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Hanasia, la Regina dei Saiyan

Scritto da Salagir

Traduzione e adattamento di Crix, Prosavio e ItsAMeLuigi

Questa storia si svolge sul pianeta dei Saiyan, ben prima che questi diventassero il popolo di sterminatori che portò terrore in tutta la Galassia all'epoca di Re Vegeta. Se ti sei mai chiesto in che modo queste persone così potenti vivessero in comunità, se vuoi conoscere le sorti dei Guerrieri Millenari che hanno preceduto Broly, se le avventure di una frenetica ed emotiva guerriera in un mondo crudele ti tentano…allora entra nel mondo della Saga di Hanasia!


Parte 1 :123
Parte 2 :4567891011121314151617
Parte 3 :18192021222324252627282930313233343536373839404142434445
Parte 4 :464748495051
[Chapter Cover]
Parte 3, Capitolo 25.

Politica intermondiale

Traduzione di Crix, adattamento di Prosavio

“Figo, lavoreremo insieme!”

“Sì, ma sono ancora un tuo superiore, Brie, quindi devi comportarti a modo!”

“Stai attenta Missie, se abusi della tua posizione non ti pagherò più un solo caffè. E morirai di sete.”

“Abricota Prunus Armeniaca Rosidae Plantae, lei cerca di corrompermi! Non accetteremo queste minacce. Sappia che il suo licenziamento non è lontano, e che finirà senza lavoro, per strada e alcolizzato, arraffando vecchie barre di katchin nei bagni pubblici per rivenderli a una miseria al mercato nero per pagare le vostre dosi di crack.”

“È fuori questione. Dormirò con lo spacciatore per avere le mie dosi di crack gratuitamente.”

“Che fantasia.”

“Ruberò quanto prima delle barre di katchin, con cui batterti in un vicolo oscuro, durante una notte di luna piena, per attuare la mia vendetta. Ruberò le tue chiavi e andrò nel tuo appartamento per prendermi tutte le tue scarpe rimanenti! Poi, aprirò un negozio in nero per persone monogamba!”

“Non posso che obbedire... Sarebbe troppo immorale per te aprire un negozio in nero per persone monogamba.”

 

Qualche frase più tardi, gli ultimi partecipanti alla riunione erano arrivati, e infine cominciarono.

“Siamo qui riuniti per parlare della crisi più importante che abbiamo mai dovuto affrontare. Per secoli abbiamo celato la nostra esistenza all’impero del Freddo e comunicato con i ribelli, ma ormai siamo stati scoperti. D’altro canto, grazie ai Saiyan, o meglio una di loro, siamo diventati l’armata più efficace dell’universo contro questi Demoni. Dobbiamo accordarci su quale nuovo comportamento adottare.”

Era il presidente della riunione che parlava. Formalmente eletto, aveva governato gli Tsufuru per 17 anni, ed era qui in rappresentanza del loro governo.

Notate, cari lettori, che non citeremo qui i nomi di tutti i presenti poiché sarebbe poco utile. Quindi, per facilitare la comprensione, saranno chiamati a seconda delle loro funzioni.

“Siamo in 49 presenti fisicamente e virtualmente qui – continuò – e presenterò solo le persone più importanti. Io rappresento lo stato e il suo budget. Xxx dei sondaggi rappresenta il parere del popolo Tsufuru. Yyy dello studio dei popoli Saiyan rappresenta l’opinione di questi ultimi. Miss Chiin-Lee, del progetto Saiyan Millenario, rappresenta la Saiyan “Millenaria” che ha ucciso il Demone Chilled. In seguito, abbiamo degli invitati non-Tsufuru. Zzz su questo schermo rappresenta i ribelli contro l’Impero del Freddo. Aaa, su quest’altro schermo, è uno specialista che ci potrà dire come i Demoni reagiranno. Gli extra-planetari parlano attraverso un traduttore automatico. Per favore, parlate distintamente e trattenetevi dall’usare espressioni Tsufuru, di cinismo o con sfumature forti.”

Il presidente riprese fiato e continuò.

