DB Multiverse
Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo
Scritto da Loïc Solaris & Arctika
Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2
Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!
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Intro
Parte 0 :0Parte 1 :12345
Round 1-1
Parte 2 :678910Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930
Lunch
Parte 7 :3132333435Round 1-2
Parte 8 :3637383940Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970
Night 1
Parte 15 :7172737475Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990
Round 2-1
Parte 19 :9192939495Parte 20 :96979899100
Round 2-2
Parte 21 :101102103104105Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115
Night 2
Parte 24 :116117118119120Round 3
Parte 25 :121122123124125Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
Capitolo 142
Traduzione e adattamento di Crix
Mentre Vegeta continuava a camminare, decise di fermarsi brevemente davanti allo spazio dell’universo 12. Trunks si alzò e gli si avvicinò.
“Padre, che ci fai qui? Se sei venuto per vedere se stiamo bene, numero 16 ed io non abbiamo danni.”
“Bene.” Replicò Vegeta senza sorridere. “Ma non sono qui per questo. Riguarda i tuoi maleducati vicini.”
“Chi, l’altro Vegeta?” Si chiese Trunks a voce alta. “Lo hai appena sorpassato…”
“L’altro vicino, ragazzo…” Sussurrò il sayan, scuro in volto.
Gli occhi di suo figlio si spalancarono e si girò a guardare lo spazio dell’universo 11 vuoto. Lì accanto, l’altro Vegeta guardava la sua controparte attentamente. Conosceva bene quello sguardo, era lo stesso che aveva lui stesso quando stava per agire. L’atto in questione, questa volta, sarebbe stato un semplice e completo sterminio.
Vegeta dell’universo 18 tagliò corto la conversazione saltando il muretto tra la veranda dei due universi. Aveva intuito chi potesse essere dietro l’attacco agli appartamenti dell’universo 18 poco prima ed era giunto il momento di porre fine al problema. Prima di entrare nel corridoio che lo avrebbe portato agli appartamenti, un rumore nell’arena attirò la sua attenzione. Esaminando tutta l’area, fu tra i primi a notare un pezzo di metallo circolare al centro del pavimento dello stadio. Era impossibile sbagliarsi, era simile a quello che aveva visto sulla navicella di Babidi anni prima.
“Ma quello…” Gohan dell’universo 16 disse con sorpresa.
“I miei sensori indicano che c’è una grande forza intorno a noi!” Esclamò Eleim dallo spazio dell’universo 19, quasi per rispondere a Gohan.
“E’ vero, lo sento anche io!” Disse ad alta voce Ub mentre si guardava intorno.
“Eccoci… qui!” Fece Bu ridacchiando.
Subito prima che il suo guardiano divino si stupisse, la sfera di gomma rosa scomparve all’improvviso. Non fu nemmeno l’unico dato che grida di stupore e shock arrivarono da ogni parte dell’arena. Il Grande Kaioshin scannerizzò il terreno con lo sguardo. Piccolo, dell’universo 18, confermò i suoi sospetti.
“Tutti i partecipanti sono scomparsi!”
Su un pianeta lontano, mostruosamente distante dall’arena, in un angolo sperduto del vasto universo 0…
Goku, sorpreso, fece un passo indietro. Un momento prima era accanto suo figlio , Piccolo e Ub e l’improvvisa scomparsa di Gohan e del namecciano insieme a tutta la balconata del suo universo potevano essere riconducibili solo al teletrasporto.
C’erano altri insieme a lui, come Trunks e Pan subito dietro di lui. Poteva anche vedere Vegeta in lontananza, dato che lo aveva tenuto d’occhio nel momento in cui si era allontanato. Intorno a lui poi, c’erano gli altri componenti dei vari universi. Due Helioriani erano alla sua destra e poco più giù anche il Kaioshin del sud. Tutto ciò lo aveva osservato in un istante dato che i suoi sensi erano vigili. Nello stesso momento in cui aprì la bocca per il successivo respiro, con sorpresa, dovette portarsi la mano alla gola, tossendo intensamente. La sua vista cominciò ad appannarsi ed era chiaro che le tossine intorno a loro li avrebbero presto portati all’asfissia. Gli Helioriani sembravano non avere problemi, la loro armatura creava automaticamente una bolla nella quale potevano respirare. Ognuno di loro si guardava intorno incerti su come aiutare.
