DB Multiverse

Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo

Scritto da Loïc Solaris & Arctika

Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2

Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!

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Intro

Parte 0 :0
Parte 1 :12345

Round 1-1

Parte 2 :678910
Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930

Lunch

Parte 7 :3132333435

Round 1-2

Parte 8 :3637383940
Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970

Night 1

Parte 15 :7172737475
Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990

Round 2-1

Parte 19 :9192939495
Parte 20 :96979899100

Round 2-2

Parte 21 :101102103104105
Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115

Night 2

Parte 24 :116117118119120

Round 3

Parte 25 :121122123124125
Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
[Chapter Cover]
Parte 16, Capitolo 78.

PARTE SEDICI - FLASHBACK

Capitolo 78

Tutto era cambiato sul pianeta Kanassa, durante l'incontro con un saggio, una persona che possedeva un incredibile potere: la capacità di vedere nel futuro. Nella sua morte, questa persona aveva donato il suo potere a Bardack, inviando il Sayan in una missione di salvataggio per salvaguardare il suo pianeta dalla distruzione. Grazie a questo nuovo potere concessogli, Bardack prestava ora attenzione alle informazioni ricevute su Freezer e sul pericolo imminente che incombeva sul suo pianeta.

Con una grande fretta, insieme alla sua unità, Bardack abbandonò la sua missione, facendo ritorno sul pianeta Vegeta con importanti novità. Non appena le loro capsule spaziali sbarcarono, si affrettò verso la sala del trono, dove una discussione importante era già in atto:

"Sai bene cosa dobbiamo farne di questo Sayan Leggendario... è già una minaccia per tutti noi!" urlò un Sayan dai capelli lunghi. Il re, seduto sul suo trono con le braccia conserte, stava ascoltando attentamente il dibattito. "I nostri dati sono chiari" continuò Gerkin. "E' un mostro che uccide senza ragione e coscienza. Non riesce nemmeno a distinguere tra l'uccidere dei nemici e il macellare il proprio popolo! Questo bambino non è altro che un pericolo per l'intero universo!".

"E questo bambino lo è di sicuro" rispose Vegeta. "Sono passati 1000 anni dall'ultimo, e un tale potere alla nascita non è certo naturale" il re si fermò per un momento, per prendere la sua decisione definitiva. "Bene, allora... fate fuori il bambino... questo Broly".

Improvvisamente, le porte della camera del trono si spalancarono, e Paragas, il padre del bambino, giunse di corsa all'interno. Il suo viso in preda al panico, rivelava la sua paura e la sua disperazione.

"Paragas... non è il momento".

Prima che potesse rispondere, due potenti Sayan d'élite sbarrarono la strada verso il re. Lo fissarono minacciosamente, ma il re si alzò in piedi, segnalando che Paragas aveva il permesso di parlare con lui.

"Risparmia mio figlio! Broly servirà il Principe Vegeta, e diventerà un grande guerriero!".

"E' proprio quello il punto..." esordì il re. Il suo sorriso storto nascondeva il suo ragionamento esatto, ma era chiaro che non voleva che alcun Sayan fosse più potente di suo figlio.

Il gruppo di Bardack era quasi arrivato, e camminava ancora vivacemente lungo il corridoio che portava alla sala di Re Vegeta. Improvvisamente, da appena dentro le porte della camere, udirono un rumore di qualcosa che si rompeva, e poi un tonfo, come se qualcosa fosse crollata sul pavimento. Subito, le porte del trono si spalancarono, e apparvero due Sayan, che trasportavano il corpo privo di sensi e gravemente ferito di Paragas.

"Beh, un altro stupido che ha aperto troppo la bocca" disse Totappo, roteando gli occhi.

"Sì, e noi siamo in procinto di fare la stessa cosa..." dichiarò il loro leader, sorprendendo il gruppo e suscitando un po' di nervosismo.

Senza preavviso e senza invito, Bardack e la sua unità si precipitarono nella sala del trono, spingendosi attraverso la folla dei Sayan riuniti intorno. Una volta superata la folla, Bardack si avvicinò coraggiosamente al trono.

"Re Vegeta! Cose terribili stanno per accadere!" annunciò fortemente Bardack.

