DB Multiverse
Hanasia, la Regina dei Saiyan
Scritto da Salagir
Traduzione e adattamento di Crix, Prosavio e ItsAMeLuigi
Questa storia si svolge sul pianeta dei Saiyan, ben prima che questi diventassero il popolo di sterminatori che portò terrore in tutta la Galassia all'epoca di Re Vegeta. Se ti sei mai chiesto in che modo queste persone così potenti vivessero in comunità, se vuoi conoscere le sorti dei Guerrieri Millenari che hanno preceduto Broly, se le avventure di una frenetica ed emotiva guerriera in un mondo crudele ti tentano…allora entra nel mondo della Saga di Hanasia!
Parte 1 :123
Parte 2 :4567891011121314151617
Parte 3 :18192021222324252627282930313233343536373839404142434445
Parte 4 :464748495051
Tutti contro il Guerriero Millenario
Traduzione e Adattamento di Prosavio
Hanasia versò un po’ d’acqua sulla fronte del padre.
Nella casa di famiglia, nello stesso letto in cui sua madre aveva finito di vivere, ora giaceva suo padre.
"Non preoccuparti..." cercò di dire l'uomo, ma Hanasia sentiva solo delle vocali.
“Sei depressa, proprio come lo eri per tua madre.” Borbottò. Hartich cercò di alzare il braccio in modo da mettere la mano sul viso della ragazza, ma non riuscì a farlo.
“Sai, figlia mia” disse, a voce alta, o solo nella sua testa, “non sono stato un buon Saiyan. Quando andavo in giro per il mondo ero alla ricerca di qualcosa di diverso, ma non l'ho trovato. Così ho cercato di essere me stesso in un altro modo. Quando sono tornato, sono diventato il Capo, ma non credo di meritarlo. Ho messo tutta la mia diversità in te e, certamente, tu sei davvero diversa. Tu sei il Saiyan più forte. Sei anche la più meritevole perché, proprio come me, puoi sentire la tristezza delle altre persone. Anzi, non solo la senti, ma addirittura la vivi. Non sei un solo Saiyan, tu sei tutti i Saiyan. Quando soffrono, sono in te. Quando sono felici, sono in te... Hai tutti i Saiyan in te, ed è per questo che sei la più forte. Sarai in grado di guidarli e di batterti al loro fianco. Tu...”
Ma Hanasia non sentì mai questo discorso. Riuscì solo a vedere, attraverso le sue lacrime, gli occhi del padre che si chiudevano mentre la sua bocca continuava incredibilmente a muoversi.
“Allora? Che problema hai? Qual è il tuo messaggio?”
Lo Tsufuru stava ansimando sull’uscio della porta, e non riusciva a entrare. I suoi occhi si muovevano in ogni direzione. Cercò di parlare, ma i suoi polmoni erano vuoti. Respirò ancora una volta. Quanto era calma questa sala di controllo! Ma l’inquietudine stava iniziando a crescere, e gli occhi di tutti erano diretti verso il messaggero.
Gli Tsufuru sono persone serie. Senza nemmeno conoscere il suo nome, Chiin-Lee aveva già parlato diverse volte con quel dipendente, ed era una persona seria. Ecco perché tutti erano preoccupati nel vederlo sudare, sconvolto, come se avesse visto un demone, e incapace di riferire le notizie per cui aveva corso e che avrebbe dovuto raccontare in prima persona da una sala all’altra.
Ma non era l'unica cosa che alimentava l’inquietudine. Dietro di lui, dalla porta aperta, si poteva udire uno strano ronzio. L'intero edificio era in ebollizione. Chiin-Lee prese il microfono per chiedere cosa stesse succedendo nella stanza accanto. Sul videocitofono poteva vedere gli impiegati che correvano via.
“Che cosa sta succedendo?” Chiese distintamente, fermando i fuggitivi, i quali guardarono lo schermo, con sorpresa, come se la domanda fosse stupida. Improvvisamente, consapevole del fatto che non avevano compreso il suo messaggio, il tizio fermo alla porta riuscì a balbettare:
“Ce... Ce ne sono due!”
Un fascio di luce trafisse il fumo, e un potente vento lo disperse istantaneamente. Ancora in piedi al centro di un cratere di roccia e di terra, ridendo come un demone, Romanesco, il Guerriero Millenario, non sanguinava più. Sul suo torso era possibile vedere una macchia nera: l’impatto provocato dall'aria bollente. Ma non aveva un graffio, neanche una semplice ferita.