Son Goku collassò sulle sue ginocchia, senza aria e con le convulsioni. La sua mente non avrebbe retto molto in quelle condizione, tutto intorno a lui cominciava a diventare nero. Questo era il modo in cui stava per morire? Nel momento in cui stava per perdere completamente l’uso della vista, una luce bianca lo colpì e lo inglobò. Aveva pensato di essere spacciato e si era arreso al proprio destino. Ad ogni modo, non fu il glaciale abbraccio della morte a circondarlo, ma una gentile carezza di vita e l’aria che riempiva i suoi polmoni di nuovo.
Singhiozzando ripetutamente, prese ossigeno come non mai e si rimise in piedi. Al centro dei combattenti, Gast Carcolh era in piedi e con le braccia aperte. Il Super Namecciano aveva crato una grossa sfera per lasciar respirare tutti i presenti, Goku lo ammirò pensando che fosse una vera e propria straordinaria tecnica. Questo namecciano continuava a dimostrarsi straordinario. Realizzando di poter parlare di nuovo, il sayan si girò verso i suoi amici.
“State tutti bene? Siete feriti?”
“Stiamo bene.” Rispose Ub tossendo. “Che è successo?”
“Dove siamo?” Chiese Pan con la voce trepidante.
Notando che Vegeta si avvicinava al centro del gruppo, Goku si sbrigò ad avvicinarsi, seguito da Ub, Pan, Trunks e i due Helioriani.
“Grazie per averci salvato, Gast!” Fece Goku con gratitudine. “Non sono mai stato contento di poter respirare come lo sono adesso!”
“Nessun problema.” Rispose Gast guardandosi intorno. “Il gas qui era velenoso, una cosa normale per un posto senza vita come questo. Ho neutralizzato la tossina, inclusa quella che avete inalato. Non dovreste avere nessun effetto persistente.”
“Incredibile!” Esclamò Xeniloum, complimentandosi con il talento del namecciano.
“Tutto molto bello,” cominciò Goten dell’universo 16, “ma dove cavolo siamo? E perché siamo qui?”
Trunks dell’universo 12 rispose avvicinandosi. “Se ci pensi, solo i partecipanti del torneo sono stati trasportati qui. Ma non tutti quelli che hanno partecipato…”
“Hai ragione,” il suo doppio dell’universo 18 si intromise. “Vediamo… Freezer, Cold, Cell, Kakaroth, Darbula… Nessuno di questi bastardi in vista.”
“Fermi un momento!” Urlò il Kaioshin del Sud con tono reazionario.
“Dove sono Bu e Vegeth?!”
“Proprio dietro di te.” Si lamentò una voce arrabbiata.
Girandosi, il Kaioshin posò gli occhi sui due in questione, i quali erano uno accanto all’altro. Bu sorrideva in modo beffardo, Vegeth assottigliò gli occhi in disprezzo.
“Cosa stavi per insinuare? Che sono un bastardo? Che sono…”
“No, per nulla! Hai frainteso!” Si agitò il Kaioshin.
“Dimentichiamocelo.” Disse Bu, tornato al solito aspetto invece che a forma di sfera. “Sono più interessato a dove siamo.”
“Beh, non è un mistero!” Exlamò Xeniloum, avvicinandosi furiosamente al djinn.
“E’ opera tua! Come hai già fatto in precedenza, eh?!”
“Per niente.” Rispose onestamente Bu alzando le mani. “Sono una vittima quanto te!”
“Certo, ti aspetti che ti crediamo?”
“Stai calmo.” Interruppe Gast. “Se fosse responsabile, non sarebbe con noi attualmente. Ricordati che è stato imprigionato e non poteva usare le sue abilità. Ognuno qui è innocente.” Xeniloum continuò a fissa Bu in maniera accusatoria per qualche secondo ma alla fine lasciò perdere e si allontanò tenendo d’occhio il djinn che ghignava dispettosamente.
“Hey, ho una teoria.” Disse Goku all’improvviso. “Forse Freezer ci ha tutti spediti qui. E’ una dimensione nella sua testa dove tutti invecchiamo velocemente.”
Tutti si girarono stupefatti verso il sayan che forse aveva inalato un po’ troppo gas avvelenato.
“Cosa c’è? Non è così pazza come cosa, giusto?”
