DB Multiverse
Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo
Scritto da Loïc Solaris & Arctika
Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2
Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!
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Intro
Parte 0 :0Parte 1 :12345
Round 1-1
Parte 2 :678910Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930
Lunch
Parte 7 :3132333435Round 1-2
Parte 8 :3637383940Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970
Night 1
Parte 15 :7172737475Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990
Round 2-1
Parte 19 :9192939495Parte 20 :96979899100
Round 2-2
Parte 21 :101102103104105Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115
Night 2
Parte 24 :116117118119120Round 3
Parte 25 :121122123124125Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
Capitolo 105
Trandotto da ValentDs e Prosavio
Sistemato il ring ancora una volta, i Varga erano pronti per annunciare la prossima battaglia. "Chiamiamo ora Bra dell'Universo 16 ed Eleim dell'Universo 19 sul ring!" Risuonò l'altoparlante.
"Dannazione! Perché mio padre non è ancora tornato? Che diavolo sta combinando?" Mormorò Bra, stringendo i denti per la rabbia.
Piccolo rispose con la sua solita tranquillità: "Non c'è niente di cui preoccuparsi. Concentrati sul tuo scontro, non farti distrarre dal resto".
Volò via senza rispondere, atterrando pesantemente sul ring, creando una piccola voragine. La gravità pari a 100G, oltre al suo abbigliamento appesantito, l'attirò verso il suolo con più forza di chiunque altro finora. Ma Bra era speciale.
'Ah! Tutto questo peso mi permetterà di allenarmi di più! Considerando quanto è debole il mio avversario...' pensò Bra.
Più in fondo, nella zona nell'Universo 19, Eleim si stava preparando mentalmente. Aveva ricevuto alcune parole di incoraggiamento dai suoi amici e compagni, tutti combattenti. Poi, mentre volava sul ring, gli risuonava in mente solo una frase.
'Tu sei la nostra ultima speranza, Eleim.'
Non ne avevano idea... Per loro il torneo era giunto come un'inaspettata opportunità, e avevano iscritto solo tre partecipanti. Inoltre, non avevano previsto che esistessero esseri così potenti, soprattutto senza l'aiuto di qualsiasi tecnologia! Dopo la morte di Tidar e la sconfitta di Xeniloum... anche se possedeva ancora la sua armatura, Eleim era la loro ultima speranza. Portava un'immensa responsabilità sulle sue spalle. Tutti contavano su di lui.
Ora... solo lui era in gara. Sopra il ring, di fronte a un avversario formidabile, sapeva di poter contare solo su se stesso, sui suoi riflessi, sulla sua esperienza e sulla sua determinazione.
'Con una tale forza di gravità, il modulo-G installato sulla mia armatura dovrà essere costantemente attivo. E questa ragazza si pone degli handicap solo per divertirsi! Devo usare questo a mio vantaggio... Potrebbe essere la mia sola possibilità'.
Bra non si era mossa. Eleim sembrava in una situazione favorevole. Il tecno-guerriero alzò rapidamente il braccio sinistro, sostenendolo con il destro. Lanciò una sfera di luce fuori dalla pistola del polso, che si muoveva lentamente verso il suo obiettivo, ancora immobile.
'Mmm! Questo colpo è lento, ma parecchio potente. Va bene, andiamo!'
Bra immediatamente balzò in avanti, trasformandosi in Super Saiyan. Ma la pesantezza dei suoi vestiti la rallentavano troppo, permettendo ad Eleim di agire giusto in tempo. La ragazza, dopo aver evitato l'attacco che esplose dietro di lei, si diresse verso il suo avversario per colpirlo. Lui attivò uno scudo per gli attacchi corpo a corpo, fermando il pugno della ragazza con un’onda d’urto. Anche se non subì un colpo diretto, l'impatto della collisione era sufficiente per buttarlo giù su un ginocchio.
Ma Bra non sembrava soddisfatta. Con un sorriso, decise di verificare la resistenza dello scudo.
Eleim notava dal suo sguardo che era convinta della sua vittoria... Stava sudando freddo mentre pensava a un qualsiasi punto debole, qualsiasi debolezza, qualcosa! E infine ci riuscì.
Dopo diversi colpi scagliati, Bra sentiva che la presa della gravità del ring aumentava sempre di più su di lei. Non si aspettava questo cambiamento, e si ritrovò a terra sulle mani e sulle ginocchia. Eleim si alzò in piedi, tenendo la mano tesa verso Bra, che brontolava e faceva fatica a rialzarsi.