Il re stava per tornarsi a sedere, dopo aver risolto il problema con Paragas, ma si voltò di scatto per l'intrusione.

"Cosa c'è, ora? Bardack?".

"Freezer sta per arrivare, e ci sterminerà tutti! Dobbiamo prepararci!" urlò.

Re Vegeta spalancò gli occhi. Chiaramente, pensò che tale assurdità fosse al di là di ogni possibilità. Allo stesso modo, l'intera squadra di Bardack era sorpresa, le cui bocca si aprirono all'unisono.

"Questa è la grande emergenza?! Sei forse impazzito?" pronunciò il suo equipaggio, a malapena in grado di parlare.

Immediatamente, nella sala esplosero improvvise risa, tra tutti i Sayan, che ignoravano la vera natura di Freezer, e che avevano fiducia in lui e nella 'fragile pace' che esisteva tra loro e il loro signore. La faccia di Bardack sembrò bruciare dalla frustrazione, con gli occhi infuriati, mentre cercava di escogitare una strategia migliore.

"Naturalmente nessuno mi crede. Se non l'avessi visto coi miei occhi, non ci crederei neanch'io!" pensò Bardack a denti stretti. Si trovava nella stessa posizione in cui era stato il Kanassiano, che aveva cercato di convincere il suo popolo riguardo l'imminente attacco sul loro pianeta. Anche se i Sayan avevano una chiara avversione verso Freezer, tutti sapevano che il Demone del Freddo era invincibile e senza paura, ma, nonostante tutto, essi erano un bene utile per il suo esercito. E se questo non bastasse, c'era da considerare che Freezer non aveva mai attacco alcun suo alleato, tranne quando vi era stata una rivolta tra le sue truppe. Bardack si morse il labbro, decidendo che restava una sola drastica misura. Allungò il suo dito verso il re.

"Silenzio!" gridò. "I Sayan devono seguire il loro re. Tu sei l'unico che deve decidere".

Vegeta era noto per la sua strategia e intelligenza. Forse avrebbe compreso la verità, ovvero che Freezer aveva deciso di sbarazzarsi dei Sayan. Dopo aver sperimentato in prima persona la sua crudeltà nei confronti del principe rapito, Re Vegeta sapeva meglio di tutti quale perverso tiranno fosse Freezer.

Ma, ancora una volta, Bardack fu interrotto da un forte dolore alla testa, seguito da un quadro molto chiaro: il mostro senza cuore, Freezer, rideva con il dito alzato. Poi, una piccola sfera cominciò a caricarsi, mentre il demone si preparava a lanciare un terribile attacco sul pianeta. Infine, poté vedere il suo pianeta natale esplodere coi suoi stessi occhi, mentre Freezer scoppiava allegramente in una perfida risata.

"No... questo non risolverà niente. Deve esserci un altro modo!" pensò Bardack. Se avesse continuato su quel percorso, quella visione si sarebbe avverata. Il Kanassiano aveva avuto quella stessa visione, una visione di condanna per il pianeta Vegeta. Anche col suo avvertimento al re, non era cambiato nulla. Ma a cosa serviva vedere nel futuro, se non era comunque in grado di risolvere il problema? Doveva prendere delle drastiche misure per salvare il suo popolo. Un modo doveva esserci. Avrebbe dovuto fare qualcosa di folle, qualcosa di così assolutamente folle che nessuna visione avrebbe mai potuto prevedere.

Bardack si rinforzò e si levò in alto, puntando nuovamente il dito contro il re, parlando con piena fiducia.

"Re Vegeta, secondo la tradizione Sayan, io ti sfidò per ottenere il trono!".

Nella grande sala calò immediatamente il silenzio. Il pubblico, sbalordito, non sapeva cosa dire; ed anche il re stesso. Combattendo la sua esitazione, Bardack proseguì.

"Tutti sanno che mantieni lo status di re solo per averci liberato dagli Tsufuru. Ma questo titolo è per il più forte tra di noi!".