“E’ vero, hai combattuto Freezer nella sua mente” Vegeth precisò, “ma me ne accorgerei se fossimo nella stessa situazione. Questo è completamente diverso, sono convinto che siamo stati fisicamente trasportati su un altro pianeta, lontano dall’arena. Non riesco a percepire né Gohan né nessun’altro. “
“E come siamo arrivati qui?” Chiese Pan dell’universo 16.
Un rumore sordo e improvviso si sentì da dietro di loro. Vegeta dell’universo 18 si era inginocchiato e aveva dato un pugno ad una lastra di metallo e tutti si erano girati. Alcuni, tra cui Goku e Vegeth, riconobbero la lastra.
“Animale insolente! Avrei dovuto agire prima, avrei potuto impedire tutto ciò. E’ colpa mia!”
“Di che parli, papà?” Trunks si preoccupò prima di notare la lastra a sua volta. “Ma quella non è…”
“Una delle trappole di Babidi.” Finì la frase Vegeth, alle spalle di Vegeta. “Ha usato uno dei suoi trucchetti per teletrasportarci lontani dall’arena. Visto che siamo qui, ciò significa che chiunque non sia presente è probabilmente sotto la sua influenza o è stato majinizzato.”
“Non tutti qui , come possiamo dire, puri di cuore.” Aggiunse Bu. “Magari perché siamo troppo forti non ha potuto usare il suo trucco contro di noi.” Continuò prendendoli in giro mentre tutti avevano posato lo sguardo su di lui.
“Ci sono molti formidabili essere tra questi corrotti dal suo potere.” Disse Gast. “I demoni del freddo e i sayan devono essere stati tra i primi ad essere soggiogati. Ci sono alcuni sayan molto forti che non sono presenti…”
“Non necessariamente.” Disse Son Goku, capendo cosa Gast voleva sotto intendere. “Mio figlio Gohan è un sayan, certo, ma non c’è alcuna possibilità che possa essere stato corrotto da Babidi! Il suo cuore è troppo puro…”
“Non era nel torneo, tra l’altro.” Aggiunse Vegeth. “Babidi non avrò avuto interesse in lui e nemmeno in Piccolo.”
“Allora tutti quelli che non sono stati controllati verranno attaccati dai tirapiedi di quel verme!” Esclamò Vegeta furioso. “Bra… non si sa difendere. Se le succede qualcosa… Cazzo!”
Gli altri non dicevano una parola mentre guardavano Vegeta arrabbiarsi. Nel frattempo, Vegeta dell’universo 13 si accigliò, stupito dal comportamento della sua controparte. Ancora una volta, quella sua copia non si stava comportando come un Re, nonostante la sua grande potenza. Lo irritava intrigava allo stesso momento. Stava per dargli una tirata d’orecchie quando Trunks dell’universo 16 gli rivolse la parola.
“Hey, ma se tutti quelli che potevano essere corrotti sono rimasti nell’arena, perché Vegeta è qui?”
L’imperatore sayan si inquietò mentre Pan dello stesso universo si avvicinò.
“Sì infatti. Tu non sei tipo super cattivo?”
“Lasciatemi in pace, mocciosi!” Urlò Vegeta. “Che diavolo ne so, magari quel mago scadente aveva paura di me!”
“Sì, ovviamente corruttibile. Bel mistero.” Disse Goten.
“Non proprio.” Disse Vegeth, pensando a voce alta. “Babidi avrebbe potuto attaccarmi, sapete, sono stato capriccioso, riconosco i miei errori.”
“Non è il momento, papà.” Brontolò Trunks.
“Ma è così! Tutte e tre le versioni di tuo padre sono qui. Io, il Vegeta cattivo e lo scontroso Vegeta. Scommetto che ci ha incontrati nel suo universo e ora ci ha evitati di proposito. Sapeva che se avesse provato a prendere il controllo delle nostre menti, saremmo riusciti a spezzare l’incantesimo con il nostro orgoglio. Ha paura dell’indomabile forza di volontà di un verso sayan!”
“E’ un giusto ragionamento.” Interruppe Eleim. “Ma a che serve? Siamo bloccati qui, anche voi sayan.”
“Beh,” Goku pensò ad alta voce, “non ho visto il nostro Goten qui in giro. Non ditemi che è stato corrotto anche lui!”
“Nah, è solo andato in bagno poco prima che fossimo teletrasportati qui.” Rispose Trunks. “E’ negli appartamenti.”
“Tutti quelli dell’universo 9 erano nei loro appartamenti.” Disse Ub. “Ciò spiega la loro assenza.”
