DB Multiverse

Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo

Scritto da Loïc Solaris & Arctika

Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2

Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!

Aggiornamenti di giovedì alle ore 20:00 (Parigi)
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Intro

Parte 0 :0
Parte 1 :12345

Round 1-1

Parte 2 :678910
Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930

Lunch

Parte 7 :3132333435

Round 1-2

Parte 8 :3637383940
Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970

Night 1

Parte 15 :7172737475
Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990

Round 2-1

Parte 19 :9192939495
Parte 20 :96979899100

Round 2-2

Parte 21 :101102103104105
Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115

Night 2

Parte 24 :116117118119120

Round 3

Parte 25 :121122123124125
Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
[Chapter Cover]
Parte 28, Capitolo 137.

Capitolo 137

Tradotto da BK-81, revisionato da PGV 2

Bra sogghignò con furore, imitando il sorriso molto più crudele e mostruoso del suo avversario. Tutti i presenti li fissarono, deglutendo dall’anticipazione. Per la maggior parte di loro quella sfida era epica, fantastica, la classica battaglia tra l’eroe e il mostro cattivo come nelle fiabe. Anche se da quel momento in poi potevae trasformarsi in un incubo.

“In fatto di potenza cruda e velocità Cold l’ha superata” ammise Piccolo dell’Universo 18. “Nonostante ciò, Bra sembra essere ancora molto sicura di sé. Curioso.”

“Deve avere in serbo ancora qualche segreto”, suggerì Goku. “Si è allenata con Vegeth da quando era bambina, non mi sorprenderebbe se tirasse fuori qualcosa di speciale.”

“Io spero che ne esca viva”, disse Ub.

Cold saltò addosso alla ragazzina con una velocità inaudita per la sua stazza. Come con Kakaroth trasformato in scimmione dorato, la metamorfosi sembrava non rallentare il titano… In effetti fece il contrario. Senza perdere tempo, prese la Saiyan per le braccia e le gambe, e questo in quanto l’aumento inaspettato l’aveva colta impreparata. Il gigante poi sollevò Bra in aria e la colpì con una potente scarica elettrica generata dalla sua aura attraverso tutto il suo corpo. Le sue grida di dolore e di tortura vennero accompagnate dalla sua risata infernale.

Vegeth strinse i pugni e sulla sua fronte comparve una vena, mentre Videl tenne stretta Pan, dopo che entrambe si erano voltate. Gli Helioriani osservarono lo spettacolo con una sensazione amara, Eleim strinse i denti mentre osservava come quel demone gigantesco lanciava a terra la loro salvatrice e la schiacciava sotto il suo piede. Gran parte degli spettatori era esterrefatta dalle grida di dolore della ragazza e chiesero di interrompere il combattimento, mentre altri incoraggiarono Bra affinché si rialzasse.

Persino Trunks e Goten erano vicini alla rabbia nel vedere la sorellina essere trattata come una bambolina inerme. Nonostante la sua costante arroganza e il fare arrogante nei loro confronti, avevano condiviso anche molti momenti felici. Anche lei era parte della famiglia! Anche se lei li trattava sempre con falsa compassione, amavano la loro sorellina, l’erede di Vegeth e con esso l’erede della gioia e dell’onore di Goku e Vegeta. Si erano allenati insieme innumerevole volte, l’avevano aiutata a crescere, e in tutti quegli anni non l’avevano mai vista cosi. Vedere Bra perdere per la prima volta era angosciante.

Accanto a loro, Gohan e Piccolo li stavano tenendo d’occhio ed erano pronti ad intervenire nel caso volessero tentare di interrompere il combattimento. L’ultima cosa che Bra avrebbe voluto sarebbe stato di perdere per intrusione dall’esterno. Come suo padre, la ragazzina non avrebbe mai perdonato colui che avrebbe osato intervenire o tentare di salvarla, non importava che intenzioni avesse avuto. Era il suo combattimento, la sua battaglia, e l’avrebbe affrontata da sola… fino alla fine.