Negli ultimi 50 anni, sotto il regno di Vegeta, la razza Sayan aveva subito degli enormi cambiamenti nella loro struttura sociale ed economica. Non era passato molto tempo da quando vivevano come dei barbari all'interno di grotte e di case di fortuna, ma ora erano una società altamente organizzata, abili ad utilizzare la tecnologia degli Tsufuru e di Freezer. Possedevano scuole ed imprese, piuttosto che essere organizzati in tribù di cacciatori. Tutte le vecchie regole e leggi della loro società (che non erano scritte, ma venivano passate semplicemente per via orale), erano state sostituite da un complesso e ben organizzato sistema politico di governo.

Ma era vero, che molto tempo fa, prima di Freezer, il re o la regina dei Sayan fossero messi costantemente in discussione per il trono. Tuttavia, con quei lunghi giorni ormai passati dalla memoria di tutti, nessuno avrebbe più avuto il coraggio di sfidare il re. Piuttosto, il suo successore sarebbe stato suo figlio, che era già chiamato 'principe', un termine mai usato nella loro società.

"Tu, insolente usurpatore! Dovrai combattere prima contro di me!" gridò Gerkin, passando davanti a Vegeta. Era uno dei Sayan più forti, la guardia personale del re, e lo stesso uomo che era stato ucciso nella visione di Bardack. Un grosso ma agile Sayan, con indosso un'armatura bianca con grandi spalline, e dai lunghi capelli.

"Assolutamente no, Gerkin. Ho sfidato il re, non te".

Diversi Sayan discutevano tranquillamente tra loro.

"Certo che rifiuta. Bardack non è forte quanto Gerkin!" disse uno di loro.

"Anche se Bardack dovesse vincere, non resterà a lungo re!" rispose un altro.

Un terzo proseguì nei commenti. "Pfu, se avessi saputo che era consentito contestare Re Vegeta, l'avrei fatto molto tempo fa!".

Ma il Re Vegeta mise a tacere tutte queste discussioni piegando le ginocchia e stringendo i pugni.

"Molto bene, Bardack, accetto la sfida!".

Era il più grande errore della sua vita, o almeno della sua vita politica. Per quanto riguardava la sua vita vera e propria, avrebbe finito per essere salvato da questa azione.

Hatonek, un altro membro della guardia personale di Re Vegeta, era abbastanza sorpreso dal fatto che lui avesse accettato. Supplicò quasi il re di non combattere, ma prima che potesse, Vegeta si era subito lanciato nel confronto.

"Come se un guerriero di bassa classe... potesse battermi!".

Ma la battaglia per il trono non durò a lungo. Per un momento, all'inizio, sembravano essere in parità. Ma Bardack prese rapidamente il sopravvento. Re Vegeta non aveva combattuto e non si era allenato per un lungo periodo di tempo, mentre molti dei suoi sudditi progredivano durante le loro missioni per conquistare i pianeti. Gli anni di politica e di controversie gli avevano permesso di rilassarsi. Improvvisamente, dopo una breve visione, Bardack anticipò i movimenti del suo avversario, riuscendo a colpirlo violentemente, facendo cadere il re a terra. Vittorioso, Bardack afferrò l'ex re per i capelli, strappandogli il ciondolo che aveva al collo.

"Bardack... è il nostro nuovo re!" cominciarono ad annunciare i Sayan.

"Bastardo... io ti sfido!" gridò Gerkin, più furioso di prima.

"Accetto la sfida" rispose Bardack, sedendosi sul suo nuovo trono. "Ma, secondo la tradizione, ho una settimana di tempo... combatteremo dopo" il suo volto non aveva ancora perso la sua serietà.

"Ora ascoltatemi! I miei ordini vi potrebbero sembrare strani, ma è necessario che voi li eseguiate! Se mi sbaglierò, potrete detronizzarmi e uccidermi. Ma in questo momento non accetterò alcun comportamento indisciplinato! In primo luogo, Freezer non dovrà venire a conoscenza del fatto che sono diventato re. Troveremo tutti gli uomini di Freezer qui presenti e li uccideremo. E' fondamentale che non scopra nulla di ciò che faremo nei prossimi giorni!".

Gli ordini furono eseguiti. La società dei Sayan iniziò la sua segreta ribellione contro Freezer. Ufficialmente, non era cambiato nulla. Una volta che il contatto fu assicurato, il re invitò tutti i rappresentanti dei Sayan ad unirsi tra loro...

