DB Multiverse

Dragon Ball Multiverse: Il Romanzo

Scritto da Loïc Solaris & Arctika

Traduzione e adattamento di Transporter, ValentDs, BK-81, Crix, PGV 2

Riscopri la storia di DBM con più dettagli! Questo romanzo è verificato da Salagir e contiene anche aggiunte di suo pugno mai raccontate sul manga. Ciò rende questa storia un vero e proprio allegato al fumetto!

Aggiornamenti di giovedì alle ore 20:00 (Parigi)
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Intro

Parte 0 :0
Parte 1 :12345

Round 1-1

Parte 2 :678910
Parte 3 :1112131415
Parte 4 :1617181920
Parte 5 :2122232425
Parte 6 :2627282930

Lunch

Parte 7 :3132333435

Round 1-2

Parte 8 :3637383940
Parte 9 :4142434445
Parte 10 :4647484950
Parte 11 :5152535455
Parte 12 :5657585960
Parte 13 :6162636465
Parte 14 :6667686970

Night 1

Parte 15 :7172737475
Parte 16 :7677787980
Parte 17 :8182838485
Parte 18 :8687888990

Round 2-1

Parte 19 :9192939495
Parte 20 :96979899100

Round 2-2

Parte 21 :101102103104105
Parte 22 :106107108109110
Parte 23 :111112113114115

Night 2

Parte 24 :116117118119120

Round 3

Parte 25 :121122123124125
Parte 26 :126127128129130
Parte 27 :131132133134135
Parte 28 :136137138139140
Parte 29 :141142143144145
Parte 30 :146147148149150
[Chapter Cover]
Parte 27, Capitolo 135.

Capitolo 135

Tradotto da BK-81, revisionato da PGV 2

Il pranzo venne accolto con grande entusiasmo sia dagli spettatori che dai competitori. Come prima, anche stavolta gli universi si mischiarono per mangiare insieme ai loro amici. Al tavolo dell’Universo 16 Vegeth rise delle lamentele dei suoi figli sulla nuova forza dell’altro Gotenks. Bra invece lasciò da parte ogni contegno femminile e divorò un pezzo massivo di carne. Accanto a loro, il Trunks del futuro chiacchierava con C-16, il quale sembrava un po' distratto. Il Saiyan lo notò ma decise di non accennarlo, dando per scontato che il suo amico stava osservando attentamente tutta l’arena. Ad un tratto però l’androide si rivolse a Trunks.

“C’è qualcosa di strano” affermò. “I Saiyan dell’Universo 13 non sono i tipi da saltare un pasto. Ma tre di loro risultano mancanti.”

Trunks guardò Vegeta che era seduto da solo e visivamente scontento. Potevano sentire le sue lamentele a sottovoce.

“Dannazione, che cavolo stanno combinando quegli idioti? Radish lo capisco, ma gli altri due imbecilli… credo che Kakaroth sia ancora troppo arrabbiato per mostrare la sua faccia e avevo ordinato a Nappa di tenerlo d’occhio…”

“Beh, lo hai sentito” sorrise Trunks. “Sembra che il loro Kakaroth si senta umiliato dopo la sua disfatta e stia tenendo il broncio. Credo che non ci sia nulla di preoccupante…”

Il gigante rimase in silenzio. Non perché la deduzione di Trunks fosse illogica, ma perché qualcosa era troppo strano. Dietro tutto doveva esserci qualcosa di più profondo, un sospetto che lo stava assediando già da un po'.

Fuori dall’arena, sulla nave dei Demoni del Freddo, un soldato stava facendo rapporto, informando tutti anche dell’annuncio del pranzo. In una delle prime stanze incontrò un membro della squadra Ginew, Jeeth, che stava discutendo con il suo compagno blu.

“Sì, che cavolo vuoi?”