«Cos'è questa improvvisa pesantezza?"
"Di fronte a una tale potenza, mi sono reso conto che la gravità è la mia unica alleata. Con la forza-G che ho applicato, dovresti morire tra poco..."
Eleim era ormai a pochi passi dalla vittoria. Bra strinse i denti, si sforzò di sorridere, e poi si alzò su due piedi.
"Ah ah ah! Avrai bisogno di una potenza molto superiore!"
"Beh, anche se sopravvivrai a questo, resterai almeno stordita."
Eleim lanciò la sua più potente sfera di energia per la seconda volta. Sapeva che avrebbe avuto molte più possibilità di colpirla, ora che era paralizzata dalla forza di gravità. Ma la giovane donna riuscì a mettere le dita in fronte giusto in tempo per scomparire ed evitare così l'attacco.
Riapparve dietro di lui, col pugno destro tirato indietro e pronto a colpire, con un sorriso sulle labbra... che svanì immediatamente. La maggiore gravità persisteva nonostante il suo teletrasporto. Bra cadde un’altra volta pesantemente verso il ring e, anche se Eleim la vide in difficoltà, il suo cuore batteva forte dietro la sua armatura.
"Addio!" Gridò, sparando un potente laser fuori dalla punta del suo indice.
Bra riuscì a rotolare di lato, evitando a malapena l'attacco tagliente. Il laser, che attraversò il ring come se fosse di burro, si diresse verso la zona dell'Universo 18. Ub, purtroppo, era lungo la sua strada, e riuscì a scansarsi in tempo. Però il suo braccio venne nuovamente tagliato, lasciandolo gridare di dolore.
"Ah no! Andiamo, non di nuovo!"
"Sto arrivando!" Gridò Bu dell'Universo 4, con uno sguardo quasi esilarante.
"Oh no! È lo stesso attacco che attraversa la barriera, gli spettatori sono in pericolo!" Urlò un Varga, rivolgendosi al Namecciano superiore alle sue spalle.
Eleim continuò a oscillare il dito, mancando Bra ogni volta e continuando a tagliare gli scudi attorno al ring. Dietro la barriera, centinaia di spettatori erano stati colpiti, ed ora erano morti o moribondi. Ben presto, le gradinate cominciarono a crollare.
Bu arrivò nell'Universo 18 con un sorriso, trovando un Ub senza speranza. "Hai del cioccolato?" Chiese il demone.
"Che cosa? No!”
"Beh, niente cioccolato, niente braccio!"
Goten e Trunks si stavano quasi ribaltando dalle risate.
"Non è divertente!" Gridò Ub, sudando con preoccupazione.
"Va tutto bene, sto solo scherzando!" Disse Bu. "E... POP!" Un rapido movimento del suo tentacolo, una luce, e successivamente, Ub sentì apparirgli un braccio nuovo di zecca.
"Lascio tutti i restanti spettatori alle cure dei Namecciani." Disse Bu, tornando nella zona dell'Universo 4 (evitando molti dei colpi laser di Eleim lungo la strada come niente).
Eleim presto si rese conto che con questa gravità Bra poteva ancora riuscire a schivarli, anche se doveva rotolare al suolo. Ciò significava una cosa: la forza di gravità non era ancora abbastanza forte.
"Va bene, basta con le stronzate!" Urlò La donna. Afferrò la sua maglia per il colletto e cercò di tirarla via, ma non ci riusciva. Il tessuto era molto elastico e riusciva solo ad allungarlo. Bra cercò di tirarlo da altre parti, ma invano.
"Non posso togliermelo!" Gridò.
"Piccolo, sei un simpaticone!" Disse, ridendo, Goten dell'Universo 16.
"Siete voi che volete sempre vestiti elastici come le armature di Freezer!" Rispose il Namecciano in sua difesa.
Sul ring, Bra riprese la sua concentrazione. "Se continua così, sarò costretta a passare al secondo livello... Non posso lasciare che accada!"
La situazione l'aveva messa tra l'incudine e il martello. Naturalmente, la sua arroganza era stata la causa dei suoi problemi, ma ora si erano notevolmente moltiplicati. Sembrava che non sarebbe stata in grado di togliersi i vestiti facilmente, e con tutti i laser che volano intorno non poteva rischiare un secondo per rimuoverli in altro modo. Questo tipo di situazione non le era del tutto estranea... sapeva per esperienza che l'avrebbe portata alla rabbia, alla frustrazione, e alla trasformazione!