Quello era stato l'attacco più potente che avrebbero potuto infliggergli. Cinquanta Saiyan insieme, addestrati e sincronizzati non potevano toccare il Guerriero Millenario. Che fare ora? Non potevano radunare tutto l'esercito così rapidamente. Ed era inutile cercare di trattenerlo. D'altra parte, secondo gli Tsufuru, avrebbe distrutto ciò che si trovava nelle sue immediate vicinanze. E questo era stato confermato quando colpì il terreno con un pugno e lanciò una palla di fuoco. Il cratere sotto i suoi piedi esplose e la terra tremò. Nizouki volò via, facendo dei gesti molto chiari: stava ordinando ai soldati di fuggire.
Tutti cominciarono a correre in ogni direzione. Alcuni fuggivano a grande velocità, con la paura nello stomaco. Romanesco volò lentamente, e all'improvviso si gettò su uno di quelli che aveva catturato e lo scosse come un sonaglio. Nizouki non aveva intenzione di restare e di guardare. Aveva una missione, e l'esercito non era più un suo problema. Si precipitò verso terra e, quasi a livello del suolo, volò il più velocemente possibile verso il villaggio di Hanasia. Ma avrebbe impiegato almeno un giorno per arrivarci…
Chiin-Lee non comprese quella frase. Anche tutta la stanza rimase in silenzio. Erano tutti lì per seguire i movimenti della tartaruga meccanica che stava volando sopra il mare in direzione del villaggio del Guerriero Millenario. Ma uno dei tecnici aveva capito, e si precipitò verso la sua tastiera.
Sulla schermata principale apparve la mappa del pianeta, e una freccia mostrò la tartaruga. Alcuni punti segnalavano le principali città Saiyan e il villaggio che il mezzo aveva come destinazione. C'erano anche le città Tsufuru, e la tartaruga stava seguendo un percorso diretto tra una di queste città e il villaggio. Il tecnico digitò per un po' e apparvero altri segni sulla mappa. Un segno rosso lampeggiante che Chiin-Lee conosceva: era il segnale dell’energia specifica del Guerriero Millenario. Quel marcatore venne assegnato automaticamente alla ragazza quando si trasformò durante l'attacco al suo villaggio.
“Si è mossa?” Aveva chiesto qualcuno nella stanza. Ma gli altri schermi e le immagini olografiche continuavano a mostrare altri luoghi. Piuttosto che rispondere verbalmente alla domanda di Chiin-Lee sul videocitofono, le persone della sala accanto mostrarono delle immagini. Una registrazione della sala del trono, immagini satellitari, e altre fonti.
Un altro Saiyan. Un altro. Trasformato, come la ragazza… un altro. Ce n'erano due.
“Immagini satellitari del villaggio, trovate la ragazza.” Chiese Chiin-Lee, come per rassicurare sé stessa. Mentre si attivavano, guardava le immagini della sala del trono. Il testo indicava che si trattava di una registrazione, mentre accanto, ma con meno dettagli, si poteva vedere in tempo reale il combattente che si sfogava devastando tutto ciò che intralciava il suo cammino. C'erano un sacco di dispositivi Tsufuru nel palazzo, e molte telecamere volanti erano arrivate per aggiornare altre immagini satellitari. Il giovane ragazzo di nome Romanesco si era arrabbiato durante il combattimento, ed era cambiato di colpo. Era successo molto più velocemente che con la ragazza. Ma la cosa peggiore è che era molto più potente. Chiin-Lee non aveva misurato i livelli di energia, ma quando si trasformò, il terreno sotto i suoi piedi venne distrutto, il vento divenne più forte, e anche la luce divenne più diffusa in tutta la sala, conferendogli un’aura ancora più grande. Inoltre, ci fu un cambiamento sorprendente su tutto il suo corpo, non solo sui capelli. I suoi muscoli erano incredibilmente enormi, e sembrava un mostro.
Forse la trasformazione Millenaria è meno imponente sulle donne Saiyan? Oppure forse...
“Ho capito!” Esclamò uno Tsufuru, mostrando un'immagine satellitare. La ragazza stava uscendo di casa. La telecamera volante, che era rimasta in stand by, le andò più vicino.
Gli abitanti del villaggio si stavano avvicinando alla ragazza e la telecamera scese in modo da avere immagini migliori. Si piazzò sul tetto di un’abitazione e, usando lo zoom, la Tsufuru poté vedere le facce dei Saiyan che circondavano la ragazza e che parlavano con lei. Stava piangendo di nuovo.
Chiin-Lee mise le immagini da parte e aprì una comunicazione con il Saiyan consigliere del re. Quest’ultimo possedeva un braccialetto che gli permetteva di comunicare con gli Tsufuru. Era un giovane combattente che aveva servito la famiglia reale e si era dimostrato degno di fiducia. Stava guardando il combattimento del guerriero da lontano, in piedi, sulla cima della torre più alta. Sapeva che gli Tsufuru lo avrebbero contattato, ed era in attesa.