Cold assestò un calcio nello stomaco della ragazza che la fece tossire e sputare, e poi volare attraverso l’aria. Bra piroettò su una gamba e si riprese aggrappandosi al terreno con una mano. Mentre si rimetteva in piedi davanti al Demone del Freddo, si strofinava la pancia dolente. Anche nello stato normale la resistenza di un Saiyan era incredibile, fino a quel momento nessuno dei colpi di Cold aveva avuto un potere veramente solido, la scossa elettrica l’aveva soltanto sorpresa. Sentiva già che il dolore del colpo stava svanendo, ma allo stesso tempo era stata la prima volta che qualcuno a parte suo padre gli aveva causato tanto dolore. Mantenne interni questi sentimenti, così come l’adrenalina che inondò i suoi muscoli, l’agitazione davanti alla battaglia che era cosi tipica dei Saiyan.

Davanti a lei, anche Cold era ugualmente contento di poter usare cosi tanta forza. Se non fosse riuscito ad attuare quell’handicap, non avrebbe mai potuto assestare un colpo oppure gioire nel sentire lo spezzarsi delle ossa della nemica o schiacciare la sua avversaria. Non si sarebbe lasciato sfuggire quell’opportunità per niente al mondo!

Incrociando le sue braccia superiori davanti al petto e estendendo le dita, il demone creò dieci piccole sfere energetiche di color viola acceso. Con una mossa svelta aprì le braccia e le lanciò su Bra che saltò via. Ogni sfera la seguì, facendola sospirare dall’esasperazione. Con un movimento fluido ne catturò due senza toccarle direttamente, facendole slittare nel palmo della mano, per poi rimandarle indietro con una semplice rotazione. Con più forza si prese poi una terza sfera e la rilanciò con dinamicità. Per le rimanenti sette cambiò sempre ritmo e le rimandò tutte al mittente.

I movimenti precisi necessari ad eseguire quel contrattacco delicato dettero l’impressione che Bra stesse danzando un balletto aereo, grazioso ed elegante. In contrasto a Cold che rimaneva immobile sbuffando per disprezzo.

“Smorfiosa impudente! Credi veramente che vincerai questo gioco? Ecco, riprenditeli!”

Nonostante non possedesse l’eleganza di Bra, al Demone del Freddo bastò muovere le sue quattro braccia ad alta velocità per deflettere tutti gli attacchi senza problemi. Ogni suo gesto era preciso, veloce e controllato, ma anche brutale. Nuovamente le sfere si concentrarono su Bra che ripeté la sua danza con ancora più agilità e fluidità. I rappresentanti dell’Universo 18 trovarono quella dimostrazione molto impressionante, aveva un grande controllo nonostante la gravità della situazione enorme, ed aveva ancora il tempo di farsi beffa del suo avversario.

“Grazie, ma ne faccio a meno! In fatto di regali ho gusti molto più raffinati, questo è estremamente povero! Ma si addice bene ad uno come te!”

Colpito nell’orgoglio, il gigante galattico fermò tutte le sfere con una scarica di energia. Rimasero intrappolati nella sua aura prima di essere spediti a velocità doppia verso la Saiyan. Nonostante il continuo avanti e indietro, gli spettatori rimasero affascinati da quella scena. I più attenti notarono un dettaglio sorprendente.

“Il numero di sfere sta aumentando sempre di più…” affermò Ub sorpreso.

“Cosa vuoi dire?” volle sapere Pan che era concentrata su quel “match da tennis”.

Era vero, se si concentrava poteva vedere anche lei che Bra ogni volta che ribatteva una sfera ne aggiungeva una sua. Mentre il Ki di Cold era viola, quello di Bra era bluastro. Ma data la velocità stupefacente non era improbabile che soltanto quelli dotati di un occhio molto acuto lo avessero potuto notare. Cold, totalmente ossessionato nel ribatterle indietro tutte, fallì nel notare che c’è n’erano ben venti, che aumentarono in trenta… il numero aveva raggiunto quasi cinquanta quando il Demone del Freddo finalmente si accorse del fatto che quell’incontro si stava portando a suo svantaggio. Bra invece, che stava sudando sempre di più, doveva ammettere la sua ammirazione con uno sbuffo.