“Signore, nell’arena stanno servendo il pranzo!” gridò il soldato. “Lord Freezer e Re Cold hanno ordinato a tutti di presentarsi per vivere da vicino il suo trionfo nel combattimento che inizierà subito dopo. Prego venite con me!”

Butter rise. “Certo, ma prima dobbiamo finire una cosa…”

Inavvertitamente si posizionò dietro al soldato e lo prese con forza. L’alieno non aveva avuto il tempo di gridare, e poi Jeeth coprì la sua bocca, sogghignando con crudeltà. Il guerriero cercò di gridare, ma dopo poco venne rilasciato dalla presa da dietro e si prese una pacca sulla schiena.

“Benvenuto tra le fila del Signor Babidi. Ora seguiamo la richiesta dei nostri ex-signori!”

Come al solito lo spazio dell’Universo 5 rimase deserto. XXI era rimasto nel suo appartamento e il Varga designato a quell’Universo non poteva neanche avvicinarsi alla porta. Anche l’Universo 4 era vuoto, ovviamente a causa del fatto che Bu era sempre un prigioniero del Grande Kaiohshin. Implorava gentilmente i suoi secondini di avere qualche dolce, ma le quattro Divinità erano implacabili. Ma l’attenzione dei due Piccolo venne attratta dalla strana assenza di Cell tra di loro. Dopo la sua battaglia contro Tapion non era più tornato, e questo era strano. Aveva annunciato di voler farsi la doccia, ma non poteva essere così lunga. Cosa stava facendo?

Accanto al Namecciano, Goten e Trunks si stavano lamentando dell’umiliazione subita tramite Bra e i loro amici. A gran malavoglia stavano servendo tutti, specialmente Goku, Vegeta e Bra. L’appetito di Goku era insaziabile come al solito e chiedeva diversi piatti supplementari. Vegeta li costringeva a strisciare in ginocchio, ma Bra era la peggiore. Non solo li commiserava in continuo, ma ispirata da suo padre li faceva anche camminare a gattoni. Non c’era nulla di più sgradevole. Nonostante la loro paura del Super Saiyan Leggendario, i due ragazzi sarebbero stati più contenti nello sfidare Broly Super Saiyan 3. Ci si mise persino Pan.

“Ah, c’è ancora della torta?” chiese.

“Mi riempite ancora il piatto?” aggiunse Ub.

“E non dimenticate le alette alla griglia!” rise Goku.

“A gattoni!” sogghignò Vegeta con gusto.

“Ma quando finirà questo strazio??” ululò Trunks.

“Per l’amore di Dio, fatemi morire!” si aggiunse Goten al lamento teatrale.

“Ma la questione rimane” affermò Piccolo con un bicchiere di acqua in mano. “Come avete fatto a creare una nuova Fusione?”

“Sì, è fenomenale!” gridò Goku con le mani sporche della salsa di grigliata piccante. “I Metamoriani non mi hanno mai detto che esiste una versione migliorata, non avevo idea che fosse possibile!”

“Beh, non lo sappiamo neppure noi… con sicurezza…” rispose Trunks con sincerità e timidezza. “L’unica cosa che so è che stamattina ci siamo svegliati e che in sogno abbiamo avuto le stesse idee. Poi in segreto le abbiamo provate e hanno funzionato per davvero. Credo che per la preoccupazione per il combattimento contro Bu fossimo troppo tesi per ricordaci da dove avevamo preso l’idea.”

“Hmpf! Un altro miglioramento meraviglioso, come l’inaspettato potere di Ub di usare la magia?” sbuffò Vegeta con lo sguardo scuro.

“Cosa vorresti insinuare?” chiese Goten.

“Freezer con i suoi nuovi poteri mentali, Majin Bu che ha capito le regole del torneo, Gotenks che migliora la tecnica della Fusione, e non dimentichiamoci i poteri magici di Ub… Se pensate che tutto questo sia una mera coincidenza siete ancora più stupidi di quanto pensassi. Durante la notte è successo qualcosa.”

