DB Multiverse
Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo
Scritto da Loïc Solaris & Arctika
Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2
Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!
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Intro
Parte 0 :0Parte 1 :12345
Round 1-1
Parte 2 :678910Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930
Lunch
Parte 7 :3132333435Round 1-2
Parte 8 :3637383940Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970
Night 1
Parte 15 :7172737475Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990
Round 2-1
Parte 19 :9192939495Parte 20 :96979899100
Round 2-2
Parte 21 :101102103104105Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115
Night 2
Parte 24 :116117118119120Round 3
Parte 25 :121122123124125Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
PARTE OTTO - IL PRIMO INCONTRO CON IL SAIYAN LEGGENDARIO!
Capitolo 37
Gohan si era svegliato presto per quello che doveva essere un giorno di riposo e di relax.
Era ansioso di andare al barbecue all'aperto e alla festa-karaoke programmata per quel giorno, in cui lui e i suoi amici avrebbero trovato qualche momento di svago in un parco.
Si alzò energicamente dal letto, stiracchiandosi per qualche secondo, stringendo poi i pugni. Un'aura dorata si formò improvvisamente intorno a lui, accompagnata da un cambiamento nel colore dei capelli e in quello degli occhi. Poi, dopo aver allentato i pugni, l'aura si dissipò, anche se i capelli e gli occhi continuarono a mantenere i colori caratteristici della sua trasformazione in stato di Super Sayan Full Power.
Attraverso la trasformazione in Super Sayan Full Power, stava mantenendo la raccomandazione di suo padre, che gli aveva suggerito di mantenere quello stato per tutta la giornata, tranne che nel sonno.
Ora che si sentiva ulteriormente rinvigorito, fece una doccia, per poi indossare il set di vestiti che Piccolo gli aveva preparato, uguali al classico abbigliamento del Namecciano.
Poi, si unì al resto del gruppo. Tra coloro che volevano partecipare alla riunione vi erano Bulma, Crilin, Yamcha, Piccolo, Oolong, Muten, Trunks e Vegeta.
Gohan non cantava molto, e sapeva che gli altri probabilmente lo avrebbero fatto, invece.
Per fortuna, la giornata era molto bella. Tuttavia, era un peccato che i suoi genitori avessero lasciato casa ancor prima di lui, per iscriverlo ad una rispettabile scuola, di cui aveva già dimenticato il nome. Al momento, comunque, Gohan non riteneva la scuola una priorità, perché se non avessero vinto fra pochi giorni al Cell Game, essa non sarebbe di certo stata un problema.
Quando Gohan arrivò al parco non notò subito Vegeta, che era da poco uscito dopo il suo secondo giorno nella Stanza dello Spirito e del Tempo. Per quanto riguardava Piccolo, egli era in piedi, a pochi metri di distanza dal resto del gruppo, come al solito. Crilin, Yamcha e Muten stavano allestendo un piccolo palco per divertirsi col karaoke, e il padre di Bulma, accompagnato dalla moglie, si avvicinò con un microfono in mano.
L'evento faceva parte di un festival più ampio, che si svolgeva in onore dell'arrivo della primavera, e il nome del festival, Hanami, significava letteralmente 'Osservazione dei Fiori'. Di tanto in tanto, proprio come Gohan e i suoi amici stavano facendo, le famiglie e gli amici si riunivano sotto gli alberi di ciliegio del parco, per organizzare un pic-nic per la celebrazione della nuova stagione.
Anche ora, Gohan vedeva alcuni petali di rosa cadere lentamente dagli alberi di ciliegio, sotto l'influenza di una leggera brezza. La primavera, che era di solito associata al rinnovamento e alla rinascita, aveva una connotazione speciale per quest'anno, il 767. Avrebbero combattuto con tutte le loro forze per vincere il Cell Game, e se avessero vinto, una nuove era di pace si sarebbe instaurata sulla Terra, sconfiggendo il regno di terrore del mostro. Con l'avvicinarsi minaccioso del Cell Game, questo pic-nic era una delle ultime occasioni di riunione per i guerrieri della Terra.
Mentre molti si erano riuniti per il pic-nic, Tenshinan e Jiaozi avevano preferito declinare l'invito. Spesso evitavano le zone affollate e preferivano non mescolarsi al gruppo di amici. Tuttavia, Gohan sperava che almeno Dende si fosse unito a loro per i festeggiamenti, nonostante il nuovo guardiano della Terra fosse sembrato riluttante alla cosa, preferendo svolgere in maniera corretta le proprie mansioni.