Re Bardack era in piedi su di una piattaforma, poggiato su un muro ricurvo. Dietro di lui c'erano l'ex Re Vegeta, Brasca, Hatonek, Gerkin, Seripa e Toma. Parlò con la raccolta di Sayan, con un discorso eccezionale, che strappò diversi applausi di eccitazione.

L'ex Re Vegeta sapeva che Freezer non avrebbe mai perdonato la loro ribellione, quindi decise di lavorare con Bardack, per assicurarsi che tutto sarebbe andato liscio. In caso contrario, l'intera razza dei Sayan sarebbe stata spazzata via! Quest'atto avrebbe definitivamente distrutto il delicato equilibrio dei Sayan, che avevano permesso di potenziare l'esercito del diavolo. Ma Vegeta aveva saputo approfittare di ogni occasione. Anche prima di diventare re, era stato efficace, nelle ombre.

Restò con Bardack in qualità di consulente. Quest'ultimo sapeva che Vegeta non sarebbe mai stato così sciocco da pugnalarlo alle spalle, o almeno non immediatamente. Aveva raccontato a Vegeta più volte la storia su come aveva visto la sua morte, descrivendo attentamente tutti i particolari. Alla fine era stato sufficiente a convincere l'ex sovrano, che Bardack non era così pazzo come poteva apparire. Realizzando tutto questo, insieme al fatto che non vi era altra scelta, Vegeta lavorò amabilmente col nuovo re per il successo del suo piano. Con l'approvazione e il sostegno ufficiale dell'ex re, improvvisamente anche i Sayan più riluttanti sembravano pronti a partecipare.

Pochi giorni dopo, nella notte prevista da Bardack, il popolo Sayan si riunì in un deserto vicino alla città...

"Freezer verrà qui, stasera" disse Bardack, mentre osservava le stelle. Sua moglie Hanasia era al suo fianco, ma non erano soli. Migliaia di Sayan erano lì, tutti guerrieri molto potenti.

"Ti avverto, se non arriva, ti sfiderò e ti ucciderò!" lo minacciò Hanasia, con le braccia incrociate.

"Dovrai metterti in fila, c'è prima Gerkin" rispose il re, con indifferenza.

Dalla folla, qualcuno interruppe improvvisamente la loro conversazione.

"Re Bardack, vorrei ringraziarti per aver salvato mio figlio!".

Bardack girò la testa verso il grato Paragas.

"Non c'è bisoogno... ho visto quello che diventerà... avremo bisogno della sua forza" disse infine, dolcemente.

Paragas era stato curato all'interno del centro medico, e suo figlio non era stato giustiziato, come Vegeta aveva invece ordinato. Il nuovo re aveva cancellato l'aborto, anche se non aveva voluto spiegare il perché.

"Lord Freezer è appena arrivato!" gridò un Sayan, accorso al gruppo. Era appena tornato dalla città, dove vi era il monitoraggio delle comunicazioni radio dallo spazio.

Improvvisamente, tutti cominciarono a mormorare, perlopiù per la sorpresa dell'avveramento della profezia. I Sayan ormai sapevano, senza ombra di dubbio, che Bardack aveva detto la verità. La loro incredulità era ora mista ad un senso d'ira, e insieme erano diventati uniti grazie ad essa.

"Allora?" esordì Bardack, rivolgendosi alla sua compagna, come a dire 'te l'avevo detto'. Ma lei alzò semplicemente gli occhi.

"Ok, la sua visita non era annunciata, ma nessuno ci dice che è qui per ucciderci" rispose Hanasia.

"Questo non importa, ora, perché noi lo colpiremo per primi. Non dobbiamo permettergli di fuggire. Hanasia, puoi fermare la sua nave?".

"Osi anche chiedermelo? Stai parlando con il più potente di tutti i Sayan!".

Un pizzico d'orgoglio colpì Gerkin, che fu sorpreso quando la sentì vantarsi.

"Oh, come scusa? Ricordi bene dell'ultima volta che abbiamo duellato?".

"Ero incinta" rispose con voce piatta.

"Sì, è sempre una buona scusa...".