Doveva ammettere a malavoglia che il suo avversario la stava spingendo al limite, doveva aver affrontato molti incontri del genere per non lasciarsi prendere dal panico. Ma ora stava iniziando a venir sopraffatto e realizzò che era finita.

Le sfere di energia si schiantarono contro di lui prima gradualmente contro le sue braccia, poi contro il busto ed infine contro la testa. Durante la seguente grandinata di esplosioni gli scappò un grido e Cold scomparve dietro una fitta nuvola di fumo. Ub e Pan gioirono, così come Trunks e Goten dell’Universo 16. Vegeth sorrise per un secondo, ma l’espressione scomparve cosi come era venuta. Non era finita.

Bra fece un sospiro di sollievo, le sue braccia stavano tremando dallo sforzo. Era esausta, ma finalmente si era conquistata il vantaggio senza ricorrere a trasformazioni e piani di riserva. Il combattimento era stato interessante, ma era giunto il momento di concludere, il suo prossimo avversario avrebbe avuto da offrire molto di più. Estendendo le braccia, caricò nelle mani due sfere energetiche estremamente concentrate.

Il Ki e la resistenza che aveva tenuto in riserva continuarono a sorprendere.

“Incredibile!” gridò Goku. “Pensare che dopo tutto questo abbia ancora in serbo tanta energia!”

“Non sottovalutare la mia piccola Bra, Goku” sorrise Vegeth. “Le sue riserve sono impressionanti, persino dal mio punto di vista.”

La figlia non poteva sentirle le loro parole, la sua vista iniziava ad essere offuscata dalla fatica. Stava canalizzando un’energia pari a un Super Saiyan 2 da quasi mezz’ora senza pausa in forma base. Per finire quella lucertola esagerata doveva rischiare un’offensiva ultimativa. Mentre il livello di energia aumentava sempre di più, entrambi i Piccolo tremarono per la sensazione di inferiorità. Se fossero stati loro il bersaglio, sarebbero stati annichiliti all’istante. Bra caricò tutta la sua energia residua nelle braccia e sparò due raggi energetici a forma di spirale per aumentare la capacita di penetrazione.

“È finita! Alla fine non era così tenace...”

“Sta per vincere!” gridarono gli Helioriani.

“Grande combattimento!” si complimentò la Pan dell’Universo 16.

“Ehi, aspettate…” interruppe Eleim. “I miei sensori… sta emergendo dal fumo!”

Sentendo questo avvertimento, Goku e gli altri guardarono il punto dove Cold era sparito. E infatti qualcosa stava accadendo. Un’aura incredibile ornata di fulmini emerse improvvisamente dal fumo. A velocità impressionante, il Demone del Freddo stava volando verso una Bra assolutamente scioccata. Dimostrando molta più agilità del previsto, Cold evitò i due attacchi trapananti senza problemi, ed essi esplosero dietro di lui in una palla di fuoco che persino Bu trovò interessante.

Bra era come congelata, la sua sorpresa era cosi sconvolgente. Dall’Universo 8 risuonarono le grida di tifo, mentre i rappresentanti degli Universi 16, 18 e 19 rimasero in silenzio in attesa del seguito. Cooler gettò da parte i suoi risentimenti e incoraggiò suo padre a piena voce, al punto che persino il sempre sospettoso Freezer venne trascinato via per un attimo da quella dimostrazione di talento incredibile.