Dopo i saluti, gli amici iniziarono a parlare di cose piacevoli. Tutti evitarono di parlare di Cell, in quanto volevano godersi una giornata di pieno relax.
Alla fine, arrivò il momento del karaoke. Yamcha fu il primo a presentarsi sul palco per cantare, e Bulma si diresse verso Vegeta, che aveva deciso di venire al parco, isolandosi però dal resto del gruppo. Mentre Yamcha cantava, tutti erano seduti ad ascoltare. Per piacevole sorpresa da parte del gruppo, Yamcha non era un cattivo cantante. Dopo aver terminato, saltò giù dal palco, passando il microfono a Crilin. Prima che Crilin iniziasse a cantare, Bulma tornò con Vegeta, anche se non era riuscita a convincerlo ad associarsi agli altri. Sentiva che fosse sufficiente, ora che era a qualche metro dagli altri. Lo lasciò solo, appoggiato ad un albero lì vicino. Bulma si sedette sul prato vicino al palco, tenendo il piccolo Trunks in braccio. Suo figlio venuto dal futuro non si trovava lontano, in piedi come suo padre, anche se vicino al resto del gruppo.
Crilin, poi, cominciò a cantare, e mentre tutti coloro che lo ascoltavano lo consideravano un pasticcio stonato, in molti ritennero che era almeno divertente ascoltarlo cantare. Gohan, poi, guardò verso Vegeta, il quale, dopo aver ascoltato la canzone di Crilin, lo guardò come fosse in vena di ucciderlo.
"Vegeta! Vieni qui e siediti con noi!" gridò Gohan al Principe dei Sayan. "Vieni a goderti la festa!".
Il padre di Trunks, però, non era lì per divertirsi. Considerava le parole di Gohan come riflesso della sua ingenuità, e il suo tono aveva ricordato a Vegeta la stoltezza di Kakaroth, che lo infastidiva molto.
"Ho lasciato la Stanza dello Spirito e del Tempo, e cosa vedo? Kakaroth e suo figlio che si divertono!" disse Vegeta. "Invece che sprecare il vostro tempo qui, dovreste spendere il secondo giorno nella stanza, allenandovi per sconfiggere quel mostro!".
Vegeta sapeva benissimo che Gohan e suo padre avevano raggiunto la capacità di mantenere la forma di Super Sayan in maniera costante, anche quando non erano in combattimento. Nonostante ciò, sentiva che non sarebbe bastato per sconfiggere Cell. Non aveva ancora scoperto il segreto per mantenere quella forma, e cercava di contenere al meglio la sua frustrazione per questo.
"Non preoccuparti, Vegeta. Abbiamo ancora molti giorni prima dell'inizio del Cell Game!" disse Gohan.
Almeno suo padre gli aveva detto di non preoccuparsi. Gohan, peraltro scettico della calma di suo padre in questi giorni, continuava a riporre fiducia in lui.
Purtroppo, però, i difensori della Terra erano in procinto di scoprire una nuova terribile minaccia, per molti versi anche più pericolosa di Cell!
Mentre la canzone di Crilin volgeva al termine, un'enorme navicella spaziale a forma di ghianda atterrò improvvisamente nelle vicinanze, sotto il rombo assordante dei suoi potenti motori.
Dopo aver visto la nave spaziale, Gohan si era alzato, mettendosi in posizione da combattimento. Piccolo atterrò vicino al gruppo, e Crilin lasciò cadere il microfono. Bulma fece un passo indietro, e si fermò dietro il suo futuro figlio, Trunks, che aveva viaggiato nel tempo da quello che un giorno sarebbe stato indicato come Universo 12. Era sicura che suo figlio venuto dal futuro fosse in grado di proteggere lei e il bambino.
Mentre i motori della navicella spaziale si calmavano, una rampa metallica si estese dalla nave e toccò il suolo. Qualche istante dopo, decine di soldati armati si spostarono in fretta dalla nave alla terraferma, circondando il gruppo e dirigendo la loro attenzione in particolare verso Vegeta.
Rilevando qualcosa di insolito, Goku utilizzò la tecnica del teletrasporto, comparendo improvvisamente a un metro alla destra di Gohan. Senza dire una parola, aspettarono che i soldati facessero la loro mossa.