“Per cominciare, condivideremo delle informazioni su alcuni fatti e risponderemo a delle domande. Prima domanda, Chilled è morto? Risposta, sì. Secondo: l’impero ne è al corrente? Sì, hanno visto tutto tramite video, incluso il combattimento. L’Imperatore ha reagito con forza ma non ha ancora intrapreso alcuna azione. Sta radunando in questo momento i suoi figli. Aaa ci aggiornerà sui Demoni.”

“Buongiorno. Il numero dei Demoni è pari a cinque. L’imperatore Blizzard è il padre, non si è mosso dal suo trono per anni, ma alla vista del video si è alzato. Probabilmente è in grado di combattere, ma ne dubitiamo. Dopodiché ci sono i suoi quattro figli. Per ordine di nascita, Frosty, Snower, Chilled e Ice Kurima. Il primo è sicuramente i più forte di tutti. Per quanto riguardo la loro forza…”

Lo specialista dei Demoni esitò un momento, poi continuò : “ è un segreto, ma i Demoni possono trasformarsi, è questo che aumenta la loro potenza. Ognuno ha una o più trasformazioni, e non sappiamo quante. Ciò implica che la loro forza attuale che conosciamo non è sicuramente quella massima.”

“Le armate dell’Imperatore sono lontane dall’essere le più forti – intervenne un altro extra-planetario – poiché sono molto disperse e perché non ci sono praticamente mai ribellioni. In effetti, i Demoni o i loro guerrieri più forti, nominano guerrieri di corte che valgono ciascuno un’armata, non esitando a radere al suolo paesi interi o continenti, in caso di guerra.”

“Ma noi abbiamo il nostro esercito segreto – continuò un altro – che si sta preparando. Con le nostre forze combinate, potremmo combattere contro un decimo dell’Impero, che è assolutamente enorme. Ricordate che questi numeri non tengono conto dei guerrieri speciali della corte.”

“Visto che è impossibile essere attaccati da tutta l’armata contemporaneamente, con l’effetto sorpresa non c’è dubbio che vinceremmo le prime battaglie. A patto che nessun Demone sia presente, ci tengo a ricordare. Con delle vittorie preliminari, possiamo lanciare un movimento di ribellione e avere il supporto di altri pianeti. Una buona strategia può assicurarci la vittoria militare, ma unicamente se i Demoni e le corti sono assenti. Una delle nostre domande: il vostro guerriero è solo?”

“Sì – disse Chiin Lee, che potè infine prendere la parola – e ciò significa che nemmeno con le nostre più potenti droghe non siamo riusciti a creare un guerriero così potente. Chiaramente, questa trasformazione, che si avvicina a quella del Guerriero Millenario ma non lo è (abbiamo confrontato il DNA, non c’è in lei ciò che ha fatto dell’altro un Millenario), poiché è unico. E non sappiamo riprodurlo.”

I loro visi erano visibilmente sconvolti.

“D’altro canto, – continuò – il suo DNA non è specialmente diverso, non ha malattie né mutazioni. In breve, è possibile che tutti i Saiyan si trasformino in ciò che chiamiamo Super Saiyan. Ma non sappiamo ancora come.”

“Ci piacerebbe che lavoraste per rispondere a questa domanda, è estremamente importante per i nostri piani, questo potrebbe totalmente cambiare i rapporti di forza. Un’altra domanda, questi guerrieri sono manipolabili?”

“Sì”, disse Chiin-Lee . “Si batteranno per noi. Lei si batterà per noi.”

“Non sono d’accordo”, disse Yyy, dello studio dei popoli Saiyan. “Sì, si batteranno per proteggere il loro pianeta, ma non si preoccuperanno di nient’altro e non prenderanno ordini da nessuno. E se li manipoliamo e dovessero rendersene conto, nessuno potrebbe più sopravvivere.“

“La Super Saiyan è diversa. Ma non comincerò un dibattito contro Yyy, non qui. Sono anche io d’accordo sul fatto che sarà molto difficile convincere dei Saiyan ad andare in guerra nello spazio per noi. Ma non impossibile.”

“Stiamo per preparare una guerra universale contro l’Impero?” Domandò un alieno.

“Se c’è una minima speranza di distruggere i Demoni del Freddo, allora bisogna tentare.” Rispose un altro.

