DB Multiverse

Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo

Scritto da Loïc Solaris & Arctika

Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2

Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!

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Intro

Parte 0 :0
Parte 1 :12345

Round 1-1

Parte 2 :678910
Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930

Lunch

Parte 7 :3132333435

Round 1-2

Parte 8 :3637383940
Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970

Night 1

Parte 15 :7172737475
Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990

Round 2-1

Parte 19 :9192939495
Parte 20 :96979899100

Round 2-2

Parte 21 :101102103104105
Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115

Night 2

Parte 24 :116117118119120

Round 3

Parte 25 :121122123124125
Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
[Chapter Cover]
Parte 12, Capitolo 59.

PARTE DODICI - IL GUSTO DELLA VENDETTA

Capitolo 59

La prima volta che Trunks del 12 aveva visto C-16 era in passato; nel passato e in un altro universo, quando era tornato per combattere i terribili cyborg 17 e 18 con Goku e gli altri. A differenza di quanto successo nel suo mondo, i due gemelli avevano ignorato le istruzione del Dr. Gero di non aprire la capsula contenente il cyborg numero 16.

Nel suo mondo, Gero aveva attivato i gemelli senza testimoni, e così avevano senza dubbio lasciato il laboratorio senza rovistare tra gli altri esperimenti del genio del male.

Contrariamente agli avvertimenti di Gero e, a differenza dei due fratelli, 16 era calmo. Parlava poco, e non combatteva al fianco dei suoi due compagni contro i guerrieri Z. Preferiva godersi la natura. Nonostante la sua grande forza, gli animali gli si avvicinavano comodamente.

La seconda volta che Trunks aveva incontrato il gigante, era stato quando 16 aveva protetto il cyborg femmina da Cell. Da allora in poi, era considerato un alleato, ma Trunks era ancora restio a fidarsi di lui; l'aveva detto anche a Crilin quando il piccolo combattente aveva portato il cyborg da Bulma, per farlo riparare.

Trunks, poi, apprese che C-16 aveva combattuto anche contro Cell nella versione ancora imperfetta, dopo che Piccolo era stato sconfitto, per impedirgli di assorbire C-17. Ma Trunks non era ancora sicuro di potersi fidare del gigante. Anche quando C-16 si presentò al Cell Game come un concorrente per Perfect Cell, non aveva dato al viaggiatore del tempo alcuna fiducia.

Ma poi qualcosa era cambiato. Il sacrificio di C-16, anche se inutile, l'aveva rivelato per ciò che era. Trunks cominciò a pensare di essersi sbagliato; se gli altri si fidavano di questo cyborg, compresa sua madre, avevano ragione. Alla fine era stato grazie a C-16, se Gohan aveva superato i suoi limiti, trasformandosi in Super Sayan 2.

Nel futuro, dopo il Cell Game, il figlio di Vegeta raccontò tutto a sua madre, fino all'ultimo dettaglio. La Bulma del futuro non era a conoscenza dell'esistenza del terzo cyborg.

Nei primi mesi, Trunks, dopo aver distrutto i due gemelli della sua linea temporale, egli aveva lavorato senza sosta per garantire la ricostruzione del mondo. Ma Bulma aveva una nuova idea.

"Ti ricordi del cyborg numero 16 di cui mi hai parlato tanto?" chiese Bulma una mattina, mentre facevano colazione.

Trunks non rispose subito, ma la osservò per qualche istante, chiedendosi cosa stesse pensando. "Certo. Perché?".

"Potrebbe essere ancora nel laboratorio di Gero, in montagna".

Era vero; Trunks non ci aveva pensato. In questo mondo, le cose erano diverse, Gero avrebbe potuto distruggerlo prima di attivare 17 e 18. Ma era altrettanto possibile che il gigante fosse ancora nella sua capsula, in stand-by. "E' possibile. Dovrei fare in modo che non possa fare del male a nessuno".

"No, non è questo che volevo dire" chiarì in fretta la madre. "Potrebbe essere utile".

"Vuoi studiare il suo corpo?".

