DB Multiverse
Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo
Scritto da Loïc Solaris & Arctika
Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2
Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!
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Intro
Parte 0 :0Parte 1 :12345
Round 1-1
Parte 2 :678910Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930
Lunch
Parte 7 :3132333435Round 1-2
Parte 8 :3637383940Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970
Night 1
Parte 15 :7172737475Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990
Round 2-1
Parte 19 :9192939495Parte 20 :96979899100
Round 2-2
Parte 21 :101102103104105Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115
Night 2
Parte 24 :116117118119120Round 3
Parte 25 :121122123124125Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
PARTE 21: LA SPERANZA DI UN INTERO UNIVERSO
Capitolo 101
Tradotto da David / kibasennin, revisionato da Prosavio
Mentre Son Goku e suo figlio Goten parlavano a proposito di Crilin dell’Universo 9, un Varga si piazzò nel mezzo dell’arena per fare una dichiarazione:
“Siamo a metà del secondo turno, è arrivata quindi l’ora di fare una pausa! Creeremo di nuovo dei tavoli negli spazi dei combattenti.”
“Ancora una pausa?” si sorprese Bu, con le braccia incrociate. E lui che pensava che i combattimenti sarebbero continuati.
“Ehi, Papà, scommetto che aspettavi questo con...” cominciò Goten, guardando suo padre alla sua sinistra... ma quest’ultimo era sparito!
“Allora, io prendo l’arrosto di manzo, due piatti di pasta, patate lessate, insalata di patate, tutto il ramen, la torta, la selezione di pesce, dodici spiedini, la montagna di caviale con il piccolo toast da servire insieme.”
Era già seduto al tavolo che aveva appena finito di materializzarsi nel loro spazio. Un Varga stava già scrivendo l’ordine su carta. Vicino a Goku, il suo amico e rivale Vegeta concluse in modo conciso:
“Prendo il doppio di quello che prende lui.”
Allo spazio dell’Universo 16, la situazione era quasi la stessa. Son Bra parlava con Vegeth, e ad un tratto, quest’ultimo si ritrovò al tavolo, a esigere un pasto quattro volte più grande di quello di Goku. Goten notò intanto che Son Gohan dell’Universo 16 era passato davanti all’Universo 18 per andare allo spazio riservato ai Kaiohshin, organizzatori del torneo. Suo fratello del suo Universo era negli appartamenti con Pan e Videl. Dunque, quest’altro Gohan che faceva?
Anche gli organizzatori erano già a tavola. Appena Gohan arrivò, la Kaiohshin dell’Ovest lo invitò a sedersi.
“Siediti, Son Gohan. Abbiamo riflettuto sulla tua richiesta.”
Effettivamente, Gohan dell’Universo 16 aveva fatto una richiesta ai Kaiohshin, ed era venuto a sentire la loro risposta. Ma in quel momento ebbe un dubbio:
“Come fanno a sapere che sono quello dell’Universo 16? Non mi hanno visto arrivare, e l’altro Gohan non è visibile...” pensò, sedendosi.
Il Kaiohshin del Nord gli rispose, come se Gohan avesse parlato ad alta voce:
“Sei geneticamente identico al Son Gohan dell’Universo 18, cammini e parli come lui. Ovviamente, hai i suoi stessi modi di fare, e i suoi stessi pensieri. Ma noi vi distinguiamo per alcune caratteristiche molto più sottili. Tu hai un po’ più di amarezza dentro di te a causa di ciò che è accaduto a tua figlia. E si sente. Sei venuto da noi con più certezza, dato che ci siamo già parlati, mentre la tua controparte dell’Universo 18 sarebbe arrivata in un modo leggermente più lento ed esitante. E ci sono ancora centinaia di differenze perfettamente ovvie ai nostri occhi, che tu però non puoi notare.”
“Capisco...” fece semplicemente Gohan.
“Alla fine di questo turno” riprese il Gran Kaiohshin, seduto a capotavola “useremo uno dei set di Sfere del Drago per resuscitare le vittime dei primi due turni.”
“Grazie mille.” Disse Gohan, inchinando leggermente la testa in segno di gratitudine.
“Farà piacere anche ad altri Universi...”
Gohan pensò brevemente ai morti del torneo. Sua figlia Pan, Tidar, il nano-guerriero dell’Universo 19, Burter, Zangya, Bojack, una ragazza dell’altro gruppo dell’Universo 6, alcuni Varga e forse anche alcuni spettatori.