Con uno scatto improvviso, Hanasia saltò verso il cielo, guardando intorno a lei i cinque Sayan che la circondavano. Cominciò a dare ordini.

"Ex-Re Vegeta, Gerkin, Hatonek, Zukini, Paprika, siete gli unici in grado di creare false lune! Fatelo!".

Ognuno di loro alzò i palmi delle mani, creando piccole sfere blu d'energia che furono immediatamente lanciate verso il cielo.

"Voi tre restate a terra" ordinò Bardack a Zukini, Hatonek e Paprika. "Nascondetevi. Se una luna finta dovesse venire distrutta, lanciatene un'altra e tornate a nascondervi".

"E' un piano da codardi" commentò Paprika.

"Questo è il piano del re, e lui ti metterà anche al tappeto, se necessario! Ora vai".

Su nel cielo, le lune piene si mescolarono improvvisamente con l'ossigeno, terminando la loro formazione. Immediatamente, le onde blutz emesse cominciarono a influenzare i Sayan. Alcuni non aspettarono nemmeno la fine della trasformazione per lanciarsi nel cielo.

La prima parte del piano, prevedeva che Hanasia distruggesse il campo di forza protettivo che circondava la navicella di Freezer.

"Dicono che Freezer abbia i migliori scudi esistenti. Mettiamoli alla prova!".

In un primo momento, lanciò un gran numero di attacchi d'energia, ma essi semplicemente rimbalzarono.

Hanasia pensò per un secondo, poi corse verso la nave, col pugno in avanti, aumentando la sua velocità.

"Cambio di programma!" pensò, passando per lo scudo invisibile. Sentì una specie di shock correre attraverso il suo corpo, ma rimase ferma: non c'era alcun modo che uno stupido campo di forza la mettesse fuori gioco. Strappò il metallo dello scafo della nave come fosse carta.

All'interno, trovò rapidamente una scala per salire al piano successivo.

"Un po' d'aria" disse Hanasia.

Ora poteva respirare, e aveva la possibilità di riprendere fiato, prima di raggiungere i generatori di scudi.

Fuori, la moltitudine di Oozaru era in attesa, ai confini più remoti dell'atmosfera del pianeta Vegeta. Ma prima che potessero fare la loro mossa, Hanasia doveva distruggere le difese della nave. Tuttavia, Freezer era ancora deciso ad ucciderli, e subito ordinò al suo esercito di occuparsi della battaglia.

Quando Hanasia volò dietro un angolo della nave, si trovò improvvisamente faccia a faccia col gigantesco Dodoria.

"Bene, Hanasia dell'élite dei Sayan..." disse il guerriero rosa, facendo scrocchiare le nocche.

"Oh, vedo che sei un mio fan..." scherzò lei.

Dodoria, con uno sguardo annoiato e infastidito, allungò semplicemente una mano in avanti, e lanciò una palla di fuoco.

"Non proprio. Muori!".

L'esplosione di energia mancò il suo obiettivo, abbattendosi contro un muro, siccome Hanasia era abbastanza veloce da evitare l'attacco. Poi, la Sayan si lanciò verso Dodoria, colpendolo duramente sul volto. Il contatto fu duro, ma il soldato contrattaccò rapidamente, colpendo Hanasia sulla guancia sinistra e sbattendola a terra.

"Haha! Cosa ti aspettavi?" ridacchiò il braccio destro di Freezer, mentre afferrava la Sayan per le braccia, sollevandola in aria.

Poi girò il suo corpo, schiacciando Hanasia contro il muro, col collo stretto nel pugno. Con l'altra mano, si preparava ad assestare nuovi colpi al volto. Voleva ripagarla 100 volte per il colpo fortunoso che gli aveva inferto.

"Vieni ora. Il tuo livello di potenza è di soli 12.000, mentre il mio è di 22.000! Non hai alcuna...".

Hanasia, improvvisamente, aprì la bocca, sparando fuori un'onda d'energia, con tutta la sua forza, colpendo Dodoria a bruciapelo. Il grande soldato rosa fu gettato indietro di parecchi metri, quasi rimbalzando sulle sue natiche. Hanasia lasciò il luogo, cogliendo l'occasione ideale per cercare una qualche finestra, per osservare una delle tante moltitudini di lune create.