"No, volevo dire che potrebbe essere utile per la ricostruzione. Voglio dire, come persona. Se viene svegliato".

"E' impossibile! Non possiamo fare affidamento su nessun cyborg. Lo sai bene quanto me!" Trunks fu sorpreso dal fatto che sua madre potesse anche solo suggerire una cosa del genere.

"Ma, da quanto mi hai detto, è diverso dagli altri, no?" sorrise caldamente Bulma. "Hai detto che 16 è un amante della natura, e che non ha mai fatto del male all'uomo".

Trunks scosse la testa. "E' diverso. Quando sono andato indietro nel passato per uccidere Freezer, ho cambiato il futuro! Tutto è diverso, ora. Non c'è modo per essere sicuri che questo C-16 sia lo stesso".

"Trunks, hai bisogno di aiuto per ricostruire il nostro mondo e realizzare un futuro luminoso. Questa è una grande opportunità! C'è una possibilità che tu possa trovare un alleato; un amico con la tua stessa forza, in grado di ricostruire edifici. Potremmo anche lavorare giorno e notte se necessario! Non sarebbe fantastico?".

"I cyborg servono solo a distruggere le cose, mamma. Non per costruirle!".

"Senti, se la mia controparte in passato ha riparato C-16, egli deve essere molto diverso dai cyborg che conosciamo. Potresti almeno portarmelo, in modo che io possa controllare?".

"E il rischio che ti uccida, una volta che l'avremmo attivato? Mai! Ho preso troppe persone care. Tu sei l'unica rimasta. Non voglio che rischi la vita".

"Non essere sciocco, Trunks. Mi proteggerai tu; durante il tempo dell'attivazione, potremmo disattivarlo, se qualcosa va storto".

"Non lo farò".

"Trunks... so che sei arrabbiato perché hanno ucciso tuo padre, il tuo mentore, i tuoi amici... ma... forse possiamo perdonare. Se C-16 potesse aiutarci a ricostruire il mondo, non sarebbe un'ottima cosa?" disse dolcemente Bulma, con calma, cercando di far ragionare il figlio.

Trunks esitò. Su una cosa aveva ragione; un aiuto sarebbe molto apprezzato. Ma perché da C-16? Una creazione del Dr. Gero... non c'era niente che odiasse di più. Non riusciva a trasformare il lavoro del suo più grande nemico in un amico!

"E' fuori discussione!" gridò Trunks, sbattendo i pugni sul tavolo, anche se leggermente, per evitare di mandarlo in frantumi. "Io ho combattuto con loro. So di cosa sto parlando!".

"Lo so!" gridò Bulma, cercando di capire il punto di vista di suo figlio. Si calmò e continuò. "Non voglio stare qui con le mani in mano, quando potrei aiutare l'umanità con qualcosa del genere. Se non vuoi andare tu, ci andrò da sola!".

Trunks non disse nulla, ma rimase in piedi. Non voleva che sua madre se ne andasse... ma era molto risoluta. Aveva preso la sua decisione, e nessuno gliela avrebbe fatta cambiare. Aggiunse:

"Sei diventato molto forte, ora. Non dovresti avere alcuna difficoltà nel fermarlo".

Trunks era ancora impegnato in un conflitto interiore. La sua rabbia e la sua tristezza rendevano ancora difficile immaginare di trattare pacificamente una creatura del Dr. Gero. Arrabbiato, iniziò ad incamminarsi verso l'uscita, ma si fermò dopo aver aperto la porta. Rimase in silenzio per qualche istante, poi si voltò verso la madre. "Va bene. Lo porterò qui, se veramente vuoi vederlo. Ma non esiterò a distruggerlo al minimo movimento!".

Corse fuori, trasformandosi in Super Sayan, decollando a piena velocità. Prendere il volo lo aiuto a calmarsi un po'. Ancora non capiva perché, o come, sua madre voleva utilizzare un cyborg... dopo tutto quello che aveva vissuto, sembrava incredibilmente stupido.