Tuttavia, prima che i soldati facessero ulteriori azioni, Vegeta e gli altri notarono una figura emergere dalla nave spaziale e camminare giù per la rampa. Mentre l'uomo si avvicinava, guardava con attenzione coloro che erano lì riuniti, in particolare Goku, Gohan, Trunks e Piccolo.
Dopo essersi portato a circa un metro da Vegeta, l'uomo, per estrema sorpresa dei presenti, si inchinò a Vegeta, ed i soldati fecero altrettanto!
In Vegeta aumentò la curiosità di sapere quale fosse l'identità di quell'uomo, e riconobbe che l'uomo responsabile delle forze armate indossava un'armatura simile ad alcuni membri delle forze speciali di Freezer. Era, tuttavia, un po' diversa. Era perlopiù di colore verde, con sfumature rosse. Le spalline non erano grandi come quelle delle forze di Freezer, e coprivano appena le spalle, a differenza delle altre che si estendevano ben oltre. Attaccato all'armatura del misterioso individuo, vi era un fluente mantello bianco, il che suggeriva a Vegeta che fosse un tipo di rilevante importanza.
Un sorriso si formò sulle labbra di Vegeta, significativamente lusingato da quel segno di rispetto. Erano passati molti anni da quando qualcuno gli aveva mostrato un rispetto simile, e Vegeta capì che l'uomo l'aveva riconosciuto nello stato di Principe dei Sayan.
Pochi istanti dopo, egli cominciò a parlare.
Si presentò come Paragas, uno degli ultimi Sayan sopravvissuti al massacro perpetrato dal tiranno Freezer. Paragas continuò il suo monologo, affermando di aver generato Neo-Vegeta, pianeta su cui voleva far rinascere l'impero Sayan.
"Vostra maestà, sarei onorato se lei, principe del nostro popolo, decidesse di seguirmi su Neo-Vegeta, in modo da poter ricominciare il suo regno da re" disse Paragas.
"Non mi interessa" rispose seccamente Vegeta, prima di voltare le spalle a Paragas.
Il nuovo Sayan era a dir poco sorpreso da questa risposta. Era convinto che Vegeta avesse accettato l'offerta. Così, decise di rivelare al principe un altro importante fattore per cui era giunto sulla Terra.
"Maestà, avevo intenzione di dirvelo più tardi, ma sembra che... il Leggendario Super Sayan sia ricomparso!".
Vegeta restò immediatamente scioccato dall'annuncio.
Si voltò nuovamente verso Paragas, desideroso di saperne di più.
"Ha già distrutto molti pianeti e annichilito interi sistemi solari" disse Paragas. "Presto potrebbe distruggere la Terra, o Neo-Vegeta!".
Dopo aver udito quelle parole, Vegeta sembrò molto più incuriosito. Paragas, probabilmente, era molto più vecchio di Nappa, e la cicatrice sul suo occhio sinistro migliorava senz'altro il suo carisma. Tuttavia, Vegeta si accorse che non aveva le doti per essere un vero re, né tanto meno le capacità per superare il Leggendario Super Sayan. Ma Vegeta sapeva che lui, lui stesso, era all'altezza della situazione. Il Leggendario Super Sayan, nella mente di Vegeta, era lui! Soprattutto dopo i poteri ottenuti nella Stanza dello Spirito e del Tempo. Avrebbe sconfitto quel guerriero leggendario e rivendicato il suo status da re!
Vegeta era effettivamente a conoscenza della leggenda, che secondo Paragas era vera. Circa una volta ogni 1000 anni, un Sayan tra tanti nasce con capacità estreme. Con un incommensurabile potere e una sete di distruzione inestinguibile, il Super Sayan Leggendario era l'incarnazione della violenza e della lotta. Era stata in gran parte la paura che la leggenda fosse vera, a fare in modo che Freezer decidesse di eliminare la razza Sayan. Ma sembrava che la leggenda fosse sopravvissuta. Vegeta aveva sperato di emergere come il Super Sayan Leggendario per diversi anni, ed era rimasto convinto, ad un certo punto, sul pianeta Namek, che Kakaroth fosse il guerriero predestinato. Tuttavia, sia lui che Kakaroth erano riusciti a trasformarsi in Super Sayan. Vegeta sapeva che il Super Sayan Leggendario era tutt'altro, e lui era l'unico degno di sfidarlo in combattimento.
Nonostante le proteste di Goku, Vegeta accettò di viaggiare con Paragas.
