DB Multiverse
Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo
Scritto da Loïc Solaris & Arctika
Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2
Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!
Aggiornamenti di giovedì alle ore 20:00 (Parigi)
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Intro
Parte 0 :0Parte 1 :12345
Round 1-1
Parte 2 :678910Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930
Lunch
Parte 7 :3132333435Round 1-2
Parte 8 :3637383940Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970
Night 1
Parte 15 :7172737475Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990
Round 2-1
Parte 19 :9192939495Parte 20 :96979899100
Round 2-2
Parte 21 :101102103104105Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115
Night 2
Parte 24 :116117118119120Round 3
Parte 25 :121122123124125Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
Capitolo 115
Tradotto da BK-81, revisionato da PGV2
Quando il Namecciano sconfitto fu scomparso nei corridoi dell’Universo 3, Yamcha dell’Universo 9 iniziò a scrivere qualcosa sul suo taccuino. Sorpreso e irritato dalla nuova mania del suo amico, Tenshinhan gli rivolse la parola.
“Ma che stai facendo, Yamcha?”, chiese.
“Mi scrivo quanto ha appena detto, potrebbe tornarmi utile”, rispose il Cyborg senza distogliere lo sguardo dalla carta. “Forse posso usarlo per convertire le due anime perse dell’Universo 14 e riportarli sulla retta via della ragione e della giustizia.”
“Uhm…”, fece il vecchio Crilin. “Hai appena sentito il Grande Namecciano, quei due Cyborg sono pervasi da un odio viscerale verso l’umanità. Non penso che qualunque frase tu gli lanci addosso potrebbe mai estinguere le fiamme del loro odio. Anche se… devo ammetterlo, ripristinare la loro umanità potrebbe rendere quella ragazza bionda molto meno, come dire, pericolosa...”
“Vecchio volpone”, rise Yamcha con un ghigno astuto. “È davvero carina, e quando l’avrò convertita sarà tutta tua.”
Nel frattempo Gast Carcolh era tornato nel suo balcone, riposizionandosi nell’esatto punto dov’era stato per la maggior parte del torneo: appoggiato al muro. All’avvicinarsi di un curatore egli scosse la testa declinando l’offerta di una guarigione. Sapeva benissimo che convertire il Grande Re Demone Piccolo non sarebbe stato un compito facile, ma sentì una strana connessione con quel Demone, forse simpatia, e sentiva nel suo cuore il bisogno di tentare quantomeno. Nessun Namecciano in nessun Universo sarebbe mai dovuto essere devoto al male, lo credeva veramente. Continuando i suoi pensieri, si ricordò del suo desiderio di scogliere la fusione, tornare ad essere Nail e rivedere il suo popolo e l’Anziano Saggio. Nonostante le dozzine di anime fuse in lui, quella dominante era sempre rimasta quella di Nail, un guerriero devoto alla giustizia come gli altri Namecciani dal cuore puro. Ma ogni tanto si spaventava della sua stessa forza. La paura di essere inghiottito dall’arroganza, inebriato dal potere, commettere atti indegni per un nobile guerriero … doveva stare attento. Come Re Piccolo aveva giustamente notato, aveva preso in prestito il nome di una Divinità. Chiuse gli occhi ed entrò in una mediazione silenziosa, isolandosi dal resto del mondo.
“Vorremmo ringraziare tutti i contendenti del secondo round!”, annunciò un Varga. “È stato pieno di colpi di scena e di sorprese! Seguendo una richiesta dei Kaiohshin, useremo ora le Sfere del Drago per resuscitare tutte le vittime del Torneo Multiversale!”