“E forse è quello il motivo per cui ieri notte mi sono svegliato di colpo!” gridò Goku, battendo la mano sul tavolo. “Lo sapevo che non me lo ero immaginato!”

Con aria sospetta, Piccolo e Son Gohan guardarono verso l’area dell’Universo dei Kaiohshin. Sempre prigioniero, Bu stava osservando il suo secondino con occhi lacrimosi mentre questi stava mangiando in tutta tranquillità. Poteva essere che il Majin fosse riuscito a scappare? No, era impossibile che il più grande degli Dei potesse essere ingannato. Aveva migliorato la tecnica di Gast Carcolh e stavolta Bu non era capace di liberarsi da quella presa! Ma chi altri poteva manipolare le cose così?

“In ogni caso, ora Gotenks è l’essere più forte del nostro Universo!” gioì Trunks con un sorriso abbagliante. “Semmai ci fosse un problema, il supereroe del nostro Universo salverà la giornata!”

“In effetti avrei un problema…” lo interruppe Vegeta con disdegno. I ragazzi aspettarono affinché continuasse la sua frase. Le labbra del principe mostrarono un’espressione di disapprovazione. “Il mio piatto è vuoto. Riempitelo!”

Bra sorrise di gusto. “Crudele, papà. Crudele.”

Trunks abbassò lo sguardo per seguire il suo collega, ugualmente umiliato, verso la cucina.

 

Le loro controparti osservarono la scena del tavolo dell’Universo 16 senza agitarsi. Certamente li aiutò a placare la loro gelosia per il loro nuovo Insta-Gotenks. Come al solito, si capirono con uno scambio di sguardi e si rivolsero a Vegeth, che stava divorando una quantità astronomica di cibo.

“Papà! Insegnaci la nuova Fusione! Sappiamo che l’hai memorizzata!”

Sorpreso dalla passione nelle loro parole, al Saiyan andò di traverso un boccone e cadde all’indietro tossendo. Piccolo e Bra distolsero gli sguardi imbarazzati mentre Pan e Gohan lo aiutarono ad alzarsi. Deglutì e si schiarì la voce.  

“Mi dispiace ragazzi, ora non posso. Sto mangiando.”

“No, quando hai finito ci mostri le pose e tutto quello che ti ricordi? Lo hai memorizzato tutto, vero?”

“Beh sì” rispose Vegeth altezzosamente. “È veramente innovativo, non me l’aspettavo da loro. Penso che dopotutto per voi ci sia speranza, anche se non siete stati voi. Finalmente qualcosa di costruttivo da Gotenks, capito?”

Sotto lo sguardo beffardo e dispettoso di Bra, le spalle di Trunks e Goten si abbassarono. Normalmente quel commento li avrebbe fatti tacere, ma stavolta erano più persistenti. Per salvare la loro dignità, dovevano accedere a quei segreti per poter competere con nemici come Bu.

“Allora? Qual è la tua risposta?” ripeté Goten.

Vegeth sospirò. “Okay, ve lo insegno. Ma prima fatemi finire, ho appena ordinato qualche costola di bue arrostito.”

Seguendo la sua richiesta, apparvero circa venti Varga che portarono un piatto gigantesco con i cibi ordinati da Vegeth. I due ragazzi fecero cadere le loro teste contro il tavolo. Lì ci voleva pazienza…

Nel suo appartamento, Cell era occupato in un esercizio di allenamento mentale estenuante. Nonostante fosse confinato in quello spazio ristretto, stava immaginando di combattere contro i due Gohan in contemporanea. Continuava ad alzare sempre di più il livello di difficoltà usando forza vera che gli causava un dolore reale. In un combattimento vero i due sarebbero stati troppo per lui, lo sapeva, ma contro uno da solo sarebbe stato diverso. Certo, fino a quel momento non aveva ancora visto il loro potere reale, ma al momento anche lui era molto lontano dall’aver usato tutta la sua forza.