L’imperatore la travolse come un camion impazzito e le piantò un pugno assolutamente devastante nello stomaco. Bra sputò sangue e il suo corpo entrò in stato di shock. Per un momento vide tutto offuscato mentre il dolore conquistò ogni fibra del suo essere. Mai era stata colpita cosi violentemente, nemmeno da Vegeth durante i loro combattimenti. La sua resistenza naturale era stata esaminata e valutata come insufficiente davanti alla crudeltà di quel mostro. Cold gioiva nel causare tanta agonia, nello spaccare ossa e schiacciare i suoi nemici. Ma non perse tempo e continuò subito il suo assalto brutale agguantandola per una mano e un piede. Ancora sconvolta dal dolore la ragazzina non oppose resistenza. Senza pietà alcuna la colpì nuovamente nello stesso punto, facendole sputare un rivolo di sangue dalla bocca, poi la colpì alla schiena con le due mani libere. La ragazza venne spedita contro il terreno del ring a testa in giù, lo sguardo vuoto e completamente immobile.

Ma il Demone del Freddo non era ancora sazio, e non le volle concedere un momento di respiro. Innalzandosi davanti a lei la colpì nuovamente con un calcio che la fece volare in aria per poi inseguirla. La circondò come un tornado e la riempì di una grandinata di colpi al corpo. Gli spettatori erano terrorizzati e chiesero ai Varga di intervenire per far finire quella tortura. Nonostante l’abbraccio di sua madre, Pan dell’Universo 16 tremò dalla testa ai piedi. Gohan chiuse gli occhi, frustrato di non poter intervenire in quella situazione che aveva sfortunatamente previsto fin dall’inizio. Vegeth taceva, Piccolo lo fissò con la coda degli occhi, perplesso.

Quello era tra i primi momenti di gloria per l’Universo 8 fino a quel momento in quel torneo e sia Freezer che Cooler avevano lasciato da parte i risentimenti. Applaudirono agli sforzi di Cold e anche Raichi iniziava a sentire una certa soddisfazione nel vedere un Saiyan essere torturato, anche se non aveva false speranze per i Demoni del Freddo. Quasi si gustava i dolori della ragazzina, e il fatto che fosse una donna per lui era indifferente, per lui erano soltanto vermi da estinguere. Gast poteva percepire l’odio del vecchio scienziato. Gli dava parecchio fastidio, e ovviamente la brutalità che si stava mostrando sul ring non era di suo gusto. Ma c’era un altro individuo che si compiaceva di quello spettacolo sordido. Bu dell’Universo 4 fischiettò in ammirazione della potenza di Cold che per il momento lo aveva realmente sorpreso. Apprezzava manovre di alta qualità, colpi di scena sorprendenti e scontri belli. Se doveva essere sincero, la prestazione della figlia di Vegeth lo stava un po' deludendo. E riguardo alle scene violenti non era lui che doveva fare da giudice. In certe occasioni poteva essere gentile, ma non era dalla parte di nessuno a parte la sua stessa.

L’assalto a sangue freddo di Cold continuò senza pausa finché Bra finalmente riuscì a scappare a terra tramite il Teletrasporto. Per un momento rimase in piedi, alzando le speranze di Pan, Trunks e Goten, ma poi le loro espressioni si trasformarono in orrore. L’intero corpo della Saiyan era coperto di lividi e sangue, i vestiti strappati e la sua faccia era completamente viola e rossa, l’occhio destro gonfio e chiuso. Gli spettatori nascosero il visto tra le mani, sbirciando soltanto attraverso le dita. Resosi contro della fuga della sua vittima, il Demone del Freddo si voltò e sbuffò. Bra era ancora in piedi, ma la sua mente stava girando in modo caotico. Doveva ricorrere a un piano.

“Devo… Devo…fare…”

Le sue gambe cedettero e il suo corpo cadde violentemente a terra, inerme. Cold iniziò a ridere di gusto, mentre sotto di lei iniziava sgorgare del sangue. Accanto al ring i Varga iniziarono il countdown.

“Vittoria per Cold in 27 secondi…”

“È… è morta…?” chiese Pan a suo padre, deglutendo a fatica.

“Non lo so”, ammise Gohan con il viso bagnato di sudore. “È difficile sentire la sua energia da qua.”

“Non può essere morta!“ gridarono Goten e Trunks. “Lei è la Saiyan più forte della storia, non può perdere contro un tizio del genere! Alzati!”