Una cacofonia di applausi e grida emerse dagli spalti degli spettatori e dai partecipanti. Per tanti sarebbe stata la prima volta in cui avrebbero visto la comparsa di quell’essere mistico capace di esaudire ogni desiderio. Altri invece non vedevano l’ora di rivedere i loro amici, familiari o compagni. Videl dell’Universo 16 stava tremando dall'impazienza, suo marito la tenne tra le sue braccia. Gohan dell’Universo 18 se ne accorse e li salutò con uno sguardo amichevole. I partecipanti dell’Universo 6 erano invece divisi nelle loro reazioni. Da una parte le maghe avrebbero riavuto la loro amica, ma dall’altra parte dovevano nuovamente vedersela con i pirati. Anche Bujin era scettico. Zangya sarebbe tornata, ma anche Bojack, e quel pensiero non era il più rassicurato.
Tra i Saiyan dell’Universo 13 Nappa e Radish non potevano attendere oltre il ritorno del loro capo, l’unico capace di tenere in pugno il loro Universo. Senza contare che non dovevano più sopportare l’autorità di Kakaroth. Quest’ultimo invece tirò una smorfia. Non solo Vegeta stava per tornare e lo avrebbe rimesso a posto, ma adesso possedeva un potere ancora più grande e devastante, un livello finora insuperato. Rivolse lo sguardo verso l’Universo 18, dove Goku stava ridendo insieme ai suoi compagni. Kakaroth serrò i pugni, doveva ascendere, e non solo al livello 2, se voleva conquistarsi la libertà. Magari poteva riuscirci durante il combattimento tra lui e l’altro Vegeta…
Sopra in cielo apparve una nave dal nulla che scese per atterrare nel centro dell’arena. La parte inferiore della nave si aprì e portò sulla superficie sette Sfere del Drago disposte a cerchio e protette da molto guerrieri Namecciani. Alla vista del loro premio finale, i tre Demoni del Freddo dell’Universo 8 si irrigidirono come statue con gli occhi che rischiavano di cadere fuori dalle loro orbite. Non si aspettavano di certo che le sfere, che avevano cercato la notte scorsa, fossero così grandi.
“Per precauzione”, continuò il Varga. “è severamente vietato per chiunque alzarsi dalla sedia o lasciare l’area dedicata al proprio Universo. Chiunque cercherà di avvicinarsi alle Sfere del Drago sarà squalificato all’istante dal torneo e rimandato nel suo Universo, insieme a tutto il suo gruppo.”
“Ben detto!”, gridò Vegeth dal balcone dell’Universo 16, trasformandosi in Super Saiyan e creando una lama corta di energia sul braccio. “Ammazzerò chiunque attraverserà il muro di confine, senza avvertimento! Ne ho abbastanza di gente che desidera mutandine!”
Molti, inclusi i suoi compagni, tremarono di fronte a quella minaccia, dato che sapevano che ne era capace. L’ultima frase fece ridere Goku, si ricordò del primo desiderio in assoluto mai espresso da Olong. Vegeta invece aggrottò le ciglia dato che ovviamente non conosceva la storia.
Freezer diede una leggera gomitata al fratello indicando il centro dell’arena con un cenno. Il secondo sorrise in accordo. Era giunto il tempo di passare all’azione e prendersi le Sfere del Drago. Ma tutti i loro tentativi vennero tagliati corto dalla voce tetra di Gast dal balcone accanto.
“Non pensateci nemmeno. Non farete più di un passo prima di venire rispediti indietro o distrutti da quel Saiyan laggiù. Metà dello stadio vi tiene sotto osservazione, perciò state buoni, intesi?”
Gli imperatori galattici abbassarono le spalle, erano stato scoperti. Giù nell’area dell’Universo 1 la Kaiohshin dell’Ovest era anche lei nervosa.
“Tutto bene col prigioniero? Non sta tentando di liberarsi, vero?”
“Nessun problema”, rispose il Grande Kaiohshin. “Ma non farà nulla, lo sai. Se ci pensi, le sue abilità sono già più grandi di quelle del drago, almeno in gran parte. Cosa potrebbe mai desiderare che non possiede già? Non ne ha bisogno.”