La relazione tra gli Dèi e Son Gohan era stata fruttuosa. Gli aveva già detto molte cose sul suo Universo, e li aveva informati sui diversi eventi e fatti. La nascita di suo padre Vegeth grazie a una magia dei Kaiohshin, li ha particolarmente interessati. E adesso che il Kaiohshin del Sud era stato all’interno di Bu dell’Universo 11, potevano procedere con le loro indagini.
“Abbiamo un’altra domanda. Anche nell’Universo 18 c’è stato un Vegeth?” chiese il Grande Kaiohshin.
“Sì, mi hanno detto che si è separato una volta entrato nel corpo di Majin Bu.”
“Ma certo!” esclamò il Kaiohshin del Nord. “I Kaiohshin che Bu ha assorbito hanno annullato la fusione.”
“Ma perché?” Domandò Gohan, sorpreso.
“Gli Orecchini Potara sono fatti solo per i Kaiohshin.” Gli spiegò la giovane Kaiohshin dell’Ovest (che di giovane aveva solo l’aspetto, poiché probabilmente aveva milioni di anni di età!)
“L’esistenza di Vegeth è una blasfemia.”
“Ah sì, Vegeth mi aveva detto che, normalmente, gli orecchini funzionano solo su di voi. Kaiohshin il Sommo li aveva incantati in modo che funzionassero anche su Goku.”
Il Kaiohshin del Sud decise infine di parlare:
“Ecco. La nostra essenza in Bu non conosceva la buona ragione dell’esistenza di Vegeth, e così ha sciolto la fusione.”
“Inoltre, Vegeth è troppo potente. Ciò conferma che non bisogna utilizzare gli orecchini su chiunque”, aggiunse il prudente Kaiohshin dell’Est.
Mentre continuavano a parlare per qualche minuto in più prima di mangiare, alcuni membri dell’Universo 8 cominciavano a spazientirsi sempre di più:
“Siamo ancora al punto di partenza per quanto riguarda le Sfere del Drago! Dannazione!” fece Cooler.
“Eh! Sei arrabbiato solo perché hai perso fin dal primo turno, e quindi sei inutile! Ecco!” lo prese in giro suo fratello.
Cooler chiuse il becco a suo fratello con una verità quasi assoluta:
“Cretino, sai bene che anche tu sarai eliminato! Fino ad ora, i tuoi avversari si sono solo arresi! Persino Papà finirà per perdere. Non siamo qui per questo stupido torneo.”
“Continuare a partecipare al torneo può solo esserci di vantaggio.” Replicò a quel punto Re Cold. “Intanto, voi cominciate pure a mettere in atto il vostro piano.”
I figli annuirono e iniziarono. Il padre guardò alla sua destra. Il suo prossimo avversario sarebbe stato un Saiyan di nome Bardak. Un Super Saiyan. Un guerriero allo stesso livello di quello che ha sconfitto Cooler.
“Sarò molto attento...”
Quattro altri Saiyan si erano spostati dallo spazio riservato all’Universo 13 verso quello dell’Universo 18. Il loro capo, Vegeta, si rivolse a Gohan, che beveva qualcosa da una tazza mentre già molto cibo era stato portato a tavola.
“Veniamo per ‘tu sai cosa’...”
“Non avete più cibo?” domandò Goku con la bocca piena.
“Non per questo...” ribatté il Principe, perdendo già la pazienza.
Gohan non voleva implicare gli altri membri del suo Universo nel patto che aveva fatto per minimizzare il probabile trauma di sua figlia a causa dello scontro con Kakaroth. Cominciò a parlare:
“Il vostro Kakaroth si è lasciato andare...” disse alzandosi.
“Non giocare con noi, tua figlia sta bene. Abbiamo rispettato la nostra parte dell’accordo.”
“Bene. Nell’Universo 9, c’è Kaiohshin il Sommo, il vecchietto apparso durante il match contro Re Cold. Ha il potere di incrementare la forza. Se vi trova degni, ovviamente. Ho mantenuto la mia promessa, ma vi avviso... Se lo minacciate o lo attaccate, sarete rispediti nel vostro Universo. Siate molto gentili con lui, se volete avere una forza grande come la mia...”
“Ci prendi in giro?!” si lamentò Vegeta, con le braccia incrociate.
“Cambiate il vostro comportamento e diventerete più forti.” Fece ancora Gohan, con una piccola smorfia.