Trunks impiegò un po' di tempo nella ricerca del laboratorio di Gero in montagna, facendo un lungo giro. Quando finalmente arrivò a destinazione, si rilassò, annullando la sua trasformazione in Super Sayan. Esitante, cercò il modo di entrare. La porta principale era giù, distrutta dai cyborg due decenni prima. Ma dopo un po', trovò un passaggio dove strisciare.

L'interno era un vero e proprio disastro. Si sarebbe potuto pensare che centinaia di bombe erano esplose all'interno del laboratorio, distruggendo tutto. Non c'era elettricità e nemmeno luce; generò una piccola sfera di energia nella sua mano, e la utilizzò per vedere.

Odiava davvero questo posto. Era il luogo di nascita dei suoi peggiori nemici, orribili assassini. Questa era la terza volta che si trovava lì dentro. La prima era stata quando si erano gettati tutti alla ricerca di Gero, per distruggere i cyborg prima del loro risveglio... ma era stato troppo tardi. La seconda, con Crilin, ancora nel passato, nella speranza di trovare la debolezza dei cyborg nei piani di Gero. Ora, nella sua linea temporale, era venuto con l'obiettivo opposto: per attivare uno dei cyborg! In un certo senso, sperava di non trovare nulla...

Ma la capsula era lì... rovesciata e sporca, ma era lì. Trunks la sollevò con la mano destra. Il vetro era rotto, e rivelava il corpo di C-16. Il figlio di Bulma ruppe il resto del vetro, esaminando l'androide artificiale da vicino.

Era in condizioni terribili. Gli mancava l'avambraccio destro e la mano sinistra, e la sua gamba destra era schiacciata. Il piede destro era completamente attorcigliato. La corazza era distrutta e affondata di diversi centimetri. Per fortuna, la testa era ancora intatta. Trunks rimase in silenzio di fronte al cyborg, chiedendosi se dovesse riportarlo indietro ... o semplicemente distruggerlo, mentendo a sua madre, dicendole che non c'era niente. Ci rimugino su a lungo... e alla fine decise di riportarlo indietro. Dopotutto, niente lo costringeva ad essergli amico!

Trunks cercò tra tutte le macerie e i ripiani che ci potessero essere, poi riportò il cyborg alle rovine della Capsule Corporation. Bulma iniziò subito a lavorare per analizzare ciò che il genio Gero aveva creato. Trascorse tutto il suo tempo su di lui, dormendo per poche ore al giorno per un'intera settimana. Con i piani che Trunks aveva portato, iniziò lentamente a capire i principi di funzionamento del cyborg.

"Non è proprio un cyborg, dopotutto" disse a suo figlio. Trunks guardò con aria assente il gigante, mentre sua madre gli portò un'altra tazza di caffè. "In effetti, è un androide. Un robot".

"E cosa cambia?" chiese lui.

"Tutto" annunciò lei, sorridendo. "Si spiega tutto. E' per questo che 16 non è violento. Ci sono due tipi di robot: quelli che hanno una programmazione di base artificiale e non fanno altro che ciò che gli viene detto, e quelli che hanno un vero e proprio sistema di IA (Intelligenza Artificiale). Tale sistema è molto più vicino ad un cervello umano, ed è quello che C-16 possiede. Non mi sorprende; nessun robot di base sarebbe in grado di pensare tanto velocemente per sostenere battaglie contro grandi guerrieri come te".

"E allora? Ha una scopa al posto del cervello?" Nota del traduttore: la parola 'scopa', in francese, ha un suono molto simile all'acronimo di 'intelligenza artificiale'.

"IA, non una scopa, sciocco. Questo sistema gli fornisce il libero arbitrio. Un robot dotato di un'intelligenza come questa dovrebbe essere considerato un cittadino, non una macchina. Con il libero arbitrio, un androide può scegliere di non obbedire al suo padrone, e questo è esattamente ciò che ha fatto C-16. Hai detto che ha più volte minacciato di uccidere Goku, ma che non l'ha mai fatto".