“I suoi poteri sono maggiori di quelli del Drago Sacro?”, si domandò il Kaiohshin del Sud. E quella sarebbe una buona notizia? Stava per obiettare, ma si fermò, meravigliandosi di come il Grande Kaioshin potesse conoscere la reale portata dei poteri di Bu. Fino a quel momento il suo scetticismo si era sempre rivelato fondato, ma si zittì per prestare attenzione agli spalti in cerca di eventuali problemi. I Demoni del Freddo si erano calmati e qualunque fosse stato il loro piano era stato fermato già alla nascita. Anche Babidi e Majin Bu erano tranquilli. In effetti era improbabile che uno come Babidi si potesse interessare a qualcosa di così inutile come ridare vita ai morti. Anche i Cyborg degli Universi 14 e 17 erano immobili. Tutti quelli che erano considerati delle possibili minacce avevano capito l’avvertimento e si stavano adeguando, specialmente con un guardiano come Vegeth.
Ma sia il Grande Kaiohshin che Bu, sempre intrappolato nel palmo del Dio, notarono un movimento furtivo. Nel buio del corridoio dell’Universo 5 si intravedeva la silhouette del mago che aveva sconfitto Vegeth, il quale stava osservando la scena davanti a lui. Aguzzando i suoi sensi al massimo, Bu riuscì a malapena a decifrare alcune parole pronunciate da XXI.
“Peccato… avrò i miei desideri quando vincerò questo torneo… non c’è fretta…”
Perplesso, il Majin non fece rapporto a nessuno, neanche ai Kaiohshin. Poi il mago scomparve nell’oscurità del suo appartamento.
I Varga della torre di controllo informarono i loro colleghi giù a terra.
“Abbiamo rimosso il ring. Tutto pronto.”
Era vero, sarebbe stato troppo umiliante per il Drago Eterno battere la testa contro un oggetto tondo galleggiante in cielo, subito dopo essersi materializzato.
Aprendo le braccia, l’anziano recitò la formula magica Namecciana. Immediatamente le Sfere del Drago iniziarono a luccicare ed a brillare, poi sette ombre luminose uscirono dalle sfere. Si allungarono fino a raggiungere il cielo sopra l’arena creando una creatura gigantesca, la cui forma affascinò gli spettatori. Era molto più imponente di Hildegarn. Le braccia muscolose impressionarono tutti, specialmente i partecipanti che non lo avevano mai visto, come le ragazze dell’Universo 6 e gli Helioriani. Altri come Cell e Vegeta erano troppo abituati a quelle cose per mostrare una reazione. Il Drago stava dominando tutto il campo di vista e fece sentire la sua voce profonda e potente.
“VOI CHE AVETE RACCOLTO TUTTE LE SETTE SFERE DEL DRAGO, ESAUDIRÒ TRE DESIDERI! PARLATE ORA, VI ASCOLTO!”
Parlando sempre in Namecciano, l’anziano propose la sua prima richiesta. “Grande e saggio Polunga, potresti per favore resuscitare tutti coloro che finora hanno perso la vita per colpa di questo torneo?”
“CERTAMENTE… SARÀ FATTO!”, rispose il Drago, e subito dopo i suoi occhi brillarono di rosso.
“Aspetta”, si chiese Trunks. “Le loro sfere possono riportare in vita così tante persone in una volta? Ma pensavo...”
Piccolo ripose subito. “Hanno anticipato i pericoli di un torneo del genere. Era certo che qualcuno sarebbe morto, considerando i poteri monumentali radunati qua. Pensaci, senza Vegeth Broly ci avrebbe fatti fuori tutti.”
“Parlando di Broly”, si intromise Goku. “Questo desiderio, riporterà indietro anche lui? Quell’attacco finale lo ha ucciso, no? Tornerà quindi in vita, vero?”
“Resuscitato o no, è stato rispedito nel suo Universo. È impossibile che faccia ritorno”, lo calmò Gohan.
“Ah giusto. Uff!”, sorrise Goku sollevato.