"Vegeta, il Cell Game si terrà tra pochi giorni!" disse Goku. "Non possiamo lasciare la Terra in questo momento!".
"Non prendo ordini da te!" gridò Vegeta, senza nemmeno guardare il suo rivale. "Stai trascorrendo il tuo tempo stupidamente, senza allenarti, e io voglio fare qualcosa di utile col mio tempo. Sarò di ritorno prima dell'inizio del Cell Game, in modo da poter schiacciare quel pazzo con le mie stesse mani, ma in questo momento c'è un altro avversario che mi aspetta. Kakaroth, sconfiggendo il Super Sayan Leggendario, dimostrerò di essere più forte di te!".
A causa della determinazione di Vegeta e del voler impedire che qualcosa di terribile gli accadesse, tutti i guerrieri presenti decisero di andare con lui. Paragas non poteva impedire loro di salire a bordo dell'astronave, anche se Vegeta detestava l'idea. Dopotutto era stato chiesto a lui aiuto, e a nessun'altro! Non aveva bisogno di nessuno per sconfiggere il Leggendario Super Sayan! Ma dopo aver considerato il fatto che Kakaroth potesse utilizzare la sua tecnica di teletrasporto per fare in modo che tutti potessero tornare in tempo per il Cell Game, Vegeta accettò l'idea, a malincuore.
Anche il Maestro Muten e Oolong decisero di unirsi al gruppo. Muten era poco preoccupato di ciò che potesse accadere. Il viaggio non piaceva ad Oolong, ma conoscendo la forza dei suoi amici, sperava che tutto sarebbe andato per il verso giusto...
Il viaggio non durò a lungo, e tutti arrivarono su Neo-Vegeta senza difficoltà. Il paesaggio non sembrava eccezionale, con un palazzo che svettava in cima ad una scogliera.
Vedendoli arrivare, decine di uomini gridarono "Viva il re Vegeta!".
Paragas non esitò a definirli soldati senza valore, quando Vegeta gli chiese chi fossero quelle persone che sembravano molto orgogliose di servirlo. Era infatti chiaro che non si trattasse di soldati Sayan, e Vegeta iniziò a chiedersi come Paragas avesse fatto a fare in modo che questi soldati giurassero fedeltà all'impero Sayan.
Paragas, poi, presentò Vegeta a suo figlio, Broly, anch'egli un guerriero al suo servizio. Era lieto di sapere che Broly appartenesse alla razza Sayan, anche se il suo livello di potenza era miseramente basso.
Mentre Vegeta viaggiava per molti sistemi stellari con Paragas e Broly, alla ricerca del Super Sayan Leggendario, Gohan visitò le terre al di fuori del palazzo, nelle vicinanze dei giardini, insieme a Yamcha, Trunks e Crilin.
Scoprirono un paesaggio devastato dalla guerra, con città in rovina e un popolo reso schiavo, dopo essersi confrontato con il Leggendario Super Sayan.
In aggiunta a questo inaspettato sviluppo, Paragas dovette confrontarsi con un altro problema imprevisto. La sola presenza di Goku faceva diventare instabile Broly, e suo padre non riusciva più a controllarlo tramite il dispositivo che gli aveva attaccato alla testa.
Sembrava che Broly fosse turbato dalle continue lacrime di Goku, che piangeva continuamente, appena nato, nello stesso reparto di Broly. Il ricordo di quell'esperienza riaffiorava nella mente del figlio di Paragas alla sola vista di Goku. Broly stava diventando incontrollabile!
Per anni, Paragas aveva controllato suo figlio grazie ad un telecomando che aveva al polso destro, che inviava segnali al dispositivo di controllo mentale di Broly. Paragas poteva utilizzare quel dispositivo per manovrare, come riteneva opportuno, il potere di suo figlio. Aveva bisogno di fare tutto questo per proteggersi dalla sua follia, che era stata la causa della perdita del suo occhio sinistro.
Con quell'apparecchiatura, era diventato il maestro indiscusso dell'universo. Aveva bisogno di suo figlio, che era di gran lunga il guerriero più potente che avesse mai visto. In effetti, sin dalla giovane età, Broly era dotato di un potere sovrannaturale, con un'incredibile smania di distruzione.
La riunione tra Broly e Goku, però, stava facendo crollare il controllo esercitato da Paragas.