"Dov'è quel rifiuto?" gemette Dodoria, rialzandosi, mentre con una mano stringeva il suo occhio destro danneggiato, cercando di ignorare il dolore. "Ah" disse alla fine. "Sei morta!".

"Una bellissima vista" sussurrò. "Posso vedere tutto il pianeta da questo punto... e anche molte delle nostre false lune!" si voltò, sorridendo all'obeso Dodoria. I suoi occhi risplendevano di una strana luminosità.

Dodoria, col labbro inferiore rotto, cadde sotto shock dopo essersi reso conto della situazione terribile in cui si trovava. Ma era già troppo tardi. Hanasia aveva già cominciato a cambiare, e in pochi secondi la trasformazione sarebbe stata completa. Divenne subito una gigantesca Oozaru, crescendo talmente tanto da far scoppiare le pareti del corridoio, cominciando a distruggere la navicella di Freezer. Riuscì a creare un enorme buco nel centro della nave, cancellando quindi lo scudo d'energia. La sua missione era completa, ora era il momento di uscire da lì.

Uscì in fretta dalla nave, ma Dodoria, ancora desideroso di vendicarsi, la seguì. Girandosi, ad un tratto, lei colpì con la sua massiccia coda lo scagnozzo di Freezer. Ora che Hanasia si era trasformata in Oozaru, il suo potere superava di gran lunga quella di Dodoria. Anche se l'onda d'urto lo mandò a schiantarsi sulla nave distrutta, il colpo fu sufficiente a ferire mortalmente il soldato rosa. Con un sorriso, Hanasia continuò il suo cammino verso l'orda di Oozaru, che già caricavano nelle loro bocche i loro colpi più potenti. Quando lei fu a distanza di sicurezza, l'esercito di Sayan sputò furiosamente gli attacchi; erano almeno migliaia. Poi, quando spararono verso Freezer, gli attacchi si combinarono in un sol punto, pronto a scontrarsi con la nave danneggiata del demone. Anche all'interno, il tiranno aveva cominciato a trasformarsi, ma era troppo tardi, e la nave fu subito colpita con forza incredibile, cancellando sia il veicolo che tutto il suo equipaggio.

Ritornando dagli Oozaru, Hanasia cominciò a sentire le grida gioiose dei guerrieri Sayan, che proclamavano Bardack loro re.

Così finì il regno del tiranno Freezer, e cominciò quello di Bardack, che si basava su una semplice regola: i vecchi metodi di Freezer erano fuori dalla legge, ed i Sayan, che ora stavano tutti insieme, attaccavano solo interi pianeti, a partire da quelli appartenenti all'Impero di Freezer. Il popolo dei Sayan non avrebbe ricevuto ordini da nessuno, solo dal loro re.

Ma non sapevano che qualcuno li osservava... qualcuno che, da distanza di sicurezza, aveva visto tutto.

"Sì... quel Sayan ha ucciso tuo fratello!" disse Sauzer al suo padrone, Cooler.

"TSSS! Che buono a nulla! Fatto fuori da un branco di scimmie..." disse beffardo il demone.

"I Sayan sono stati fortunati. Se Freezer non si fosse trovato in una forma ridotta, sarebbero stati schiacciati..." pensò Sauzer. Poi continuò a parlare.

"Maestro Cooler, dobbiamo atterrare sul pianeta? Oppure vuole distruggerlo dallo spazio con un singolo attacco?".

"Cosa?" disse lui, sorridendo. "Niente di tutti e due, ovviamente... ricordalo, non dovremmo essere qui... andiamocene tranquillamente, prima che mio padre possa scoprire che siamo stati qui. Se ci prende, potrebbe pensare che sia stato io ad uccidere Freezer" disse Cooler, con un filo di spensieratezza, con la coda che si muoveva nell'aria.

"La morte di mio fratello minore è colpa sua. E questi Sayan, moriranno comunque... non appena mio padre mi assegnerà questo territorio".

Con questo, Cooler lasciò la sala di controllo per andare a rilassarsi nel suo alloggio personale. Tutto questo l'aveva messo, sorprendentemente, di buon umore.

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