Ora come ora il Super Saiyan 2, che al suo tempo lo aveva decimato, non era più niente in confronto ai suoi nuovi poteri, e non andavano dimenticati i miglioramenti ricevuti dal suo nuovo signore. Stava fremendo dall’anticipazione di scoprire i piani del mago che gli avrebbero permesso di eseguire anche il suo desiderio più grande. Dover difendere il suo signore da tutti i nemici era un prezzo ridicolo da pagare per la sua vendetta. In più ormai Cell era il pezzo più importante nelle forze dello stregone e il Majin più forte, molto superiore anche a Darbula. Trovò persino soddisfazione nel suo nuovo ruolo e si stava chiedendo perché aveva cercato di resistere così a lungo. Babidi era un signore contorto e malvagio, grazie a lui ora esistevano nuove possibilità per il suo cammino verso la perfezione!

Finché poteva avere la sua rivincita contro Gohan sarebbe rimasto soddisfatto ed avrebbe ubbidito ad ogni ordine di Babidi senza fare domande. Tutto quello che Cell anelava era un combattimento a piena forza e senza restrizioni, senza che uno di loro dovesse trattenersi. Per quei due arci-nemici la questione doveva essere saldata. Con motivazione, diede un calcio che devastò tutto l’appartamento e distrusse fornitura e piatti. Sì, era pronto a combattere.

Al ritorno negli appartamenti dell’Universo 14, Yamcha stava esaminando C-18 con cura. Suo fratello gemello si stava comportando in modo strano, cosa che Yamcha ignorò in quel momento, deducendo che fosse soltanto in collera e che volesse essere lasciato in pace. Alzando la mano della ragazza, confermò con rabbia che era come morta. La forza vitale del Cyborg era come estinta, ma il suo viso era congelato nella sua espressione di terrore intenso. Lei aveva visto qualcosa, di questo Yamcha ne era certo, qualcosa di assolutamente terrificante in quel mago. In effetti combaciava con il panico che l’anziano Kaiohshin aveva mostrato quando aveva sentito il nome di XXI per la prima volta.

“Sai, forse è meglio che la porto nelle nostre stanze” mormorò a voce alta. “Kaiohshin il Sommo potrebbe conoscere un modo per rianimarla, e gli devo anche chiedere qualcosa su quell’imbroglione. Ma non vorrei lasciare suo fratello da solo, non in queste condizioni… e forse si opporrà a me. Cosa devo fare?”

Impensierito, prese in braccio C-18. La sua priorità era di riportarla in vita in qualche modo, aveva promesso di proteggerla ad ogni costo.

Un’ora dopo il pranzo finalmente terminò. Goten e Trunks dell’Universo 18 piansero dalla gioia per il fatto che il loro martirio finalmente era finito e si abbracciarono. Nel frattempo le loro controparti erano sparite con Vegeth, dopo che quest’ultimo ebbe inalato troppo cibo e si fu sgonfiato. Per i Varga il suo modo di mangiare era sempre un trauma.

“Beh, ora è il turno della ragazza Saiyan, no?” chiese Eleim dell’Universo 19. “Non vedo l’ora di vederla combattere, specialmente dopo quello spettacolo deprimente di prima. Dobbiamo fare il tifo per lei!”

“Temo che dovrete attendere” disse Gohan dallo spazio adiacente. “Prima penso ci siano altri combattimenti doppi.”

“Speriamo che il pranzo di tutti sia stato eccellente” annunciò un Varga a voce alta. “Prima di ricominciare la manifestazione principale, abbiamo ancora gli ultimi due combattimenti secondari!”

“Come pensavo” sorrise Gohan per aver indovinato.

“Il primo incontro sarà Videl dell’Universo 9 e Tidar dell’Universo 19… contro Cooler dell’Universo 8 e Gotenks dell’Universo 16!”