“Aspettate…” li fermò Ub concentrato. “È molto debole, ma posso ancora sentirla.”

Goku era impressionato della sensibilità del suo discepolo, persino lui non era in grado di sentire l’energia della ragazza. Anche Bu, dal balcone dell’Universo 1, era soddisfatto del suo erede, anche se le sue capacità erano molto più avanzate.

Anche Goten e Trunks dell’Universo 16 erano sollevati da quella notizia, ma Ub aveva parlato un po' troppo forte. Sfortunatamente lo aveva sentito anche il Demone del Freddo.

“Ah davvero?” ripeté l’imperatore con tono vizioso e tagliente. “Bene, in questo caso accelero il conteggio. È giunto il momento di mandare questa smorfiosa ad incontrare gli altri membri della sua razza. Addio, Saiyan!”

Nelle sue mani apparvero quattro Kienzan che lanciò subito contro la ragazza, che era ad un passo dalla morte. Negli Universi 16 e 18 si propagò il panico, mentre Piccolo si stava innervosendo nel vedere Vegeth sempre silenzioso e con l’espressione indecifrabile. Le avrebbe permesso veramente di morire senza intervenire per il suo bene?

 

Dagli appartamenti dell’Universo 11, Babidi osservò la scena attraverso la sua sfera di cristallo. Il suo nuovo suddito, un Saiyan visionario, gli aveva detto qualcosa di interessante: una premonizione secondo cui Vegeth si sarebbe arrabbiato e sarebbe stato un pericolo per tutti. Il mago voleva prepararsi per ogni evenienza e se sua figlia stava per essere ridotta a brandelli, poteva scatenare la pazzia di quello psicopatico galattico. Anche se il combattimento di per sé era affascinante e osservava Cold con grande interesse, stava valutando già il suo potenziale come servo simile a Darbula.

 

Nell’arena la tensione poteva essere tagliata come un coltello. Entrambe le Pan gridavano disperate mentre Ub strinse i denti. Persino Goku, Vegeta e Gohan avevano dubbi sulle sue possibilità di uscire da quella situazione. Ma ad un tratto sul viso di Vegeth apparve uno strano sorriso. Poco prima che i quattro dischi energetici tranciassero la Saiyan, Gast e i due Piccolo poterono sentire il suono di masticazione dalla sua bocca.

“Cinque...” sbuffò Cold, sicuro della sua vittoria!

“Quattro…” i quattro dischi sfrecciarono nell’aria senza pietà. Videl dell’Universo 16 chiuse gli occhi.

“Tre…” Bu aggrottò le ciglia, divertito e in attesa del finale.

“Due…” Piccolo si accorse del sorriso di Vegeth e capì subito quello che stava accadendo.

“Uno…” gli occhi di Raichi si aprirono quando vide il palmo della ragazzina aperto che si era mosso sul ring. Poi lo usò per scaraventarsi in aria appena prima che i Kienzan la colpissero. Cold fissò la guerriera con occhi spalancati: fino a un secondo prima era a un passo dalla morte, ed ora stava volando in piena forma e mostrando un sorrisino di scherno. Lo vide solo in quel momento, stava deglutendo senza farsi problemi alcuni fagioli che aveva nascosto nel suo guanto destro. Lo stupore dei demoni fece ridere Vegeth, specialmente quello di Cold. Notando lo sguardo feroce di Raichi, anche Gast aggrottò le ciglia. Dal suo punto di vista quella ragazzaccia Saiyan aveva barato. Anche Raichi era della stessa opinione e non poteva credere che avesse avuto il coraggio di bistrattare le regole in quel modo.

“TU!!! Stai imbrogliando!!!” gridò l’imperatore Cold, incapace di controllare la sua collera. “Non hai il diritto di curarti durante il combattimento!!”

“Pfff!” rise Bra. “Prima non ti sei fatto problemi a manipolare le regole a tuo vantaggio… come mai ora te li fai? Non esiste una regola contro il guarirsi le ferite, vero?”