Le sue tendenze distruttive, che erano l'emblema del suo status di vero Super Sayan Leggendario, resistevano al dispositivo. Paragas capì che Broly stava per risvegliarsi completamente, e che i suoi sforzi sarebbero stati vani! Aveva bisogno solo di un po' di tempo... la cometa avrebbe presto colpito il pianeta, e questo avrebbe portato alla morte di Vegeta, e così lui si sarebbe potuto vendicare di suo padre, che aveva cercato di uccidere lui e Broly, temendo la sua potenza.
Tuttavia, dopo averli eliminati, Broly avrebbe risvegliato il suo potere latente per proteggere lui e suo padre dalla distruzione di Neo-Vegeta.
Paragas non vedeva l'ora di realizzare la sua vendetta, ma le sue attività iniziavano a diventare sospette.
Nonostante fornisse ai guerrieri un'ospitalità più che buona, Piccolo aveva deciso di seguirlo.
Inoltre, nel bel mezzo di una sera, Broly aveva incontrato Goku, mentre quest'ultimo chiacchierava con Piccolo. Il Namecciano aveva notato che quando gli occhi dei due Sayan si erano incontrati, il figlio di Paragas era cambiato completamente. Sembrava essere oggetto di repressione, anche se questa non durò a lungo.
Attaccò Goku!
Goku capì presto, durante il combattimento, che Broly era in realtà il Super Sayan Leggendario che Vegeta stava cercando. Goku si rese conto che la forza di Broly era notevole, e Piccolo capì che Paragas voleva ingannarli.
Il giorno dopo, poche ore prima che la cometa stesse per colpire il pianeta, Goku e Piccolo informarono gli altri di ciò che avevano scoperto. Vegeta, tuttavia, non credette a ciò.
"Perché Broly dovrebbe essere interessato a Kakaroth?" pensò tra sé.
Intanto, non convinto anch'egli delle attività di Paragas, Gohan decise di dire a suo padre e agli altri del resto del pianeta, e del popolo reso schiavo. Dopo aver ascoltato l'ennesima accusa, Vegeta convocò Paragas, chiedendogli spiegazioni.
Capendo che le sue insidiose attività erano state svelate, Paragas decise di confessare le sue intenzioni. Rivelò che aveva intenzione di rendere la Terra il gioiello del cosmo, la capitale del suo impero, e che Neo-Vegeta non fosse mai stato un pianeta destinato a far rinascere la razza Sayan, perché nei suoi piani c'era che fosse andato distrutto. Con la loro morte, soprattutto quella di Vegeta, lui avrebbe completato la sua vendetta, e il suo impero sarebbe finalmente fiorito.
Confermò che Broly fosse il Super Sayan Leggendario, e poi derise Vegeta, affermando che con suo figlio al suo fianco, nessuno sarebbe stato in grado di opporsi al suo dominio. Tuttavia, Broly, vedendo nuovamente Goku, iniziò a marciare aggressivamente verso di lui. Il suo sangue scorreva sempre più rapidamente attraverso il suo corpo, e lui trasudava di una rabbia esplosiva.
Mentre si avvicinava a Goku, Broly cominciò a borbottare parole incomprensibili. Paragas, nonostante i suoi sforzi, non riusciva a controllarlo.
Broly cominciò a gridare più volte "Kakaroth!", mentre il suo potere aumentava sempre più. Un'aura dorato lo circondò improvvisamente, e anche se Vegeta provò ad attaccarlo improvvisamente con un calcio ed un'esplosione di energia, Broly sembrava non sentire alcun allarme.
La rabbia di Broly continuava ad aumentare, e i suoi capelli si raddrizzarono, assumendo una colorazione viola scuro. Con l'aura dorata intorno a lui, i guerrieri capirono che in realtà Broly si era trasformato in Super Sayan, nonostante i suoi capelli non avessero assunto il classico colore oro, probabilmente a causa del dispositivo di controllo mentale.
Ben presto, però, nonostante il dispositivo, Broly si lasciò sopraffare dalla sua forza, che distrusse definitivamente il marchingegno. Libero dal controllo del padre, l'aspetto di Broly iniziò a cambiare drasticamente. Dopo una significativa espansione dei suoi muscoli, e la diffusione di onde radianti energia, la forma di Broly in Super Sayan Leggendario era finalmente mostrata.
Di fronte a tale potenza distruttiva, lo sgomento di Vegeta aumentò. Era affascinato dalla sensazione che tutto fosse perduto, mentre il potere scatenato dalla leggenda sembrava insormontabile...
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