I membri dell’Universo 16 si guardarono, dato che Goten e Trunks al momento erano ad allenarsi con Vegeth. Probabilmente stava facendo una lezione super-intensa e infinita su tutte le piccolezze e i dettagli di ogni posa, grazie alla sua memoria fotografica.

“Dovremmo andarli a prendere?” chiese Piccolo.

“Oh, vado io!” si offrì Pan con gioia.

“No, aspetta…” soffiò Bra fermandola. “Avevano insistito loro di andare e questi due idioti soffriranno quindi le conseguenze.”

“Bra…” sospirò Gohan. “Non puoi…”

“Invece sì, posso” rispose altezzosamente. “Tutti noi ne abbiamo abbastanza di loro. Gotenks possiede un potere immenso, ma è un incapace completo. È frustrante e patetico. Lasciate che imparino quella stupida danza da papà e risparmiamoci di dover assistere di nuovo alla sua idiozia. In questo modo daremo agli altri concorrenti una chance di combattere, gente che non ha acquisto la loro forza facendo gli scansafatiche vorrei aggiungere. E non cercate di litigare con me” concluse.

Anche se non era d’accordo, Piccolo doveva ammettere che Gotenks era il chiaro favorito del torneo secondario. Nessuno poteva avvicinarsi a lui e avrebbe sconfitto tutti senza problemi. Anche Gohan sembrò seguire lo stesso filo logico, anche se lui gli avrebbe dato almeno una chance. Ma Bra aveva dichiarato la sua legge e per la pace comune decisero di non fare una scenata. Piccolo informò che Gotenks non avrebbe partecipato, cosa che scoraggiò l’uccellino.

 

Nell’altra parte dell’Arena Videl stava uscendo dal corridoio dell’Universo 9 con grinta e desiderio di lottare.

Molti spettatori furono sorpresi nel vederla uscire, dato che non si erano fatta vedere nell’arena da un bel pezzo, alcuni avevano creduto che dopo la loro sconfitta erano già tornati a casa. Ma chiaramente erano ancora presenti.

Sul ring la terrestre si unì all’Helioriano e si salutarono. Vegeta dell’Universo 13 era frustrato: ormai le negoziazioni di Radish si erano allungate di un bel po', ma il membro dell’Universo 9 non lo aveva degnato nemmeno di uno sguardo. O il suo emissario stava perdendo tempo o le trattative con i Terrestri erano giunte a un punto morto. E gli altri due Saiyan erano ancora dispersi…

Tutti quelli che si aspettavano un combattimento spettacolare e inteso rimasero ben presto delusi. Cooler usò subito la sua Forma di Potenziamento, sapeva che la Terrestre era abbastanza forte da poter sfidare suo padre fino a spingerlo a trasformarsi nella Forma Originale. Anche nella sua Forma di Potenziamento Cooler non era minimamente a quei livelli. E per l’Helioriano sapeva bene che la sua tecnologia era capace di infliggere ferite mortali. Il fatto che uno come Bu dell’Universo 4 avesse voluto appropriarsene era un indizio forte per come poteva essere d’aiuto anche per i combattenti più forti. E dato che erano due contro uno, il Demone del Freddo non era il candidato alla vittoria e l’armatura di Tidar era abbastanza pericolosa da scoraggiare un attacco diretto. Doveva tenerlo a distanza, costi quel che costi.

Così saltò addosso alla donna e l’attaccò con un potente pugno in faccia. Videl si piegò indietro in sincronia, sorprendendo Cooler che rimase senza difese. La sua gamba si tese e colpì lo stomaco del Demone a piena forza, al punto che urlò dal dolore e venne scaraventato via. Cooler fece in tempo a stabilizzarsi quando una pioggia di sfere energetiche lo colpì di lato. Tidar, ora dotato della sua armatura Ultra, stava usando il suo cannone al polso per sommergerlo di esplosioni. E Videl fece ardere il suo Kaiohken al massimo per iniziare un corpo-a-corpo con il principe dall’altro lato. L’assalto combinato lo lasciò incapace sia di difendersi a dovere e sia di contrattaccare o ritirarsi. Il Principe del Freddo ruggì dalla collera e alzando la sua forza al massimo riuscì a respingere Videl. Ma appena cercò di inseguirla, Tidar lo intercettò e iniziò a sua volta uno scambio di colpi diretti. E la donna si posizionò dietro di lui e lo sommerse a sua volta con una pioggia di bombe energetiche.