“Giusto, dubito che Yamcho, Tensing e Crilin possano essere corrotti.” Concordò Goku.
“Se non sono qui, ciò significa che chiunque negli appartamenti è immune al teletrasporto. Chi altro è tornato nella propria stanza?”
Gast si schiarì la gola. “XXI, i demoni del freddo con i loro uomini, gli androidi dell’universo 14, Cell del diciasettesimo e i guerrieri dell’universo 3.” Aveva riflettuto sulla minaccia che li avrebbe potuti attendere al loro ritorno. “A parte per il mago dell’universo 5, sospetto fortemente che tutti quelli che ho menzionato sono stati corrotti. Avremo un bel da fare al nostro ritorno.”
“Allora dobbiamo sbrigarci a tornare e fermare Babidi!” Esclamò Goku.
“Nah” fece Vegeth chiudendo gli occhi. “Il suo colpo avrà già fallito. Son Bra è tornata nel suo appartamento per riposarsi. Anche senza di lei, Gohan è abbastanza forte per vedersela con quegli insetti da solo… e ce ne sono due di Gohan! Nessuna ragione per agitarsi, Babidi è in una situazione dalla quale non può uscire facilmente.”
Gli occhi chiusi di Vegeth indicavano come credeva di essere al centro dell’attenzione, come sempre, ma dopo qualche secondo, nessuno lo aveva preso sul serio. La sua sola presenza era abbastanza per rassicurare molti, ma, aprendo gli occhi, vide Goku e Vegeta che gli rubavano completamente la scena. Tutti si erano avvicinati ai due sayan per esaminare la placca di metallo.
“Come si permettono ad ignorarmi in questo modo…”
Son Goku accovacciato di fronte alla placca si girò verso Bu. Anche lui era bloccato insieme a loro su quel pianeta, ciò lo rendeva meno minaccioso. Infatti, sapendo quando utile e immenso poteva dimostrarsi il suo potere, Goku era quasi felice di averlo con sé , nonostante la bravata del giorno prima.
“L’ultima volta che ho visto questa botola, portava dentro la navicella di Babidi. Credo funzioni tramite magia, c’è qualche possibilità che tu possa aprirla, Bu?”
Tutti si girarono verso il Djinn il quale si inginocchiò e posò la mano sulla lastra metallica. Emise una flebile aura rosa, chiuse gli occhi ma poi si rialzò e si rimise una mano sull’anca.
“Se fosse stata un’entrata, ne sarei stato in grado, ma non è nemmeno collegata alla navicella. Direi che Babidi l’abbia incantata specificatamente per un teletrasporto di sola andata, sperando saremmo morti avvelenati o soffocati. Non posso fare nulla, inoltre se fosse stata funzionante, il pugno di Vegeta non mi avrebbe di certo aiutato a renderla utilizzabile.
“Humph.” Grugnì Vegeta dell’universo 18.
“Quindi che facciamo?” Chiese Pan dell’universo 18 preoccupata.
“Ragazzi, basta preoccuparsi!” Vegeth interruppe ad alta voce mentre tutti si giravano verso di lui con lo sguardo interrogativo. “State calmi, non c’è bisogno di agitarsi! Son Bra e Gohan sono lì, non abbiamo nulla di cui preoccuparci! Che vi prende?”
“Oh, pensi sia tutto a posto.” Lo guardò storto Vegeta. “Beh, al contrario tuo, non sono contento di lasciare mia figlia alla mercé di quei mostri! Questa cosa è chiamata pensare al prossimo! Gohan può essere forte, certo, ma non dimenticare che Cell potrebbe esserlo altrettanto! Solo un idiota sarebbe così rilassato in questo momento e se ci tieni alla tua famiglia dovresti smetterla di darci lezioni e aiutarci!”
Gli occhi di Vegeth facevano trasparire la sua arrabbiatura nonostante fosse consapevole che Vegeta aveva ragione.
“Potremmo avere anche degli alleati, ma saranno decisamente sopraffatti dal numero dei nemici” aggiunse il Kaioshin del Sud. “L’armata dei demoni del freddo sarà stata completamente soggiogata, senza contare tutti gli spettatori. Non conosco abbastanza XXI da poter teorizzare qualcosa, ma Babidi ha comunque un Darbula e un Majin Bu già dalla sua parte. Se non riuscissimo a tornare velocemente, chi può dire come le cose potrebbero degenerare!”