“Questo è corretto” chiarì subito un Varga. “Finché non si tratta di aiuto esterno, durante il match tutto è permesso. Guarirsi con qualunque metodo non è una violazione.”

“Ecco” gridò Vegeth con tono pretenzioso. “Non aspettarti di vincere se non conosci le regole a fondo. Prima Cold le aveva usate in modo sfaccettato, per me basta come prova. Anch’io non approvo l’uso esagerato dei Senzu, ma quante volte ci siamo affidati a loro quando era in ballo il destino dell’universo? Non è una vergogna e soprattutto non una ragione di lamentela, specialmente dopo che lei ha accettato le tue condizioni, imperatore dei miei stivali!”

“Ecco, vedi” ripose Bra con la voce nuovamente soddisfatta e arrogante. “E ora sono di nuovo io in vantaggio.”

“Grrr…!!” ringhiò Cold, dato che non sapeva come rispondere.

 

Giù nella veranda dell’Universo 18 Piccolo si rivolse a Son Goku. “Sii sincero, Goku, tu avresti dato un fagiolo anche a Cold, vero?”

“Si, certamente. Perché me lo chiedi?” volle sapere Goku.

“Sta parlando del tuo combattimento contro Cell, testa di nuvole” rispose Vegeta esasperato. “Capisco che devi onorare la lealtà, ma a volte rischi di farti prendere dalla tua generosità verso i tuoi nemici. Sono sicuro che ne avresti offerto uno anche a Majin Bu, se lo avessi indebolito troppo prima che avesse affrontato i bambini. Incredibile.”

“Uhm, ora che mi ci fai pensare, forse hai ragione” pensò Goku ad alta voce, con grande shock di Piccolo, Goten e Trunks.

Nel frattempo Bra stava galleggiando sopra la superficie del ring per permettere al suo corpo di riprendersi completamente, mentre Cold stava lottando per contenere la sua rabbia. Quella mocciosetta arrogante lo aveva preso per il culo, e in effetti aveva speso un bel po' di energia. Ma era sicuro di possedere ancora le riserve necessarie per schiacciarla una seconda volta, e stavolta le avrebbe strappato la testa per non ripetere il suo errore.

“In vantaggio? Te lo faccio vedere!” gridò estendendo le braccio in diagonale.

Bra notò uno dei dischi energetici che si stava avvicinando alla sua testa da dietro. Veramente quel demone considerava quella la tattica migliore?! Se ci teneva, okay. Basta giocare. Si voltò per affrontare il Kienzan che ormai era pericolosamente vicino e bloccò la sua traiettoria con il suo avambraccio.

“Cosa?!” sfuggì al Vegeta dell’Universo 18. “Stupida, ti taglierà il…!”

La scena successiva gli tagliò letteralmente la parola. La figlia alternativa aveva tagliato in due il disco energetico con il taglio della mano. I due segmenti scomparvero dietro di lei, mentre si voltava verso il Demone del Freddo col sorriso beffardo e prode.

“Ma che diavolo…?!” borbottò Vegeta, impressionato a malavoglia.

Anche la sorpresa di Goku era evidente.

“La mano” notò Piccolo. “Una lama di energia.”

“Lo vedo, ma Sauzer non aveva tentato una roba simile contro Crilin e ha fallito miseramente?” si meravigliò Goku.

“Ovviamente la sua tecnica è molto superiore” sbuffò Vegeta.

Attorno alle sue dita estese fluttuava un flusso costante di Ki che si concentrava in una lama affilatissima. Cold ci era rimasto di sasso, cosi come i suoi figli, tutti affascinati da quell’abilità. Vegeth dell’Universo 16 rise a voce alta:

“Guardate bene! Ora vedrete i risultati di un potenziale immenso combinato con allenamenti intensi!”

“Hai perso ancor prima di avermi sfidato, demone!” si vantò Bra. “Finora contro di te ho usato soltanto le mie tecniche di basso livello. E devo concedertelo, mi hai dato delle buone idee. Non sono mai stata spinta così lontano, nemmeno contro mio padre. So cos’è il vero dolore… ma non importa quanto svantaggiosa sia la situazione, non mi arrenderò mai e farò tutto il possibile in mio potere per salvare l’universo! Io sono Son Bra, figlia di Vegeth e protettrice del mondo!”