Contro questa strategia, il Demone del Freddo fu inerme e si dimenticò che aveva a che fare con un’armatura Ultra. Aprì gli occhi con un momento di ritardo, rendendosi conto del suo errore, ma ormai era troppo tardi per reagire. Tidar lo aveva preso per una spalla e attivò la sua gravità ratificale al massimo, e istantaneamente Cooler cadde in ginocchio immobilizzato. Fissò il suo nemico con un’espressione di odio puro mentre faticava molto. Fermare un essere cosi potente come un Demone del Freddo era difficile, ma ormai la vittoria era a portata di mano. Ad un tratto Tidar spense la sua gravità e saltò indietro, lasciandosi dietro un Cooler alquanto confuso. Prima che il principe potesse reagire, Videl colpì la sua testa dall’alto facendola sprofondare nel terreno, incosciente. La figlia di Mr. Satan aveva spinto il suo Kaiohken fino al limite, ma stavolta era andata bene e aveva potuto finirla presto.

Presto i Varga dichiararono Tidar e Videl vincitori, ed i due si salutarono dandosi la mano. Il combattente dell’Universo 8 venne portato via dai suoi soldati affinché potesse riprendersi nella sua zona. Freezer sembrava essere alquanto scontento di quella scena, mentre Cold si limitava ad osservare tutto con la coda degli occhi. ‘Patetico…’, pensò.

Bu dell’Universo 4 era nuovamente in una mediazione profonda, dato che era annoiato a morte. Secondo le sue stime, l’ultimo combattimento doveva consistere in un duello dove da una parte ci sarebbero stati i due Piccolo e dall’altra Darbula e l’ultimo degli Helioriani. Nessuno dei Namecciani si era allenato per davvero e la nano-tecnologia non lo interessava più. Fino a quando fosse iniziata la battaglia della figlia di Vegeth contro il Goliath galattico poteva anche farsi una passeggiata mentale.

“Per l’ultimo incontro del primo round chiamiamo i combattenti rimasti! Piccolo dell’Universo 16 e Piccolo dell’Universo 18 contro Darbula dell’Universo 11 e Naurb dell’Universo 19”

“Che vinca la squadra migliore!” urlò l’Helioriano verso il Namecciano dell’area accanto.

Piccolo annuì sorridente, mentre lui e la sua controparte salivano sul ring in sincronia. I due Namecciani ormai avevano visto l’armatura Ultra più volte e sapevano a cosa badare. Anche se sapevano rigenerarsi non erano al livello di Bu e la loro forza non era neanche nella zona di un Super Saiyan 2. Ma quello era un torneo d’esibizione ed era improbabile che l’Ultra usasse appieno la sua forza assassina; non poteva rischiare di ferire a morte i suoi avversari, era contro le regole.

Qualche secondo dopo arrivò anche Darbula. Il Kaiohshin dell’Est dell’Universo 1 nutriva sempre un forte sospetto verso l’Universo 11 e la presenza del suo servo era testimone della loro presenza al torneo. Discretamente si avviò verso il corridoio dell’Universo 11 per parlargli.

“Perché Bu non può combattere? Non è giusto!” si lamentò il Majin ciccione.

“Lo sai bene perché, Bu! Ora taci e lasciami concentrare!”