Ovviamente, sapeva che questa sarebbe stata un’impresa molto complicata per loro.
Dopo il pasto principale, vennero i dessert. Alcuni guerrieri o spettatori non ne hanno preso, quindi lasciarono i tavoli, come Freezer, per esempio. Quest’ultimo era tornato alla sua astronave personale. Lì, la piccola creatura incaricata di trovare Ginew lavorava ancora. Ma non era per questo che Freezer era là. Davanti a un enorme schermo, guardava diverse parti di tutte le arene. Su una delle immagini, vedeva... un guanto bianco. E sentì:
“Ecco le sue brioches al cioccolato.”
Si trattava di un Varga che portava un piatto a tavola.
“Grazie, piccoletto!”
La voce di Jeeth. Subito dopo che queste parole furono pronunciate, l’immagine si mosse velocemente. Saltellò un po’ e poi si stabilì. Adesso vedeva Jeeth di fronte.
“Mi ha fatto davvero male!” fece la voce del Varga.
“Desolato! Non conosco la mia forza!” si scusava Jeeth, con un sorriso chiaramente falso.
“Jeeth ha piazzato la telecamera perfettamente, signore.” Fece la voce di un soldato di Freezer, tramite un altoparlante.
“Bene... Finalmente potremo seguire i loro piani senza che rilevino la nostra presenza... Piazzate altre telecamere. Ce ne sarà sicuramente uno che ha accesso alle Sfere del Drago.”
Dietro di lui, sentiva il suo scagnozzo schiacciare freneticamente i tasti del suo computer. Freezer pensò:
“Ginew potrebbe essere in Jeeth? No, gli altri lo avrebbero capito... a meno che non lo coprano... Ammiravano il loro capo, hanno mantenuto il suo nome... No, non oserebbero mai nascondere una cosa del genere”.
“Signore?”
Freezer sussultò. Era solo un altro dei suoi schiavi, ma comunque era stato preso alla sprovvista!
“Che c’è?!” gridò duramente, girandosi, impaurendo di conseguenza il soldato.
“Io... volevo solo avvisarla che se la telecamera si sposta in un altro Universo, non riceveremo più il segnale visivo. Ma c’è un registratore, quindi possiamo controllare il video al suo ritorno.”
“È meglio di niente” rispose Freezer, lasciando la stanza.
“Ho pensato che fosse Ginew a sorvegliarmi... Comincio a diventare paranoico!”
Nello spazio riservato all’Universo 9, tutti incoraggiavano Tenshinhan, l’ultimo combattente del loro Universo che doveva ancora combattere. Però il suo avversario era Bu dell’Universo 4.
“Vado a prepararmi”, fece il grande calvo, girandosi verso i suoi appartamenti.
“Sicuro di non volere il mio aiuto?” chiese per l’ennesima volta Kaiohshin il Sommo.
“Ormai è troppo tardi... ha detto che il rituale dura tante ore, no?”
“Però se aveste preso una decisione prima, non sareste in questo problema... vabbè...”
Si giro verso Videl:
“E tu, non vorresti aiutarmi a lavarmi?”
“Ma cosa credi?!”
Videl stava per dare un schiaffo al vecchio Dio, ma Trunks la trattenne. Kaiohshin il Sommo ne approfittò per scappare con discrezione... ma appena fece due o tre metri, Vegeta dell’Universo 13, sempre accompagnato dai suoi amici, lo chiamò:
“Ehi! Vecchio!”
“Con chi pensi di parlare, insolente?!”
“Non ti arrabbiare, maniaco! Ho solo una domanda da farti!
“No!”
“Come sarebbe a dire, ‘no’ ?!”
“È la risposta alla tua domanda.”
“Ma chi vuoi prendere in giro, vecchio rimbambito?!”
“Cosa ti fa pensare che uno di voi si meriti il mio potere? Andatevene via di qui, monellacci!”
“Vecchio rimbambito! Come osi riferirti a me con questo tono...!” ringhiò l’Imperatore del suo Universo, con collera contenuta.
“Non sto scherzando. E non c’è niente che tu possa fare per obbligarmi a donarti questo potere.”
Kaiohshin il Sommo si girò, andandosene verso i suoi appartamenti. Tutte le altre persone dell’Universo 9 lo guardarono andarsene, per poi girarsi verso Vegeta. Quest’ultimo tratteneva la sua rabbia, stringendo i denti e i pugni. A momenti sembrava urlare e insultare il vecchio Dio. Ma si controllò, e girò i tacchi, andandosene. Gli altri lo seguirono, in silenzio.