Con quelle parole saltò avanti con tutta la sua forza, sorprendendo coloro che aveva giurato di salvare. Le sue parole li avevano toccati nell’anima. Quei Saiyan erano sicuramente esseri di grande gentilezza, molto più umani di quelli che avevano incontrato loro. Vegeth, Vegeta, Goku, entrambi i Gohan e Piccolo erano molto fieri delle sue parole.

Bra apparve sopra Cold e diede un colpo diagonale. Lui riuscì ad evitarlo a fatica, ma lei non smise. Estendendo il braccio come uno stocco attaccò il Demone, che faticò sempre di più ad evitare i colpi. Strinse i denti e si concentrò per cercare si aprirsi un varco. Bra si teletrasportò sopra di lui e ripeté la tattica, ma stavolta l’imperatore la vide arrivare. Contrattaccò con un gancio ascendente.

“Credi di potermi sorprendere?!”

Ma ancora una volta fu lui a finire sotto shock. Al posto di sentire il rumore di ossa spezzate gli sembrò di aver colpito una statua di ghiaccio verdastro. Quel corpo falso si sbriciolò, ma la vera Bra si mosse così velocemente che Cold fu incapace di seguirla. Dopo essersi portata dietro di lui sorrise:

“Sì, e l’ho appena fatto!”

In preda al panico, Cold fece roteare il suo braccio insieme al suo corpo. Ma ancora una volta fu soltanto in grado di distruggere un’altra di quelle statue misteriose.  Ma i pezzi di questa, al posto di sbriciolarsi e cadere a terra come un pezzo di vetro, si appiccicarono al lui come una specie di gelatina.

“Ma che cazzo è ‘sta merda?!”, borbottò.

Quei pezzi di gel continuarono ad espandersi coprendo buona parte del suo corpo. Di qualunque natura fosse quella sostanza, ebbe anche un effetto anestetizzante e paralizzante che gli impedì di controllare adeguatamente i suoi arti. Nel momento in cui gran parte del suo esoscheletro fu coperto da quella gelatina, la cosa iniziò a veramente a preoccuparlo, cosi come i suoi figli.

Bra si sollevò in aria per alcuni metri e alzò le braccia sopra la testa con le mani aperte e congiunte. Con un grido creò una falce di energia verde-bluastra gigantesca che venne ammirata dagli spettatori. Con il terrore di quello che stava per accadere, il Demone tentò di fuggire. Ma nel suo stato paralizzato riuscì soltanto ad alzare la coda nella speranza di attenuare un po' l’attacco. Ma ancora una volta aveva sottovalutato la forza della figlia di Vegeth.

Le braccia diedero un colpo pesante, tranciandolo attraverso gli arti di Cold che emise un terribile grido di dolore. Non soltanto la coda, tutto il suo torso erano stato tagliato da quella potente falce, e tra il pubblico si mischiarono le grida di terrore e ammirazione, nell’Universo 8 regnarono i primi, nel resto i secondi. Il Demone del Freddo cadde all’indietro crollando a terra pesantemente guardando la sua ferita sul petto. Sotto di lui ben presto si formò una pozzanghera di sangue viola e non potè più sentire le braccia sinistre. Ogni singolo movimento era un tormento. Ringhiò di rabbia, ma la sua voce era indebolita dalla sofferenza.

Accanto a lui, Bra sorrise. Quel combattimento era stato divertente, reso difficile dalla sua limitazione, ma non si vergognava minimamente di aver dovuto usare i Senzu. Voleva divertirsi e, già che c’era, salvare anche gli Helioriani. Se poteva fare tutto insieme, meglio ancora.

Anche se il countdown era appena iniziato, entrambi i contendenti sapevano senza dubbio… che Son Bra sarebbe stata la vincitrice…

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