“Una minima speranza di fare miliardi di morti e di distruggere pianeti interi, sì! Durante una guerra aperta, i Demoni del Freddo non esitano a distruggere un pianeta la cui popolazione non doni tutte le sue risorse all’impero. Dichiarare la guerra significa mettere fine all’esistenza di intere specie!!”

“Dobbiamo agire con attenzione”, continuò un altro alieno. “Se lanciamo un attacco contro i Demoni con dei Super Saiyan, le nostre armate e un’insurrezione generale saranno sufficienti per mettere l’Impero alle strette.”

“Anche se i Demoni e la corte sparissero di colpo, questo non impedirebbe ad una testata quantica di distruggere un pianeta. L’intera armata non si può richiamare in una giornata.”

“Se si mettesse fine ad un impero tirannico vecchio di 10000 anni, sacrificando un miliardesimo della nostra popolazione, non sarebbe così male.”

“Ascoltate, – fece il presidente Tsufuru – faremo tutto il possibile per creare numerosi guerrieri , emh, Super Saiyan. Ma non è detto che ci riusciremo. Quando avremo la risposta, potremmo valutare questa opportunità. Nell’attesa, c’è una questione più importante. Che faranno i Demoni nei prossimi giorni? Se tutti e quattro venissero sul nostro pianeta, saremmo completamente distrutti!”

“Esatto”, disse lo specialista dei Demoni. “Se venissero numerosi, allora dovremmo assolutamente recuperare voi e il vostro guerriero per nascondervi da qualche parte. Ma non lo faranno. I Demoni sono pieni di sé e penseranno che basterà solo uno di loro per sconfiggere il vostro Super Saiyan, il che potrebbe essere vero. Oltretutto, partire in gruppo, sarebbe inusuale e mostrerebbero al popolo di essere in crisi. D’altronde, se un altro di loro dovesse morire nello stesso modo, cambierebbero tattica. “

Ci fu un po’ di silenzio. Pensare che più demoni invincibili potessero scendere sul piccolo pianeta Plant fece rabbrividire un buon numero di Tsufuru. In più, avevano visto il video, e se la Super Saiyan era più forte dei Demoni, essi avrebbero potuto trasformarsi per raggiungere una potenza e una velocità sorprendenti.”

“Mi avete detto – aggiunse uno Tsufuru – che i guerrieri della corte sono molto meno forti dei Demoni. Sono in grado di buttare giù grandi vascelli da guerra, questo lo credo, ma un Saiyan allenato da noi, non ancora Super Sayian, non potrebbe fare lo stesso?”

“Vediamo…” Rispose un alieno che aveva velocemente guardato fuori dallo schermo. “Ho appena saputo le caratteristiche del vostro Saiyan drogato ed allenato, e devo dire che sono veramente impressionanti. Sicuramente efficaci contro la maggior parte dei guerrieri della corte, ma non dell’élite.”

“E voi non avete visto nessun guerriero dell’élite?”

“Sì, qualcuno, ma non abbastanza, devo ammettere. Nessun’altra specie possiede in natura caratteristiche forti come quelle dei Saiyan. A parte i Namecciani, ovviamente.”

“I Namecciani?”

“Leggerete i file su di loro più tardi”, disse il presidente. “Qualcun altro ha delle domande?”

“Siete pronti ad entrare in guerra?” Domandò un alieno agli Tsufuru.

“Beh…” disse Xxx dei sondaggi e delle opinioni pubbliche. “Il nostro pianeta è minacciato… Abbiamo un’armata, abbiamo dei cittadini coscienti della minaccia. Sì, siamo in procinto di entrare in guerra.”

Tutti gli Tsufuru intorno al tavolo sentirono la tensione nella sala. Era stato detto. Erano minacciati e costretti a dover fare una guerra. Cominciare la produzione di vascelli da guerra e armi. Mettere le loro vite in pericolo.

 

Discussero in seguito dei piani a breve termine. Si stimò che al massimo dieci giorni più tardi, un vascello dell’impero sarebbe partito per Plant, sicuramente trasportando un Demone e qualche guerriero della corte, o almeno un’armata convenevole.