Tre balconi più in là Bu, la palla di gomma liquida, brontolò tra sé e sé per la mancata occasione con Broly… assorbire il mutante Saiyan. Nessuno, a parte l’Universo 16, era al corrente di cosa era successo il giorno prima nelle profondità dello spazio.
Mentre la magia del drago inondò l’arena, il brezzo caldo della vita tornò nelle salme dei presenti. Le vittime iniziarono a svegliarsi.
Tanti Universi provavano un’onda di emozioni, specialmente l’Universo 16 alla vista di Pan che era risorta dalla morte. Sua madre la abbracciò fortemente, mentre suo padre le tenne entrambe, tutti e tre in lacrime. Anche i loro compagni sorrisero dal sollievo. Vegeth notò che Bra dovette distogliere lo sguardo per asciugare le lacrime e per tener alta la facciata da vera dura. Più in là Tidar, che era stato ucciso per primo da Ub, incredulo si fissò le mani. I suoi compagni mostrarono facce radianti e si congratularono con lui in segno di amicizia, per poi raccontargli le novità del torneo, specialmente le promesse da parte degli Universi 16 e 18.
Quasi tutti erano gioiosi e mostrarono sorrisi raggianti, ma le reazioni dell’Universo 6 erano miste. Le ragazze si congratularono per il ritorno della loro amica, mentre Bujin non poteva sembrare più incavolato nel rivedere Zangya e Bojack.
“Siamo nuovamente in vita? Ma... ma come?”
Due ex-membri della squadra Ginew si alzarono dal loro letto nella nave imperiale, dato che le loro salme erano state tenute là. Erano al servizio di due principi diversi, ma nonostante ciò erano contenti di rivedersi.
“Ma sei morto anche tu?”, chiese Sauzer.
“B-Beh… insomma…” balbettò il guerriero più veloce dell’Universo. Non sapeva come spiegare che non era proprio morto in combattimento.
Anche tutti gli altri, che erano stati danni collaterali dei combattimenti, si stavano svegliando. Nella torre di controllo, il piccolo Varga che era stato la prima vittima di Broly riapparve all’improvviso nella sua sedia, scioccato.
“Sono vivo! Incredibile! Sono così contento di essere vivo!” un collega si avvicinò a lui. “Oh, ciao Pete! Che succede?”
Il collega si fermò e guardò altrove. “Ehm… Dovresti sbrigarti e cominciare il tuo turno adesso… Così, vai e timbra l’entrata… sarebbe bello, okay?”
Il Varga resuscitato cadde a terra irritato. Era incredibile!
Gli spettatori sugli spalti, che erano stati vittime delle lame energetiche di Eleim, si svegliarono, ma si arrabbiarono subito per essersi persi così tanti combattimenti interessanti, e alcuni chiesero a voce alta di essere rimborsati.
Di sotto, Gohan dell’Universo 16 si voltò verso i Kaiohshin e s’inchinò con rispetto per ringraziarli. Risposero a quel gesto con sorrisi e cenni del capo. Nel frattempo, l’anziano Namecciano congedò il drago insistendo che non serviva un secondo desiderio. Con questo le Sfere del Drago si liberarono in cielo.
“Beh, sarà sicuramente un lavoraccio andarle a cercare per riunirle, se si sparpagliassero per tutto lo spazio! Mi chiedo chi si sorbirà questo Grand Tour per trovarle tutte...”, rise Trunks dell’Universo 16.
“Per me non ci sarebbe nessun problema!”, si vantò Vegeth, assumendo una posa da supereroe come avrebbe fatto Mr. Satan. “Zip zap in giro col radar e in mezz’ora è fatta.”
Ma l’ironia fu di breve durata. Le sette sfere caddero a terra come pietre inerte. L’anziano estese la sua mano e le rotolò personalmente sulla piattaforma dell’astronave.
“Quanto ci metteranno le sfere per essere nuovamente operative?”, chiese un Varga vicino.