Dietro al suo signore che fissava la sua sfera di cristallo, Majin Bu stava stringendo i suoi pugni dalla collera. Odiava essere trattato cosi. A lui piaceva la gente simpatica, come il guerriero che lo aveva trasformato in un’anguria e desiderava avere una vita così. Quel mago dalla pelle gialla, a cui doveva la libertà, gli impediva ogni decisione libera! Ingiusto! Lui era forte, era attraente, era Bu! Cosa lo fermava dallo spezzare quelle catene ed essere finalmente libero? Quel pensiero gli fece alzare le mani leggermente. Era cosi vicino, sarebbe stato cosi facile. Tutto quello che doveva fare era estendere la mano e schiacciare quell’insetto fragile…

La porta venne aperta con così tanta violenza che spaventò Bu e Babidi che quasi si saltarono addosso. Il Kaiohshin che era entrato era quello che Babidi odiava di più, aveva ucciso suo padre! Una smorfia di odio distorse il suo viso.

“TU!!! Cosa credi di fare, irrompendo qua in questo modo?! Dovrei mandarti contro il mio Bu, sporco assassino!!”

“Non provarci” rispose la Divinità. “La porta è aperta e tutti possono sentire ciò che sta accadendo qua dentro. Il Grande Kaiohshin vi espellerebbe il millisecondo stesso in cui percepisse anche la minima aggressione!”

Lo stregone strinse i denti, i peli del suo naso tremarono alla rabbia.

“Ora dimmi, Babidi, quale diavoleria stai complottando?”

“E cosa ti porta a pensare che stessi pensando a una cosa del genere?” sogghignò Babidi. “Ho un universo intero per me che posso chiamare, perché dovrei rischiare di morire qua, dove ci sono cosi tanti individui più forti del mio Bu?”

“Allora perché sei rimasto?” soffiò il Kaiohshin. “Torna nel tuo regno.”

“Ah, ma qua ci sono ancora cosi tante cose che mi interessano” affermò Babidi chiudendo la sua mente contro ogni intrusione. “Quel bambino che mi ha ridicolizzato, che usa la stessa magia del mio Bu. Non dimenticare l’altra versione di Bu in fatto di potenza che voi state tenendo prigioniero. Nonostante sia stato cosi irrispettoso nei miei confronti, lui è il Majin che ho tanto sognato! E non scordiamoci dell’altro mago che si mantiene nascosto nel suo appartamento. Non ho mai visto una tale maestria delle arti magiche! Se voglio cercare di comprenderli, devo per forza restare. Nel frattempo, ho permesso a Darbula di divertirsi un po'!”

Le menzogne più magistrali contenevano sempre un briciolo di verità, e questa non era un’eccezione. Anche se voleva appropriarsi di tutti gli Universi in una volta sola, il mago nutriva veramente una certa curiosità nei confronti di quei tre misteri. In effetti voleva risolverli con le sue mani. Il Kaiohshin tentò di leggere la sua mente, ma non trovò qualcosa di pericoloso o sospetto. Poco convinto lasciò la stanza, ma non senza salutare il mago sorridente con un’occhiata di avvertimento. Con un sospiro di frustrazione, Babidi si voltò verso la sua sfera di cristallo e Bu tornò nel suo angolo. Si era dimenticato dei suoi piani per liberarsi di quello stregone controllore.

Nel frattempo nell’arena il combattimento si era scaldato. Ogni Piccolo si era diviso in due, in questo modo c’erano quattro Namecciani identici contro due avversari. Mentre Darbula si teneva gli avversari a distanza, Naurb sembrava non potersi guadagnare un vantaggio sui suoi due, specialmente grazie alle loro doti marziali. Con la sua armatura era più veloce e forte, ma i Namecciani erano maestri della loro arte. E il fatto che ora ce n’erano due non era certo una cosa incoraggiante.

Uno dei Piccolo riuscì a superare le difese di Naurb e ad assestare un potente colpo al torace, incrinando l’armatura. L’Helioriano tossì e sputò saliva. Prima che potesse riprendersi, l’altro Piccolo si aggiunse e usò tutta la sua forza per metterlo fuori combattimento. Il Guerriero collassò a terra incosciente.