Gli Tsufuru furono esortati ad allenare i loro Saiyan, cominciare la produzione d’armamenti leggeri e prepararsi a ricevere vascelli alleati. Questi ultimi partirono in modo furtivo verso il pianeta Plant.

Infine, fu deciso al momento che i Demoni dovessero saperne il meno possibile (per cercare di ucciderne un altro prima che agiscano con delle precauzioni), e così si preparano per sabotare i loro sistemi di comunicazione prima che arrivassero sul pianeta con la loro astronave.

La riunione finì con lo scambio dei file contenenti informazioni su ciò che più interessava a tutti, ovvero i Demoni, i Saiyan e su tutto quello che gli Tsufuru non sapevano sul resto dell’universo.

 

 

“I Namecciani sono veramente impressionanti!” Fece lo Tsufuru che proiettava tutte le informazioni su di loro.

“Abilità rigenerative, è veramente geniale”, disse Chiin-Lee, che guardava lo schermo dalle sue spalle.

“Poteri magici strani, sanno tutti volare, e possiedono una forza pazzesca, anche se la loro gravità è meno intensa della nostra. Tutto ciò con spiccata intelligenza, longevità, telepatia… materializzazione???”

“È il potere di creare degli oggetti partendo dal nulla”

“Ma è impossibile!”

“Probabilmente non funziona in modo così facile come sembra. Ma guarda qua: saggezza, potenza e… totale autarchia.”

“Non hanno mai lasciato il loro pianeta, le cui coordinate sono sconosciute?! Sono conosciuti nell’intero universo e hanno nascosto il loro pianeta meglio di noi?!”

“Non hanno alcuna tecnologia intercettabile. Solo alcuni di loro si avventurano nell’impero. Sono testardi ed intrattabili.”

“Preferiscono vivere a casa loro tranquillamente, piuttosto che inviare i loro guerrieri a farsi uccidere contro l’impero. È comprensibile.”

“Peggio per noi…”

“Inoltre: nessuna tendenza alla violenza. Sono un po’ come i Saiyan, ma senza i lati negativi.”

“Comunque sono molto meno interessanti dei Saiyan.”

“Ah… e perché?”

“Guarda qua: – fece Chiin-Lee – asessuati.”

 

 

Corrne si era svegliato presto e volava verso la capitale. Quando arrivò, alcune ore più tardi, esausto, comprese che aveva fatto bene a sbrigarsi.

La città era in presa da una grande eccitazione. Fuochi d’artificio colorati esplodevano nel cielo periodicamente per annunciare l’importante evento a cui tutti erano invitati. Le città intorno avevano già ricevuto questi segnali, e Corrne aveva già visto due contastorie che lasciavano rapidamente la capitale per diffondere una notizia di cui era già a conoscenza.

Sapeva dalla loro espressione di malumore che erano delusi dal fatto che il loro lavoro li obbligasse a partire dalla capitale facendogli perdere i primi combattimenti per la selezione del nuovo Re.

Si diresse direttamente verso il grande stadio che, come previsto, era già gremito di spettatori. In più, ai gradini laterali, molti spettatori fluttuavano intorno all’arena. Corrne, stanco com’era, cercò un posto dove stare, anche in piedi se necessario. Ovviamente, i posti rimasti non erano granché. Tuttavia, trovò un posto soddisfacente.

I combattimenti erano iniziati già da molto. Ma Hanasia ancora non si era vista. Si vedeva un generale contro uno sconosciuto. Il combattimento non durò molto, e lo sfidante dovette arrendersi. Poi ci fu un’altra serie di incontri, ogni volta tra Saiyan diversi.

Il principio era cambiato. C’erano state delle iscrizioni antecedenti e piuttosto che combattere fino all’esaurimento delle energie, i combattimenti erano organizzati. Questo voleva dire che ogni vincitore avrebbe combattuto contro un altro vincitore.

 

Ci fu una pausa e il consigliere prese la parola, utilizzando il globo magico (un microfono) che permetteva alla sua voce di essere sentita ovunque in una volta sola, un congegno al quale gli abitanti della capitale erano abituati e ogni volta evitavano di domandarsi come funzionasse esattamente.