“All’incirca quaranta giorni”, rispose il Namecciano sorridente. “Ma non preoccuparti. La prossima volta useremo un set da un Universo diverso.”
“Molto bene”, sorrise il Varga, per poi salire sulla piattaforma. Tornò al suo posto nella parte inferiore della nave, che scomparve insieme alle Sfere del Drago con grande delusione di Freezer, Cooler e Re Cold, che erano sempre sotto la stretta sorveglianza di Gast.
Trunks dell’Universo 16 era rimasto parecchio confuso.
“Non capisco. Perché le sfere non sono volate via?”
“La dispersione è stata un’idea di Dio, non una caratteristica originale delle sfere Namecciane”, spiegò Piccolo. “Voleva rendere la ricerca un’avventura, che avrebbe regalato la speranza agli uomini. In origine le sfere tornavano sempre dal loro creatore in attesa di essere nuovamente usate.”
Gohan si ricordo come infatti le sfere avevano seguito Guru, l’Anziano Saggio, fin sulla Terra dopo che erano stati teletrasportati tutti lì durante la lotta contro Freezer su Namecc.
“Tsk”, sbuffò Vegeta. “Ci avrebbe risparmiato un sacco di grane. Speranza per gli uomini? Pfff. Tutti i problemi che queste sfere hanno causato nel corso degli anni non è stato un umano a risolverli, ma Goku. Immagina come sarebbe stato semplice se avesse soltanto cancellato la dispersione automatica?”
Piccolo non voleva litigare con uno che non vedeva il desiderio sincero di Dio di aiutare l’umanità verso la retta via. Gast non aveva sbagliato quando parlava di Dio, la parte buona del Demone Piccolo. Voleva veramente che gli uomini crescessero per diventare una specie piena di speranza e coraggio.
L’annuncio dei Varga interruppe tutti i discorsi:
“Ora che le resurrezioni si sono concluse, sono sicuro che avrete una gran fame. Installeremo ora i tavoli in ogni balcone e i nostri servi sono già pronti per portarvi la cena!”
“Finalmente!”, esclamò Pan dell’Universo 16. “Sono così affamata che mangerei un lupo!”
“È stato duro essere morta, tesoro?”, chiese Videl, ancora preoccupata per sua figlia.
“Nah, non mi ricordo nulla”, rispose Pan dopo una breve riflessione.
Data la mancanza di qualsiasi forma di vita in quell’Universo, non esisteva neanche l’Aldilà. Al posto di essere trasportate all’altro mondo per essere giudicate da Re Enma, le anime dei morti erano lasciate da sole a vagare per il vuoto come fantasmi…
Gohan, che aveva ascoltato la conversazione, sorrise. La loro figlia era una ragazza veramente coraggiosa, esattamente come la sua controparte dell’Universo 18. Voltandosi verso di loro, si accorse che suo padre stava parando con Cell, appoggiato al muro di confine. Incuriosito si aggiunse a lui, dato che Vegeth sembrava divertirsi. Poi vide un secondo Cell Jr. che stava giocando allegramente con il primo ed ebbe la risposta alla sua domanda.
“Ehi Cell… mi spiegheresti cortesemente perché ora hai due figli? Se non erro, sei arrivato con uno solo, vero?”, scherzò.
“No!” La risposta dell’essere perfetto fu breve e subito dopo voltò le spalle al Saiyan fuso per nascondere la sua rabbia. Cell aveva pensato che le stanze avrebbero nascosto tutto, ma non era stato così, evidentemente. Mentre la macchina di Raichi non aveva rivelato la morte del primo Junior, Polunga non si era fatto ingannare così facilmente ed aveva resuscitato il piccolo senza problemi.
Gohan si unì alla risata del padre, e Vegeta commento la scena con un sogghigno.
Mentre gli organizzatori stavano ancora portando i tavoli e preparando i pasti, il capo dei pirati dell’Universo 6 chiamò a sé uno degli inservienti.
“Ehi, uccellaccio! Vogliamo andarcene!”