Accanto a lui un Piccolo era riuscito a portarsi dietro a Darbula ed a prenderlo da dietro tenendolo fermo a terra a gran fatica. Il Re dei Demoni era indignato da tale audacia.

“Cosa cavolo stai pensando di fare, feccia?! Non mi potrai fermare per molto!”

“Dovresti preoccuparti di più di loro che di me” sussurrò Piccolo da dietro sudando copiosamente.

Darbula si irrigidì quando gli altri tre Piccolo apparirono davanti a lui concentrando la loro energia nelle mani. Non era abbastanza potere per distruggerlo, ma poteva essere una bella minaccia. In panico fece ardere la sua aura causando grande dolore al Piccolo che lo stava tenendo fermo a terra. Gli altri Namecciani gridarono e spararono i loro attacchi, colpendo Darbula con dolore istantaneo. L’onda d’urto lo scaraventò indietro con il suo mantello bruciato e il suo vestito blu strappato. Il demone stesso però rimase quasi illeso e tentò di alzarsi in piedi. Ma i Piccolo lo circondarono e estesero le loro braccia per schiacciarlo nuovamente a terra, la sua testa fu affondata nel terreno tenuta ferma da mani artigliate. Darbula bestemmiò e ruggì invano, i venti secondi erano già passati.

“Vittoria per… Piccolo degli Universi 16 e 18!”

I quattro Namecciani tornarono ad essere due e si ripararono i vestiti prima di salutarsi sorridendo. Darbula e Naurb erano ancora a terra e stavano ricevendo le cure dei guaritori. L’Helioriano sembrava contento, quasi come se si fosse divertito, mentre il suo compagno di squadra continuava ruggire e borbottare. ‘Presto…’ si ricordò. ‘… il signor Babidi si prenderà la sua vendetta su tutti gli Universi. Manca poco, dobbiamo soltanto finire di corrompere discretamente gli ultimi competitori…’

Poco dopo tornarono anche Goten e Trunks con Vegeth, che aveva l’aria soddisfatta e altezzosa come sempre. Apparentemente i loro occhi erano stati troppo lenti per capire la sua dimostrazione e per questo non avevano imparato… un bel niente. E come c’era da aspettarselo, Bra li salutò con la sua solita calda gentilezza.

“Vi siete persi il vostro combattimento, imbecilli!” sogghignò. “Ma almeno noi non abbiamo dovuto sorbirci Gotenks che fa nuovamente lo scemo. Quando basta, basta, sapete?”

“COSA???” gridarono i due insieme. “Ma… perché nessuno è venuto a prenderci?”

“Beh, sapete… Bra…” sospirò Gohan con lo sguardo basso. Anche Piccolo e Videl distolsero lo sguardo evitando di guardare Goten e Trunks in faccia.

“E chi se n’importa!” sghignazzò Vegeth. “Essere istruiti de me è cento volte meglio di questo combattimento tra perdenti. Avete avuto l’onore di ammirare una dimostrazione del mio talento favoloso! Consideratevi fortunati, ora dovreste essere forti come le vostre controparti, dando per scontato che avete seguito le mie istruzioni alla lettera.”

“Ah, davvero?” lo rimproverò Bra. “Mi sembra di ricordare che tu fossi alquanto scontento quando non hai potuto iscriverti a questo “torneo tra perdenti”, papà. Ma suppongo che per il divino Vegeth partecipare a un torneo così debole sarebbe stata un’umiliazione. Ti prego, smettila.”

Il Saiyan fuso sembrava innervosito, mentre Trunks e Goten dietro di lui stavano sorridendo. Inavvertitamente risuonò la voce di un Varga.

“Tutti i preparativi sono terminati. Ora torneremo al torneo principale, il torneo secondario continuerà durate il quarto round! Per questo duello chiamiamo Cold dell’Universo 8 e Son Bra dell’Universo 16!”

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