“Salve, consigliere. Com'è la situazione?”
“Il Guerriero Millenario ha fatto la sua apparizione. Il Re è morto, e il nostro generale sta riunendo l'esercito. Una parte di esso ha combattuto all'aperto, e tutti i soldati sono morti. Il Guerriero Millenario sta uccidendo gli ultimi rimasti.”
“Sì, lo vediamo.”
“Il Generale Nizouki è ancora vivo?” Chiese il consigliere. “È l'unico a sapere dove si trova il Saiyan che ha allenato, dovrebbe recuperarlo.”
Oh, giusto, il piano dei Saiyan... Ma era abbastanza improbabile che questo Generale e il suo combattente avrebbero potuto essere di qualche utilità.
“Chiin-Lee” disse uno Tsufuru dalla stanza accanto, "abbiamo inviato una nave da guerra verso la capitale. Arriverà in mezzora. Visto che la tartaruga è già stata utilizzata...”
“Chiin-Lee” disse un altro, “abbiamo trovato il loro Generale. È l'ultimo superstite del battaglione abbattuto e si sta muovendo velocemente verso Est. Il Combattente Millenario lo ha notato, ed è partito all'inseguimento. Il Generale ha già percorso diverse decine di chilometri.”
“Uhm... Lo sta inseguendo... Chiama il capitano della nave da guerra!”
“Capitano Aruloku Alebatoru sul ponte superiore del Lightning Bold, in ascolto.”
“Avete una nave per un viaggio super-rapido? E un Saiyan potrebbe raggiungerla ed entrarvi dentro?”
“Sì, ed è possibile, se lasciamo la cabina di guida aperta.”
“Inviatene una immediatamente. Tenetela vuota e controllatela a distanza, a tutta velocità verso il Guerriero Millenario. Fatela volare vicino al Saiyan che il mostro sta inseguendo.”
Nizouki stava volando più velocemente possibile quando sentì una presenza piuttosto inquietante dietro di lui. Sì, in lontananza, c'era Romanesco che andava verso di lui! Non stava distruggendo casualmente ciò che lo circondava, al contrario, era intenzionato a uccidere tutti i suoi nemici, e non avrebbe mai lasciato un combattimento in sospeso!
Lo avrebbe catturato nel giro di pochi istanti. Non c'era modo di sfuggirgli... Ma, improvvisamente, uno strano mezzo apparve sulla sua destra e gli andò incontro sempre più velocemente. Era una oggetto volante di metallo, e continuava a volare accanto a lui. Non poteva che essere un mezzo degli Tsufuru.
Sentì una voce molto debole. Lui si avvicinò, e vide una sorta di sedile nel mezzo della struttura. C'era una sfera magica, e la voce proveniva da lì!
“Entra nella nave! Siediti, e ti porteremo lontano! È molto più veloce di te.”
Gli Tsufuru lo stavano aiutando?! Che sorpresa... Ma non poteva rifiutare. Era esausto, e non aveva altra scelta. Nizouki si inginocchiò sul sedile e afferrò la parte posteriore della sedia, che era più larga che alta. Ora, il suo avversario era sempre più vicino.
“Destinazione: villaggio del Guerriero Millenario donna” disse Chiin-Lee, “calcolare la velocità in base a quella del Guerriero Millenario. Inserire un navigatore ai comandi a distanza. Se l'inseguitore inizia ad attaccare con sfere di energia, occorre evitarle con dei buoni riflessi. Lightning Bolt, anche voi verso il villaggio. Ci sarà la tartaruga, così come i due Combattenti Millenari. Sarà il luogo del grande scontro.”
“Consigliere” chiamò la Tsufuru, usando un'altra lingua e un altro microfono. “Guida il tuo esercito verso la direzione che ti indicherà il braccialetto.”
“Come fai a sapere dove sto andando?” Chiese Nizouki alla sfera.
“Ti stiamo inviando verso la Saiyan più potente del mondo.” Rispose Chiin-Lee.
“Quella che stavi cercando.” Poi, spense il microfono per rispondere agli sguardi sorpresi di coloro che erano nella sala: “Beh, stava cercando il Saiyan più potente, no? Ebbene, è l'altra Guerriera Millenaria.”
“È evidente che questi Tsufuru sanno tutto di noi...” Pensò Nizouki. “Non credo che Hanasia possa fare qualcosa, ma almeno c’è qualcuno che la pensa diversamente.”
“È morto”, disse Hanasia agli abitanti del villaggio.
“Non devi essere triste.” Disse uno di loro. “Ha combattuto molto bene.”
Poi entrò in casa per prendere il suo corpo. Quando uscì, gli altri si erano già disposti in cerchio. Erano pronti per il rito funebre. Hanasia fece un respiro profondo e lanciò il capo del villaggio verso l’alto. La ragazza fu attraversato da un brivido vedendo il corpo potente del padre andare sempre più in alto nel cielo.