“Beh, siamo stati teletrasportati qui, dovremmo essere in grado di tornare indietro nello stesso modo.” Disse Son Goku.
Di nuovo, tutti si girarono verso Vegeth il quale aveva messo da parte la sua rabbia, sorprendentemente. Tutti dipendevano da lui, di nuovo. Con uno sguardo sfinito, si mise due dita sulla fronte e cominciò a cercare di immaginare l’arena. La tecnica Kai Kai che aveva imparato da Kibitoshin gli permetteva di andare ovunque volesse senza bisogno di percepire un’aura, ma nonostante i suoi sforzi, non riuscì a localizzare la destinazione. Essere completamente perso in quel modo significava solamente che Babidi li aveva realmente spediti dall’altra parte dell’universo. Non solo non poteva percepire un barlume d’energia dallo stadio, ma non c’era assolutamente nulla in ogni direzione fin dove riusciva a percepire. Lo spazio era di certo vasto, ma nell’universo 0 la sconfinatezza dell’abisso del cosmo sembrava addirittura più freddo e senza cuore, un tipo di vuotezza che mostrava un infinita mancanza di vita e di spazio vuoto. Per ercare un riferimento energetico gli sarebbero necessitate ore, forse anche più.
“Non posso tornare indietro.” Ammise con riluttanza il così detto dio Vegeth , mentre stringeva i pugni. “Siamo persi in qualche angolo dell’universo, potremmo essere ovunque, non so nemmeno da dove iniziare a cercare!” Era umiliante per lui, il quale aveva sempre la risposta e la soluzione pronta. Si sentì inutile per la prima volta da quando era nato. Lui, l’inarrestabile vigilante, incapace di superare un semplice ostacolo in una situazione così urgente!
Son Goku lo fissò per qualche secondo, comprendendo il colpo al suo orgoglio ma non si sarebbe arreso. Avrebbe preso la situazione in mano se necessario.
“Allora dovremo farlo alla vecchia maniera, con il buon vecchio teletrasporto istantaneo. Tutto ciò che dobbiamo fare è trovare lo stadio. Dovremmo concentrarci sulla forza più grande che possiamo trovare, prendiamo Gohan, Son Bra, o Cell come riferimenti, saranno più facili da trovare!”
“Non posso nemmeno immaginare quanto lontani possano essere!” Esclamò Ub cercando di non pensare a quante milioni di galassie avrebbero dovuto sondare individualmente.
La grandezza di un’opera del genere era gargantuesca.
“Non preoccuparti, li troveremo!” Replicò Goku con un sorriso. “Molto meglio che stare qui a non far nulla. Quindi, tutti insieme, scegliamo una direzione e cerchiamo di percepire l’energia più potente, spingete i sensi al massimo!”
Quasi tutti i presenti si girarono e fecero come era stato detto di fare. Gast chiuse gli occhi ricoprendosi di una luce verde. Gli helioriani attivarono i loro nano-scouters scannerizzando vari sistemi solari, mentre Ub, Vegeta, i tre trunks, Goten e le due Pan si sparpagliarono e cominciarono a cercare le auree. Solo due individui non si unirono agli sforzi collettivi. L’imperatore Vegeta guardava in silenzio, mal disposto ad aiutare quelle insulse persone che obbedivano senza esitazione a quella copia di Kakaroth dal buon cuore, nel tentativo di salvare deboli e futili membri famigliari. Zen Bu invece, sogghignava internamente. Sapeva già dove si trovava l’arena. Dall’inizio del torneo, aveva disseminato parti di se stesso in ogni parte dell’asteroide su cui si trovava lo stadio allo scopo di avere orecchie ovunque. Ovviamente erano state catturate da Gast e la sua tecnica, ma dopo quell’evento aveva ricominciato da capo ed era riuscito a coprire buona parte dell’area desiderata. Alcune sue particelle erano nascoste negli appartamenti e addirittura fuori dallo stadio, quindi solo il suo vero corpo era stato teletrasportato.
‘Oh, è sicuramente una distanza lunghissima.’ Pensò il Djinn sintonizzandosi con un occhio che aveva formato all’interno dell’arena il quale si trovava in un buco tra il muro che divideva gli spettatori dal ring. ‘Lascerò agli altri tutto il lavoro di ricerca, per ora. Se aiutassi, perdere sicuramente buona parte dello spettacolo.’
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