Naturalmente, il normale livello di super Saiyan aveva influenzato il suo atteggiamento e il suo comportamento, ma si era abituato ad esso. Al contrario, il secondo livello era ancora incontrollabile, anche quando cercava di trasformarsi in situazioni normali. Non sapendolo, Eleim stava scherzando col fuoco. La sua immensa potenza gli costava un caro prezzo. Se fatta arrabbiare troppo, sarebbe diventata una Berserker... trattando amici e nemici allo stesso modo, come fossero oggetti inanimati. In questa forma, anche Gohan era impotente contro di lei. Non aveva alcun dubbio che con la potenza di un super Saiyan 2 poteva facilmente schiacciare ogni concorrente presente al torneo... tranne, naturalmente, suo padre.
E questa era la duplice minaccia del suo potere. Avrebbe attaccato prima Eleim, ma poi sarebbe passata ad altri concorrenti, poi al pubblico... a quel punto, poteva essere fermata solo da suo padre, e umiliata davanti a tutti... un pensiero orribile! No, doveva evitare di perdere il controllo di se stessa ad ogni costo. Quell'handicap che aveva deciso di auto-imporsi doveva andarsene!
Poi a Bra venne finalmente un'idea... Si teletrasportò, ma non in un altro punto all'interno dell'arena. Eleim attivò rapidamente il radar dell'armatura per rintracciare la sua posizione.
"Ha lasciato il ring! Sarà il caso di seguirla?"
L'allievo di Goku, che era concentrato sulla lotta, l'aveva vista molto bene. Aveva due dita premute sulla fronte per concentrarsi meglio sugli altri Ki.
"È dietro lo stadio..." disse Ub.
"Giusto!" Confermò Gohan.
"Non c'è nessuno là dietro, come ha fatto a teletrasportarsi? Che energia stava rintracciando...?" Si chiese Goku.
"Lei e Vegeth sanno teletrasportarsi come i Kaiohshin" rispose Piccolo. "Possono andare praticamente ovunque."
Ora a distanza di sicurezza dal ring, così come dal laser di Eleim, Bra si liberò velocemente del suo abito appesantito. Si lasciò scappare anche qualche imprecazione del suo solito caratteraccio.
"Sono più leggera, ma lui può ancora manipolare la gravità. Come faccio a contrastarla? Posso resistere anche a un miliardo di G? Aspetta un momento... Mi pare avesse detto qualcosa a riguardo. Può aumentare il peso... solo di ciò che viene toccato! Quel maledetto bastardo! Tutto quello che devo fare è non toccare il ring!"
"Se lei non ritorna presto, vincerò... solo sette... sei..." contava Eleim, sperando che non si facesse viva.
Improvvisamente, la sua armatura rilevò una potente energia sopra di lui. Una raffica di onde di energia gli vennero sparate contro, e attivò a malapena lo scudo protettivo, prima che venisse distrutto. L'attacco di Bra trasformò la superficie del ring in un geyser in fiamme.
"Allora, pensi che sia divertente, eh?" Gridò, levitando sopra il ring mentre continuava con il suo attacco spietato.
"Il mio scudo si è quasi esaurito! Devo togliermi di qui!"
All'ultimo secondo, attivò i suoi retro propulsori e volò in aria dietro Bra, che non lo aveva perso di vista nemmeno per un istante. Eleim, dopo essersi voltato, sparò nuovamente qualcosa dal polso, un oggetto piccolo e nero. Bra lo colpì con un manrovescio istintivamente, ma invece di deviarlo si attaccò sulla parte laterale del guanto. Lei lo guardò per un attimo, incuriosita, prima di notare che si stava diffondendo su tutta la superficie del guanto. Con l'altra mano se lo sfilò velocemente e lo gettò sul ring. Ormai il guanto è stato quasi completamente assorbito da quella materia.
"Beh, i tuoi riflessi sono veloci..." continuò Eleim. "Questa è la nostra ultima arma, la carbonite."
"Ho combattuto contro un sacco di maghi, imbroglioni, e vigliacchi come te. Ho imparato a diffidare da tutto" rispose Bra. Le sembrava anche di ricordare una vecchia storia di suo padre, di quando un certo Darbula usava il suo sputo per trasformare le cose in pietra. Dopo averlo visto con i suoi occhi nel primo turno, poté constatare che quest'attacco era simile.