“Le eliminatorie sono finite, con trentasette candidati! Riprenderemo ora con un torneo classico, dove il vincitore resta sul ring. Ciascun candidato dovrà battersi con quello sul ring, in 37 combattimenti. Il vincitore sarà Re, almeno fino a domani!”

I Saiyan erano abituati a tornei Reali che duravano più giorni, dato che i candidati potevano venire da molto lontano e impiegare una settimana o più per arrivare. D’altronde, si domandò Corrne, perché riprendere il sistema abituale, dove più Re valorosi avevano perso a causa del cumolo di combattimenti ed erano stati sconfitti, infine, da guerrieri più deboli di loro, quando il precedente sistema era chiaramente più bilanciato?

Corrne ricevette risposta poco dopo. La prima a salire sul ring fu Hanasia.

 

“L’avete vista solo per un breve incontro alle eliminatorie, ecco a voi Hanasia! Potete scommettere, ne sono certo, che avete davanti la vostra futura Regina dei Saiyan!”

Non portava più gli abiti rustici del suo villaggio, ma non era nemmeno vestita come una Regina. Pertanto, il servizio amministrativo della capitale aveva già fatto la sua conoscenza, e le aveva dato un vestito in tessuto semplice e colorato.

“Lasciatemi ricordare le sue gesta. È passata almeno qualche settimana da quando è riuscita a tenere testa al terrificante Guerriero Saiyan Millenario! E ieri, è lei che ha ucciso l’invincibile invasore che veniva dal mondo del cielo, responsabile della morte del nostro anziano sovrano.”

Ovviamente, Corrne si era perso qualcosa.

“Tutte le informazioni su questi invasori verranno date in questo stesso stadio stanotte.” Finì il consigliere.

Molti furono sorpresi sulle gradinate, dato che era già pomeriggio e 37 combattimenti potevano durare molto molto tempo. Ma Corrne e gli organizzatori sapevano che questo non sarebbe stato il caso. Comprese che queste eliminatorie erano lì per mostrare dei combattimenti un po’ più equi per non deludere la folla. Perché, in effetti, quello che stava per accadere non sarebbe stato così emozionante.

“Azgamar del villaggio delle pianure a Sud è il suo primo avversario”, disse il consigliere nel momento in cui un Saiyan molto muscoloso e tarchiato salì sul ring.

Il Saiyan si mise in posizione e attaccò. Caricò Hanasia, la quale rimase immobile senza mostrare alcun tentativo di difesa.

Nell’istante nel quale la raggiunse, lei sollevò velocemente il braccio sferrandogli un solo colpo. Fu scagliato in cielo a diversi chilometri dall’arena.

“È il turno del nostro secondo candidato, – fece il consigliere, guardando insieme agli spettatori il puntino nero sparire in lontananza – Romanakib, dalla capitale, luogotenente dell’armata del Re.”

Un Saiyan dall’aria agile e dinamica salì sul ring. Saltò e volò verso Hanasia. A mezz’aria scagliò qualche sfera di fuoco per distrarla prima di cadere. Ma lì dov’era, non c’era più nulla e le sfere di fuoco caddero al suolo. Hanasia riapparse, in direzione perpendicolare alla sua, sferrandogli un colpo di ginocchio nel ventre, con le braccia incrociate per tutto il tempo.

Romanakib non volò verso il cielo, ma cadde a terra, gemendo debolmente, prima di svenire.

La parte più lunga dei combattimenti era l’entrata degli avversari di Hanasia. Solo cinque di loro fecero un combattimento quasi onorevole, e Hanasia dovette abbandonare la posizione con le braccia conserte, ma in tutti i casi venivano chiaramente surclassati.

 

“Torneremo domani con nuovi avversari e tra una settimana con la Saiyan più forte del pianeta!” Concluse il consigliere. Dopo una lunga pausa, vennero mostrati i cadaveri degli invasori e spiegarono quel che era successo.

Gli invasori venivano da un mondo al di là del cielo, e probabilmente ne sarebbero arrivati altri.

