trattando come un punching ball sprigionando una forza molto superiore al namecciano. Nonostante le sue abilità nel combattimento, Piccolo non aveva grandi opportunità contro i tre titani del gelo. Cold non gli permetteva di attaccare nessuno dei suoi figli, lasciando che loro lo attaccassero con constati colpi energetici. Brevemente la Kaioshin fu in grado di leggere il pensiero del namecciano mentre era a malapena in grado di respingere i colpi di Cold.

‘Sto perdendo energia e non durerò ancora molto. Devo fermare Freezer e Cooler adesso ma Cold continua ad impedirmelo, mi uccideranno se non trovo un’apertura!’

La Kaioshin dell’ovest andò in suo soccorso sapendo bene che razza di mostro fosse Cold. Non poteva farcela a lungo contro di lui ma se c’era qualcosa in cui era molto meglio dei mortali, era la telecinesi. Doveva avere fiducia nelle sue abilità psichiche. Estendendo le braccia in avanti, fermò il nemico appena prima che quest’ultimo desse un violento colpo contro Piccolo che era rimasto completamente senza difese. Il pugno del demone si arrestò all’improvviso.

“Che succede?!” Si sorprese Cold , paralizzato.

“Lo trattengo io!” Urlò la dea freneticamente mentre Piccolo la fissava in maniera sorpresa. “Pensa agli altri due, Kami!”

Piccolo esitò ma solo per un attimo. Vedendo Cold intrappolato dalla Kaioshin, sapeva che quest’ultima l’avrebbe trattenuto solo il tempo necessario per dargli l’opportunità di liberarsi di quelle altre due palle al piede. Cooler e Freezer ad ogni modo, non avevano intenzione di arrendersi facilmente.

“Lascialo andare!” Urlarono i due figli avanzando verso la Kaioshin.

“Oh no!” Li fermò Piccolo. “Voi due siete miei!”

“Pssh” si lamentò Freezer. “Nostro ‘padre’ era ad un attacco dal finire la tua patetica vita. Forse eri più forte di noi, namecciano, ma ora la tua preziosa energia sta finendo, lumaca!”

“Non abbiamo tempo da perdere con te!” Aggiunse Cooler puntandogli contro. “Scompari!”

Il più vecchio dei due fratelli sferrò un pugno contro Piccolo il quale riuscì a bloccarlo provando comunque dolore. I colpi di Cold avevano avuto un certo effetto su di lui e le ripercussioni sul suo corpo confermavano che Freezer non aveva torto. La coda di Cooler gli afferrò la gamba e lanciò la schiena di piccolo contro il ginocchio di Freezer. Uno schiocco si udì mentre Piccolo tossì un rigolo di sangue. Il super namecciano ora stava precipitando senza speranza verso il basso, scontrandosi con contro il suolo dell’arena. Ad ogni modo, riuscì a rimettersi in piedi e notò i due fratelli cercare di liberare il padre. Pensando velocemente ad una soluzione, allungò le braccia per afferrarli dalla gamba, provando a tirarli verso di sé.

“Peste insolente!” Urlò Freezer mentre veniva trascinato con forza.

Qualche dozzina di metri più in là, la Kaioshin dell’ovest continuava a trattenere Cold nella sua prigione psichica.

“Un trucchetto da niente, dea… Perché non combattermi alla pari?!”

“Mi dispiace.” Rispose. “Non sono in grado. Avrei voluto essere forte quanto Kaioshin del sud, ma contro esseri inferiori come te non sembra necessario. Questi altri poteri sono sufficienti a sconfiggerti e non esiterò ad usarli al massimo!”

Usando un forte Kiai, gettò Cold all’indietro causandogli solo danni superficiali. L’intenso sforzo che stava facendo per tenerlo imprigionato era sempre evidente sul suo volto. Per il momento era ancora in grado di contenerlo, ma era al limite. Combattere contro Darbula l’aveva prosciugata. Inoltre, questo imperatore era molto più forte del Re dei Demoni; tremava al solo pensiero che potesse usare la sua prossima trasformazione. Non sapeva per quanto poteva ancora trattenerlo, solo che doveva farcela finché gli altri potessero sconfiggere i loro rispettivi nemici.

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