"Settò le sue priorità su Cell".

"Questo è il libero arbitrio".

Trunks si strinse nelle spalle. "Tutto quello che ricordo è che non ha mai seguito fino in fondo ciò che diceva".

"E' una mente indipendente. Come te, come tutti. Nessuna vera IA è mai stata violenta; le statistiche lo dimostrano. Sono sempre super gentili. Scommetto che è per questo che Gero ha abbandonato il suo progetto su C-16. L'IA resisteva all'ordine di uccidere Goku. Eppure, allo stesso tempo, aveva molto più potere di quanto Gero ne potesse gestire. Così disattivò 16, rapì i gemelli, e creò i veri cyborg, metà macchine e metà umani. Perché il cervello umano, in realtà, è molto più facile da controllare di una IA".

"Super... belli?".

"Ne sarai sorpreso" sorrise Bulma. "Non ha nulla in comune con 17 e 18. Assolutamente niente".

"Allora perché li seguiva per tutto il tempo?" chiese Trunks.

"Deve essersi sentito legato a loro, forse responsabile di ciò che avevano fatto. E lasciamo stare questi dettagli. Alla fine, non ha fatto niente di male".

Trunks grugnì e se ne andò, portando via le tazze vuote di Bulma.

Il giorno successivo, dopo aver verificato che la maggior parte dei sistemi fossero intatti, cercò di avviarlo per testarlo. "Potrebbe aprire gli occhi e parlare".

Trunks era lì, naturalmente. Doveva dimostrare la sua superiorità nel caso il cyborg, o androide che fosse, avesse dimostrato qualche segnale vitale.

Bulma batté alcuni tasti sulla sua console. Dopo alcuni rumori, vi fu il silenzio... e C-16 aprì gli occhi, risvegliandosi dal coma. Si guardò intorno, poi vide Trunks.

Trunks si rivolse a lui. "Sedici?".

L'androide sentì perfettamente. "Sì".

"Goku è morto, molti anni fa" disse il mezzo Sayan, sperando che questa notizia calmasse completamente l'androide.

"Ok" disse semplicemente l'androide, senza mostrare alcun sentimento.

Trunks indurì la sua mascella. "Da quello che so... sembra che desideri proteggere la Terra, la natura e la vita in generale. E' vero? Tu sei un buon samaritano... super bello?".

16 non rispose subito. Gli sembrava che Trunks fosse sarcastico. Controllò i suoi sistemi, e si rese conto che non poteva muovere nessuna parte del suo corpo, se non la sua testa. Gli era familiare; dove si trovava? Guardandosi intorno, riconobbe la figlia del Dottor Brief. Trunks interruppe i suoi pensieri.

"Ritieni di poter dare del bene agli esseri umani? Vuoi aiutarli e proteggerli?".

"Sì. Mi piacciono anche gli umani" disse l'androide, sorridendo.

Era abbastanza? La macchina sembrava distesa, e Trunks lo sapeva. E anche se tutto ciò era in linea col passato, c'era la possibilità che le cose potessero andare male... così mosse un ulteriore passo. "Un'ultima cosa, allora".

Concentrandosi, Trunks aumentò il suo ki. I suoi capelli si alzavano, cambiando colore dal viola all'oro. I suoi occhi divennero verdi, e la sua massa muscolare si estese violentemente. Sua madre ne era stata colpita... era un po' troppo preoccupato.

"Puoi eseguire la scansione del mio livello di potenza, numero 16? Puoi vedere quanto sono forte?".

"Sì".

"Allora puoi vedere che sono più forte di te".

"Molto forte... più di quanto il Dottor Gero potesse immaginare".

"Ne sono sicuro" Trunks accennò un sorriso.

Trunks tornò alla normalità, mentre i suoi capelli cadevano liberamente intorno al suo viso. Non disse nulla per un lungo momento, fissando la madre che aspettava di vedere cosa avrebbe fatto. 16 ancora lo guardava, immobile.