A causa loro, la ricostituzione dell’esercito stava per cominciare e tutti gli interessati potevano iscriversi, ancora una volta, ricevendo un allenamento avanzato.

Molti Saiyan erano eccitati all’idea di combattere dei mostri venuti da altri mondi, e alcuni si arruolarono solo per avere l’opportunità di combattere per primi.

I quartieri militari si dovettero espandere e gli edifici costruiti per l’armata del Guerriero Millenario stavano già per essere ingranditi.

 

Corrne entrò nel castello. Era un contastorie conosciuto e non doveva battersi contro le guardie per entrare. Si diresse direttamente verso le sale reali, e avvicinandosi agli appartamenti riservati al Re, trovò delle nuove guardie.

“Qua non si passa.”

“Sono Corrne, sono il contastorie reale”, rispose.

“Lo so chi sei, ti conosco”, rispose una delle guardie, un tizio possente che non avrebbe di certo avuto nessun problema ad occuparsi di Corrne, se avesse cercato di passare con la forza.

“C’è un sacco di lavoro per i nuovi Re, non sono qui per essere distratti da chiunque.”

“Sono di ritorno dal villaggio della Regina. La conosco.”

“Va bene, ecco cosa faremo, l’aspetterai qui e la saluterai quando uscirà.”

Corrne non poté che arrendersi. Si allontanò per trovare un posto nel quale sedersi.

“E non pensare nemmeno di buttare giù un muro”, fece l’altra guardia.

“Non sono un idiota, non preoccuparti.”

In questo mondo dei Saiyan, dove tutto era fragile, toccare i muri del castello era severamente vietato. La capitale era munita di rivelatori e nessun vandalo era esente da una bastonata per aver voluto crearsi la propria entrata. Mentre entrare attraverso un buco era punibile con la morte, il fatto di fregare una guardia autoinvitandosi era comunque permesso.

 

Il contastorie era abituato ad aspettare. Quando volava a gran velocità per centinaia di chilometri, visto che non aveva la radio, ingannava la solitudine ammirando i paesaggi, anche se li conosceva già bene. Stare con lo sguardo perso nel vuoto, senza pensare a nulla di particolare, era un riposo efficace per lo spirito, mentre il suo corpo lavorava per muoversi il più efficacemente possibile.

Guardò fuori da una finestra senza pensare a nulla. Avrebbe potuto attendere un’ora, non lo sapeva.

Si sentì un rumore provenire dagli appartamenti reali. Molte persone camminavano e parlavano mentre si dirigevano verso la porta. Corrne si alzò e vide Hanasia uscire, accompagnata da alcuni vecchi Saiyan che da molto tempo si occupavano degli affari reali.

“Ho detto di voler vedere lo Tsufuru ora!” Disse Hanasia.

“Non si può fare tutto di fretta. Aspetti qualche giorno…”

“Mi avevate detto che lo avrei potuto vedere.”

“Ma lei non è ancora Regina!”

“Ciao Hanasia”, disse il contastorie, mettendosi sul loro cammino.

“Ehi, – rispose lei – Co… Co…”

“Corrne.” Finì l’altro.

“Ah, giusto”, disse, senza ammettere che stava per chiamarlo ‘coso’. “Sei già tornato dal mio villaggio?”

“Beh, sì. Volevo sapere perché fossi sparita, non sono deluso!”

“Il mio villaggio… bisogna che li metta al corrente di tutto ciò! Saranno preoccupati.”

Corrne non osò rispondere, infatti, non era il caso.

“Sono partiti alcuni messaggeri.” Disse il consigliere. “Tra qualche giorno metteranno al corrente il vostro villaggio di tutte le novità.”

“Qualche giorno? Tu sei stato più veloce.”

“Devono fare tappa in molti villaggi intermedi per diffondere le notizie”, disse Corrne. “E poi… io sono parecchio veloce.”

“Ci andrò io stessa, allora. Poi chiamate gli Tusfuru.”

“Dovrà tornare entro domani mattina!” Si preoccupò un generale.

“Non preoccuparti, vecchio. Corrne, vieni come me.”

E sorrise un po’.

“Perché non conosco la strada.”

Il sorriso sbiadì un po’.

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