Qualche minuto prima della seconda metà del secondo turno, gli organizzatori discutevano tra di loro. Erano presenti tutti i Kaiohshin, i Namecciani e i Varga. Bu dell’Universo 4 ascoltò attentamente i loro propositi da lontano, dato che il motivo di questa discussione era lui. Discretamente, aveva consigliato un’idea ad un Namecciano, che, come d’accordo, è andato a riferirla ai Kaiohshin. Con argomenti abbastanza convincenti, l’idea era rimasta, si era evoluta, e della conclusione di questa sua idea si stava discutendo adesso.
Per Bu era solo un divertimento. Anche se decidessero di lasciarla perdere, a lui non importerebbe più di tanto, ma Bu era convinto che questa “idea” sarebbe stata presa in considerazione...
Intanto, il Varga Den Grimme Aelling venne a piazzarsi al centro dell’arena vicino ad un altro della stessa specie che teneva un microfono. Quest’ultimo dichiarò:
“Che tutti i combattenti della seconda metà del secondo turno vengano qui al centro!”
Dopo la riunione, il vecchio Varga aveva ricominciato le sue ispezioni sui desideri dei combattenti, come all’inizio del primo turno. Questa volta, Den Grimme Aelling aveva avuto la buona idea di radunare tutti i partecipanti in un sol punto, facilitando così le sue interviste e risparmiando tempo.
Così poteva interrogarli uno ad uno. Vegeth voleva solo una buona sfida. L’unico combattente dell’Universo 5 non era venuto al centro, come gli altri... Dopo alcuni secondi di esitazione, i Varga passarono ai partecipanti seguenti.
Scocciata e annoiata, C-18, disse la prima idea che le passò per la testa: un cuoco.
Arale disse che avrebbe voluto un gorilla gigante, un travestimento da Godzilla, un cocomero parlante, una moto volante e… fu interrotta dal presentatore che le ricordò che erano disponibili solo tre desideri.
Gotenks, appena effettuata la fusione per l’occasione, tentò di fare il figo, e con un’attitudine seria disse che chiederebbe la pace nell’Universo. Anzi, in tutti gli universi. Anzi, in tutti gli universi tranne il suo, perché sarebbe stato lui stesso a mantenere la pace nel suo Universo!
Nekomajin parlò della sua voglia di una palla di lana, dopo molti secondi di esitazione, così tanti che il Varga si domandò se avesse capito la domanda o no.
Bu voleva solo divertirsi, Tenshinhan non aveva nessun desiderio particolare. Idem per Bra. Eleim restò distante:
“Io desidero salvare il mio popolo.”
Re Cold fu ancora meno chiaro, rispondendo:
“Lo saprete quando vincerò.”
Ciò impaurì solo poche persone.
Bardak se ne andò senza dire una parola quando era giunto il suo turno, e quando Vegeta dichiarò che il suo desiderio era far sparire i deboli, Raichi sottolineò la sua sete di vendetta. Gast ribadì la sua voglia di riottenere la capacità di fare dei figli, e il Grande Mago Piccolo voleva diventare il sovrano dell’Universo intero.
Dopo questo intermezzo, i combattimenti potevano continuare:
“Riprendiamo i Match con... Vegeth dell’Universo 16 contro XXI dell’Universo 5!”
“Co... Cosa!? XXI??”
Il vecchio Kaiohshin tremò dalla paura al suono di questo nome.
“No, è impossibile...! Come hanno potuto portare qui un essere simile? Come hanno potuto accettare i Kaiohshin...?”
“Conosci questo ‘Ksi’?” domandò Yamcha, incuriosito.
“Noi non l’abbiamo nemmeno visto...” aggiunse Tenshinhan.
Oh sì! Kaiohshin il Sommo conosceva un tale di nome XXI. Un essere terribile, mostruoso, un pericolo per qualunque forma di vita o di morte nell’Universo. Un essere talmente infame che andava oltre i concetti di bene e male. Dovunque passava XXI, non restava né caos, né tristezza... non restava nulla. Nessuna materia, nessuno spirito, nessuna speranza...
Il famoso XXI fece la sua comparsa. Si trattava di un vecchio umanoide barbuto, vestito con una toga.
“Ah no, non è lui!” rispose il vecchio Kaiohshin, scusandosi.
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