"Questo è il punto" disse infine Trunks, con grande sollievo di sua madre. "Siamo in grado di ripararti. Possiamo farti tornare nel pieno delle forze. Ma solo se ci garantisci di utilizzare il tuo tempo e la tua energia per aiutarci a ricostruire l'umanità. Ti sta bene?".

"Sarebbe un grande piacere".

Trunks aggiunse una minaccia. "E se ti comportassi in un qualunque modo dannoso per gli esseri umani, io ti distruggerò immediatamente, proprio come ho distrutto numero 17 e numero 18. Chiaro?".

"Sei molto chiaro" rispose finalmente l'androide, sorridendo nuovamente. Aveva capito. Il suo orologio interno indicava che erano passati molti anni. Gero doveva aver fatto altri modelli dopo di lui; modelli che avevano causato distruzioni su vasta scala. Erano andati oltre la loro direttiva di uccidere Goku. Trunks, figlio di Vegeta, era diventato grande, trascorrendo la sua vita a migliorare, fino a superarli e distruggerli.

Bulma si alzò. Per lei era sufficiente. Suo figlio continuò.

"Bene. Vediamo. Io non mi fido di te, però...".

"Sono sicura che andrà tutto bene" disse la madre, con un sorriso.

"Mamma, ricostruiamo C-16!".

Ci vollero due mesi per riparare gli arti danneggiati ed effettuare le sostituzione necessarie. In questi mesi, 16 rimase sveglio, anche chiacchierando con Bulma. Trunks non era molto felice. Ma lo aveva permesso. Un robot che non poteva muoversi o fare qualcosa di diverso dal parlare non era molto pericoloso.

Per Trunks, era ancora rischioso. 16 era un creazione di Gero, e poteva essere ancora pericoloso, dopo che Bulma aveva riattivato le sue funzioni. Ma lavorava in fretta; dopo molto tempo, 16 poteva muovere e usare le sue mani proprio come nuove! Dopotutto, era riuscita a costruire una macchina per viaggiare indietro nel tempo, la ricostruzione di un robot era nulla a confronto!

Dopo alcuni giorni in giro per la Capsule Corporation, per assicurarsi che non gli saltasse alcun cavo, Bulma decise di presentarlo al mondo... ma come una delle sue creazioni. Non potevano dire alla gente che C-16 era stato costruito dallo stesso pazzo che aveva dato vita a 17 e 18. Trunks non era esattamente un fan di questa idea, ma doveva ammettere che 16 sembrava alquanto cordiale.

Con Trunks al suo fianco, 16 cominciò a lavorare per la prima città. Poteva trasportare pesanti travi e grandi blocchi di cemento. Poteva volare e trasportare materiali verso le cime degli edifici molto alti in modo molto più veloce che di una gru. Molto presto, la gente cominciò a ringraziarlo, congratulandosi con lui. Rapidamente, tutto il mondo lo conobbe: in giro, non si faceva altro che parlare del robot inventato da Trunks e Bulma nella Capsule Corporation, che stava aiutando a ricostruire il mondo. 16 iniziò a ricevere anche lettere da alcuni suoi fan; era particolarmente popolare con i bambini. Tutti lo amavano.

Tuttavia, Trunks continuava ad essere sospettoso; lo insultava regolarmente. Quando gli aveva chiesto il perché aiutasse gli esseri umani, e lui gli aveva risposto "Perché li amo", il Sayan aveva ribattuto:

"Tu non li ami. Tu sei una macchina, non disponi di un cuore o di sentimenti. Non so di cosa stai parlando". Questo tipo di osservazioni erano comuni. Parlava raramente con l'androide, se non per dargli ordini e sminuirlo. Ma C-16 non reagiva mai. Era sempre sorridente, sempre in cerca di compiacere gli esseri umani, sempre pronto a seguire tutti gli ordini che Trunks e Bulma gli davano.

Ma Trunks e 16 erano tutt'altro che amici.

Trunks aveva anche degli incubi dove vedeva 16 con un sorriso sadico come quello dei cyborg, le mani macchiate di sangue, circondato da corpi. Era stupito dal fatto che sua madre non avesse avuto sogni simili.