"Una volta che la particella tocca un solido -spiegò Eleim- inizia a divorarlo e si moltiplica. Il bersaglio diventa inevitabilmente una massa di carbonite, nulla può resisterle.”
Bra guardò il ring. L'intero pianetino era diventato grigio scuro, nonostante fosse stato colpito da una cosa così piccola e nera.
"L'unico modo per fermarlo... è quello di disintegrarlo tutto in una volta, prima che sia troppo grande!"
Eleim tirò indietro il braccio per sparare un colpo di vento. "Super Weaver!"
L'attacco emanato verso il ring distrusse ogni singola molecola. Non vi era più traccia né del ring, né la carbonite. Poi continuò il discorso.
"Mi dispiace. Sembra che io sarò costretto ad ucciderti, tanto alla fine del torneo verrai resuscitata comunque. "
"Pffff! Credi che sarà facile? Non mi resta che evitare tutti i tuoi colpi, e i tuoi laser veloci li avevo già schivati abbastanza bene! "
"Non osare perdere, Eleim!" Gridò un membro dei tecno-guerrieri.
"Quindi, questo è il modo con cui avrebbero potuto sconfiggere Broly" disse Goku, ripensando a una loro precedente affermazione.
"Mi chiedo se ciò avrebbe davvero funzionato" disse Piccolo. "La carbonite può davvero divorare anche le sue cellule?" Chiese Gohan, continuando il discorso.
"Se lo schiverai, l'intera arena sarà il suo obiettivo! Tutta la vita su questo asteroide sarà annientata" disse Eleim.
"Useresti tutti i presenti come ostaggi?" Gridò Bra. Scioccata, improvvisamente capì perché si prese la briga di spiegare i dettagli della sua arma segreta. Che mossa sleale: metteva alla prova la gentilezza di Bra per proteggere i presenti. Se voleva evitare un massacro, avrebbe dovuto agire subito.
'Bah, contare sul mio lato sensibile… Chiaramente non mi conosce molto bene!' Pensò. Ma lo sguardo del suo avversario era duro e determinato. Poteva dire che non avrebbe esitato ad andare fino in fondo.
"Eleim! Non hai il diritto di utilizzare la carbonite in queste circostanze!" Gridò un altro tecno-guerriero.
Uno dei Varga interruppe immediatamente. "Tu non hai il diritto di aiutare il tuo compagno."
"Non sto cercando di aiutarlo, sto cercando di salvare tutti noi!"
Trunks dell'universo 12 parlò con numero 16 accanto a lui. "Se ho capito bene, questa cosa può ucciderci tutti."
"Lui non lo farà" rispose il robot, convinto che stesse bluffando. Nel suo precedente incontro contro Eleim, aveva testato le intenzioni del guerriero e concluse che non era malvagio. Anche se al momento aveva minacciato il pubblico, C-16 era certo che non l'avrebbe fatto.
"Non ho altra scelta! Se perdo, tutti moriremo in ogni caso, non è diverso!"
"Che cosa vuoi dire?" Chiese Bra, curiosa e cercando di guadagnare tempo allo stesso momento.
"A causa di un incidente, il nostro pianeta è stato contaminato dalla carbonite! Da allora è stato trasformato in una massa distruttiva di dimensioni astrali! Qualsiasi collisione con un asteroide avrebbe diffuso la carbonite nell'intera galassia! Porrebbe fine all'intera vita nello spazio durante la sua diffusione! Devo vincere! Solo la volontà del vincitore può fermare questa minaccia!"
Alla fine, sembrava che tutti i partecipanti avessero compreso la motivazione dell'universo 19. Mentre la maggior parte degli universi con i Terrestri non aveva un vero obiettivo in mente, gli altri universi avevano delle specifiche ragioni per vincere il torneo. Ora tutti sapevano che i guerrieri "Ultra" erano lì per salvare il loro intero universo! Era un onere pesante da portare, e doveva occuparsene uno di loro. Come avrebbe potuto reagire Bra a quella terribile rivelazione?
"Non sei che un ritardato!" Nonostante la frase provocatoria, Bra era relativamente tranquilla. "Se quello che volete è un desiderio, vi daremo i nostri. Ne possiamo esprimere quanti ne vogliamo, a casa nostra!"
"Come se potessi crederti..."
"Salveremo il tuo universo per te." Disse Bra. "Non hai alcuna possibilità in questo torneo. Lasciaci combattere per te, ci siamo abituati." Chiuse il discorso, puntando il pollice verso se stessa".