Era stato lanciato molto alto. Gli abitanti del villaggio non si aspettavano meno per il loro capo, e avevano piena fiducia in sua figlia. Il suo gesto era stato piuttosto semplice, non sembrava aver utilizzato molta forza. Eppure, il corpo salì in alto ad altissima velocità.
Come al solito, tutti prepararono una sfera di energia, e si assicurarono che Hanasia fosse la prima a colpire. L’attesa sembrava durare per sempre. I più anziani ricordarono che nessuno degli altri capi era stato popolare e rispettato come lo era stato Hartich. Un capo eccezionale. Tutti lo avrebbero conservato nel loro cuore. Dopo un po’, il corpo cominciò la discesa, e Hanasia si circondò di un vento potente. Tutta la polvere a terra salì in alto, e l'aria vibrò con quelle onde che Hanasia produsse nella sua ultima battaglia, come aveva fatto contro Nizouki (ma nessuno lo sapeva). Senza nemmeno muovere le braccia, il suo intero corpo produsse una palla di fuoco che andò verso l'alto e colpì il corpo.
Il suo colpo fu immediatamente raggiunto dagli altri, ma si limitarono a colpirsi l'un l'altro nel cielo, perché Hartich era già stato disintegrato.
Improvvisamente, un enorme dolore colpì di nuovo Hanasia, ma non era quello che si aspettava.
Era come una brutto e opprimente presentimento, una presenza minacciosa, peggio della morte che aveva appena visto. Non era nemmeno paragonabile alla sensazione che aveva avuto di fronte a quel pazzo scatenato di ieri, era centinaia di volte peggio.
Ad un tratto, si alzò in cielo.
Lontano, molto lontano, gli eventi e le disgrazie stavano convergendo verso il villaggio. Ma la cosa più importante era al livello del suolo, ai limiti della sua vista: poteva sentire la terribile ombra della morte che si avvicinava a grande velocità.
Non poteva pensare a suo padre, non era più il momento. Ora cominciava a sentirsi molto impaurita, perché sapeva che non stava per accadere nulla di buono.
Scese lentamente, gli altri non si erano mossi.
“Cosa sta succedendo, Hanasia?”
“Qualcosa... sta per arrivare qualcosa di terribile. Questo è tutto ciò che so. Tra pochi minuti… qui... ci sarà un bagno di sangue.”
Gli abitanti del villaggio si guardarono l'un l'altro, sorpresi.
“Lasciate il villaggio! Fuggite!”
“Ma Hana…”
“Ha ragione!” Urlò uno dei più anziani. “Sento l’odore della morte! Sta arrivando!” Continuò l’uomo, e volò per vederla con i suoi occhi. Tutti coloro che potevano volare salirono in aria per vedere autonomamente.
“È quella cosa che si sta avvicinando?”
I Saiyan con i sensi più sviluppati ben presto cominciarono ad avere paura. Man mano che quella cosa si avvicinava, erano sempre più numerosi quelli che riuscivano ad accorgersene e a capire che si trattava di qualcosa molto più terrificante del guerriero invincibile di ieri.
Nizouki era sorpreso dalla velocità della sua roccia volante che stava continuando ad accelerare, in base alla velocità di Romanesco. Era anche stupito del fatto che si stavano dirigendo esattamente verso il villaggio di Hanasia. Poi, riuscì a distinguere delle abitazioni in lontananza. Vista la velocità, era questione di pochi secondi, e si preparò per scendere al volo.
Romanesco non era affatto stanco, e poteva resistere per tutto il tempo che avrebbe voluto. Vide anche lui il villaggio e capì subito che era la loro destinazione. Vide molti Saiyan sospesi in aria. Stava per iniziare una nuova battaglia.
“È Nizouki! È a bordo di una roccia volante!”
“Sì.” Rispose Hanasia. “Mi ha portato qui il Guerriero Millenario.”
“È quello il combattente? Guardate, c'è una luce intorno a lui.”
“Come... Hanasia.”
“No, non proprio come Hanasia.” Disse un vecchio Saiyan.
“Ascoltatemi tutti...” Proseguì, “voi... voi non dovrete attaccarlo. Per nessun motivo. Capito?”
“Abbiamo i risultati delle analisi delle aure. Il livello della ragazza è molto inferiore a quello del ragazzo. Quindi, in questo duello mortale, invieremo i nostri attacchi esclusivamente su di lui. In seguito, vedremo che fare in base alla situazione. Le nostre navi arriveranno entro pochi minuti, per ora non possiamo fare altro che stare a guardare.”
“È appena arrivato al villaggio.”
“Lo so.”
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