"Quando ero più giovane, la casa era piena di robot. Erano tutti cordiali e disponibili. Non c'era nessun problema".

"Sedici non è lo stesso!".

"Ma... oh... invece sì".

Trunks la ignorò. 16 era una creazione del male. Prima o poi, avrebbe fatto qualcosa di sbagliato.

"Entrambi i combattenti sono ora sul ring! La lotta può cominciare!" annunciò il commentatore Varga, facendo riprendere Trunks dai suoi pensieri.

16 sorrise di nuovo. Attendeva che l'avversario, Eleim, facesse la sua prima mossa.

Un visore dal sistema radar della sua armatura subito apparve davanti agli occhi di Eleim, come scansione, rivelando alcune informazioni importanti. "Nessun segno di vita rilevato, nemmeno un globulo rosso! Si tratta di un robot da combattimento, non di un essere umano. Non c'è bisogno di andarci piano..." pensò.

Facendo scivolare la visiera dietro ai suoi occhi, tese il braccio sinistro, rinforzato con la gamba destra, e gridò, mentre saltava all'indietro. "Ultra Waver Ball!".

Era lo stesso attacco che Xeniloum aveva usato contro Bu. Il globo incandescente era relativamente lento, pigro abbastanza da seguire con occhi normali, ma distruttivo!

"Se mi tocca, sono morto!" realizzò immediatamente C-16, mentre i suoi scanner analizzavano l'attacco.

"Quando ti sposterai..." pensò Eleim, mentre librava nell'aria. "... sarai più vulnerabile ai miei prossimi attacchi!".

Ma 16 non lo schivò. Le sue mani tolsero i suoi avambracci, rivelando un attacco devastante. "Hell's Flash!" gridò, indicando con le braccia la sfera d'energia, ormai a soli sei metri di distanza.

L'esplosione fu violenta. Eleim non se l'aspettava, ed era un po' troppo vicino. Doveva coprirsi il volto per proteggersi dall'esplosione. Fu un errore di cui C-16 approfittò: non appena lanciato l'attacco, si spostò ben presto alle spalle del guerriero dell'Universo 19, colpendolo violentemente con un calcio da dietro. Eleim cadde come un meteorite contro il ring, vicino al cratere formatosi per l'esplosione.

Si girò su un fianco per evitare C-16, che venne giù con un colpo devastante. Ma non ebbe il tempo di riposare. I pugni di 16 erano ancora staccati, e volò verso di lui, costringendo Eleim a decollare. Era abbastanza regolare; aveva buoni riflessi, oltre ad una capacità di rilevare molto bene da dove sarebbero arrivati gli attacchi. Saltò per evitare un pugno, poi si rivolse al secondo e attivò l'arma sul suo braccio destro. La sfera d'energia esplose contro il pugno, distruggendolo.

16 recuperò il pugno destro e si lanciò verso Eleim, nuovamente, sparando un raggio d'energia dal suo braccio sinistro, da distanza ravvicinata. Anche in questo caso, Eleim dimostrò notevole flessibilità e destrezza, afferrando l'avambraccio dell'androide e sollevando le gambe per evitare l'attacco mortale. Poi colpì C-16 con un violento calcio sul volto, ma il cyborg reagì con un potente pugno al torace. Tornò sui suoi passi, pronto per un nuovo attacco.

"La sua armatura lo rende più resistente di un normale cyborg! Ma i suoi colpi e la sua velocità sovrumana, li deve al suo corpo potenziato!" stipulò C-16, dopo una breve analisi.

"Se non fosse per la mia armatura, mi avrebbe distrutto il cuore... è molto forte, devo fare attenzione" pensò contemporaneamente Eleim.

La lotta era difficile per entrambi i combattenti. Non potevano contare soltanto sulla propria forza per vincere. La vittoria avrebbe richiesto di sfruttare le debolezze dell'avversario, utilizzando le migliori strategie possibili...

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