“Volete tornare ora? Non volete vedere il resto del torneo?”
“Non me ne può fregare di meno”
“Allora cogliamo l’occasione per tornare anche noi”, disse una delle ragazze. “Iniziamo a provare un po' di nostalgia.”
“Ah, bene allora. Seguitemi”, disse il Varga un po' frustrato. Senza di loro non aveva più gente da seguire, perciò era senza lavoro. Magari i suoi superiori gli avrebbero dato un’altra mansione.
Bojack, la sua banda e le ragazze lasciarono l’arena per accedere alla nave inter-dimensionale, Bujin li seguì come ultimo. Conosceva Bojack abbastanza bene da sapere che nell’esatto secondo in cui sarebbero tornati a casa li avrebbe assassinati tutti… magari soltanto per liberarsi dalla tensione di essere stato umiliato così da Cell e per nasconderlo. Fare scena lì al torneo non era una buona idea, dato che c’era tanta gente più forte di lui che lo avrebbero potuto raddrizzare per bene. Infatti, per esempio, il padre della mocciosa a cui aveva rotto il collo lo avrebbe potuto schiacciare senza pensarci troppo. Ma nel suo Universo le regole le faceva lui… cosa poteva succedere durante il loro viaggio di ritorno?
La cena in sé fu abbastanza tranquilla. Gli Helioriani si erano aggiunti a quelli dell’Universo 16 e 18, insieme a Trunks e C-16 dell’Universo 12. Particolare interessante, anche gli umani dell’Universo 9 si stavano avvicinando al gruppo, dato che la gentilezza di Goku li aveva affascinati. Si era dimostrato una persona così pacifica che non potevano comprendere cos’era andato storto con la sua controparte nella loro linea temporale.
Cell invece iniziò a meditare, mentre i due Junior volarono intorno all’arena giocando a prendersi. Tapion e Raichi erano seduti a un tavolo, ma il vecchio non mangiò neanche un boccone. Preferì tenere sott’occhio Bardak che si stava facendo strada tra una portata e l’altra di carne. Re Piccolo era rimasto nelle sue stanze private.
Nell’area dell’Universo 8 Rikoom si era finalmente ripreso dalla sconfitta umiliante subita contro Nail nel primo round e si era aggiunto alla cena sotto lo sguardo attento di Freezer e quello divertito di Nappa.
Il Varga addetto alle statistiche andò nell’area dell’Universo 1 per fare rapporto ai Kaiohshin.
“Ho preparato le mie analisi come ieri. Gli Universi 1, 2, 6, 12 e 19 sono stati eliminati con una sconfitta ciascuno. Anche l’Universo 9 è stato eliminato dopo due sconfitte. Questo porta il numero degli Universi eliminati a 9 e 11 sono ancora in gara. Ma solo tre di loro hanno più di un partecipante: il terzo, l’ottavo ed il diciottesimo. L’Universo 18 ha subito una sola sconfitta!”
Il Varga fece una pausa, dato che sentiva che i Kaiohshin stavano discutendo brevemente tra di loro, poi continuò.
“L’Universo 8 ha raggiunto la percentuale più alta di vittorie, rimandendo imbattuto nel secondo round. Sono stati uccisi soltanto Bojack dell’Universo 6 e Vegeta dell’Universo 13. Stavolta ben sette su tredici combattenti della Terra sono andati avanti con successo. La causa è che ci sono state tre gare tra quelli provenienti dalla Terra. Una nota extra, Kakaroth dell’Universo 13 affronterà il suo secondo avversario dall’Universo 18 e Freezer dell’Universo 8 affronterà il suo secondo Saiyan, esattamente come suo padre Re Cold. Gli Universi 2 e 6 hanno lasciato il torneo e sono tornati a casa. Questo è tutto, signori.”
Con questo i Kaiohshin lasciarono il Varga per discutere sia di quello che era avvenuto in quella giornata, e sia di ciò che si sarebbe potuto verificare la giornata successiva.
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