Goku e suo figlio Goten si erano spostati vicino alla zona dell'universo 19. "È vero, noi non partecipiamo per i desideri. Vi darò il mio, se vinco" propose Goku.
"Sì, anche noi" disse Goten, parlando per se stesso e Trunks. "In più, vincendo il torneo se ne ottengono tre!"
Eleim esitò, ma ad ogni secondo che passava ricordava sempre più il destino del suo pianeta natale, e ciò lo convinse non c'era altra scelta.
"Non c'è altro modo..."
"Basta, se hai intenzione continuare..." Bra lo interruppe, improvvisamente, teletrasportandosi dietro il suo avversario. Mise subito una mano sulla sua spalla, poi si teletrasportò di nuovo. Dopo due secondi, riapparve da sola.
"Contate i trenta secondi, per favore" disse ai Varga.
A un centinaio di anni luce di distanza, Eleim era completamente solo nel vuoto dello spazio. Era protetto da uno scudo che copriva tutto il corpo, ma non poteva vedere nulla. Non c'era luce oltre a quella della sua armatura. L'orizzonte era vuoto e privo di vita.
"Merdaaaa!!!"
Aveva perso, lo sapeva... poteva solo contare i secondi fino alla sua sconfitta ufficiale, stringendo i denti per la frustrazione. Una volta che il conto alla rovescia era completato, Bra ritornò nello spazio per lui e lo portò nella zona dell'universo 19.
Bra aveva vinto in un istante e con facilità. Il bluff di Eleim non era servito per niente. Eleim si era reso conto che lei aveva ragione. Se l'avesse sconfitta con qualche trucco, il suo prossimo avversario l'avrebbe attaccato senza pietà e senza offrirgli alcun aiuto. Non che credesse alla sua offerta di aiutarlo. Eleim aveva vissuto abbastanza per comprendere che le persone erano disoneste e approfittatrici. Le loro promesse non erano altro che menzogne.
Per la vergogna, Eleim non osava guardare i suoi compagni. "Abbiamo perso. Non ci resta altro che andare a casa e guardare il nostro universo morire".
"No, noi non lasceremo che accada!" Disse Ub da oltre il muro. "Se vinciamo, il nostro primo desiderio sarà per voi. Combatteremo per il vostro universo! "
"Giusto!" Ribadì Goku, dietro il suo allievo.
Gli Helioriani, finalmente, cominciarono ad aprire gli occhi. Lo stesso partecipante che era stato gravemente ferito contro Tidar voleva aiutarli?
"Signori" disse Goten, estendendo il braccio come un venditore di auto usate. "Con la qualità 'Son Goku' qui presente, il vostro universo sarà salvato non una, ma due volte! Lui è l’eroe in tutte le situazioni, e muore durante il suo incarico solo una volta su due. Per un piccolo extra, il vostro avversario si pentirà e passerà dalla vostra parte."
Goten si stava riferendo a tutte le storie che aveva sentito da bambino. Tra le persone più o meno “malvage” che Goku aveva incontrato, molte si erano unite a lui, per seguire la via del bene: Yamcha, Tenshinhan, Piccolo, Vegeta, e anche Majin Bu.
"Ora abbiamo più di una sfida" disse Goku, tutto eccitato. "Abbiamo un obiettivo! Dobbiamo assolutamente vincere questo torneo! "
Per Eleim era difficile da credere, ma questa era la loro ultima chance... e stranamente, l'offerta sembrava sincera. Goku si avvicinò e allungò la mano verso il tecno-guerriero.
"Grazie!"
Bra, che non era interessata a quei ringraziamenti commoventi, si stava già ricongiungendo al suo gruppo, mentre Piccolo la stava aspettando.
"Allora... Suppongo tu non voglia una nuova tuta di allenamento..."
"In realtà, proprio il contrario... La rivoglio, ma questa volta col doppio del peso! Ho un universo da salvare ora, ho bisogno di allenarmi."
Vicino a loro, le gradinate venivano ricostruite, gli spettatori feriti erano stati curati, e i morti venivano raccolti e trasferiti in una stanza a bassa temperatura. Nel frattempo, ai Saiyan veniva concesso un pasto veloce. Il ring era l'ultimo elemento che si ricostruiva come per magia, al centro dell’arena, in vista del combattimento successivo che vedeva Re Cold contro il Saiyan Bardak.
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