DB Multiverse
DBM Universo 19
Scritto da Foenidis
Traduzione e adattamento di Grinch
Questi guerrieri che utilizzano potenti armature hanno combattuto accanto a Goku e ai suoi amici, ma da dove vengono in realtà? Qual è la loro storia?
Scopri come tecnologia e coraggio possano diventare gli ingredienti del cocktail della vittoria nell'insolito Universo Helioriano, il cui destino ha più volte rischiato di finire in tragedia.
Questo fumetto è in pausa. La continuazione arriverà in futuro...
Mentre tornavano in mezzo alla battaglia, Wigner virò bruscamente incrociando la traiettoria di Fuller. Riattivò lo scudo sul suo braccio sinistro e andò a schiantarsi contro il gruppo di nemici che circondavano Feyn.
L’Ultra scaraventò all’istante i Kollok colpiti, mentre quelli presi in pieno tentavano di riprendere l’equilibrio. Raggiunse in fretta la giovane donna posizionandosi schiena contro schiena. Entrambi iniziarono a roteare contemporaneamente in cerchio sparando un’infinita scarica di raggi laser sull'orda che iniziò ad assottigliarsi… Massicci cadaveri cadevano uno dopo l’altro.
Fuller coprì i suoi compagni più anziani con successo, effettuando un balzo per attaccare un enorme carro armato che si era diretto verso le truppe in difficoltà contro il duo Helioriano.
Prima che i Kollok avessero il tempo di scansarsi dalla traiettoria dell’ordigno per aggiustare il tiro, il giovane guerriero sparò due colpi dal suo guanto destro con una forza tale da far vacillare il braccio dal rinculo. Le sfere luminose così generate andarono a schiantarsi violentemente contro l’imponente torretta dalle enormi braccia, decapitandola sul posto. Questi colpi condensati di neutroni a energia regolabile a seconda del bersaglio dava agli Ultra il vantaggio di una potenza d’attacco degna di una batteria di artiglieria pesante.
A quel punto, proteggendosi dagli attacchi che esplodevano verso di lui e seguendo le indicazioni del suo schermo olografico… Fuller sembrava starsi concentrando. I diodi sulle sue tempie iniziarono a lampeggiare intensamente e tre piccole sfere luminose sgorgarono contemporaneamente dall’attrezzatura situata sul suo pugno. I proiettili a neutroni, che sembravano quasi biglie di luce, descrissero una parabola buttandosi nell'apertura creata dall'esplosione sul carro armato danneggiato.
Immediatamente un Kollok si gettò verso lo squarcio nel metallo del veicolo per fuggire. Purtroppo per lui non fece in tempo a scappare e finì vaporizzato da una potente esplosione che annientò le truppe nel suo raggio in una vasta area sia a terra che in cielo. Il colpo infuocato, intriso di detriti di tutti i tipi, scaraventò anche i soldati lontani dall'epicentro dell’esplosione prima di esaurirsi, tanto che anche Fuller dovette proteggersi.
Sulla destra di tutto ciò, Braag aveva deciso di procedere a terra, facendosi strada a suon di laser verso tutto quel che si muoveva. Diversi corpi caddero sulla sua strada, finché all'improvviso i soldati smisero di intralciarlo e gli lasciarono terreno libero.
Il guerriero corrugò il volto, capendo il perché di quest’improvvisa apertura.
Un istante dopo, l’enorme figura di un blindato sorse dalle truppe e si diresse verso di lui, mentre i soldati marroni cessarono il fuoco. Preferivano osservare la carica del mastodontico veicolo, i cui cannoni frontali si erano accesi.
Ma i cannonieri non ebbero il tempo di fare fuoco. Con un furioso ringhio, in un lampo l’Helioriano si sollevò da terra per poi lanciarsi contro il mostro metallico. All’ultimo secondo si mise in posizione prona. Le sue spalle, il posteriore e i piedi sfioravano il terreno e scomparve sotto la macchina.
Un sottile raggio quasi invisibile si fece strada verticalmente al carro armato. Seguì il percorso dell’Ultra fino a quando sbucò fuori dall'altra parte del carro armato… Uscita seguita da un’esplosione causata dal guerriero che coinvolse buona parte della massa di guerrieri ammassati al sicuro dietro il veicolo. Alcuni di loro, lanciati e con le membra strappate, caddero gridando mentre Braag sgusciava come un demone fuori da sotto il carro armato prima di risollevarsi in fretta in cielo.
Il suo scudo riapparve sul suo braccio destro, mentre col sinistro iniziò una pioggia mortale di colpi, facendosi strada in mezzo all'orda di soldati.
Aveva una buona ragione per allontanarsi dal blindato. La sottile linea che attraversava il carro iniziò ad allargarsi. Stava tagliando il veicolo in due! Una luce accecante fuoriuscì dalla crepa che tagliava il metallo, prima che tutto esplodesse in una gigantesca palla di fuoco. Un gran numero di detriti incandescenti volarono per aria, proiettili mortali per i soldati a terra.
Poco più in là, sul fronte, le truppe Kollok si ritrovarono ridotte ad una sottile linea. L’esercito Helioriano aveva fatto utilizzo delle brecce aperte dagli Ultra e non aveva avuto difficoltà ad attraversarle. La nuova massa blu procedeva contro l’agglomerato bruno, nel mezzo del quale venivano sparati raggi laser bianchi e verdi in abbondanza.
Ancor più a destra, Led, in difficoltà, stava venendo aiutato dal possente Dirac. I temibili Kollok cadevano come mosche sotto il fuoco e la furia del gigante.
Al suolo, in ginocchio e protetto da uno scudo energetico a semisfera, Led stava tastandosi una coscia con la mano. La sua gamba aveva subito un profondo taglio e stava avendo un’emorragia. Una fine ingloriosa per una carriera come la sua, si era detto.
Sopra e attorno a lui, Dirac aveva già fatto pulizia di molti nemici quando un colossale e mostruoso Kollok, in piedi e calmo a pochi passi di distanza, invitò il titanico guerriero ad avvicinarsi.
Il predatore sembrava sicuro di lui e osservò l’Helioriano raggiungerlo con un sorrisetto che fece arrossire le guance tipiche della razza dell’invasore. Il mostro lasciò cadere a terra il suo equipaggiamento pesante.
La faccia dei Kollok aveva la particolarità di cambiare colore – da un rosa pallido quando erano calmi, diventava sempre più rossa man mano che l’eccitazione dei malvagi esseri aumentava. Le voglie su questo guerriero erano di un rosso così intenso che emanavano luce.
Anche Dirac sorrise e si liberò dagli elementi combattivi dei suoi abiti. Sapeva cosa voleva il mostro molto più alto di lui, che già era un gigante. Lo sapeva e intendeva darglielo con molto piacere!
Una calma innaturale calò sul largo perimetro nel mezzo del campo di battaglia.
Led sospirò sollevato. Per fortuna quei selvaggi amavano le lotte più di qualunque altra cosa. Questa tregua avrebbe dovuto dargli il tempo che gli serviva per fermare questa maledetta emorragia. Sapeva anche di non doversi preoccupare per il suo compagno, il gigantesco Kollok non aveva speranze!
Dalla sua posizione, Lidar osservò lo strano duello che stava iniziando. Molti Kollok avevano imparato a conoscere le grandi capacità di Dirac durante le numerose battaglie combattute con l’esercito Helioriano.
Come tutti gli altri Ultra, questa forza della natura era stata generata dalla manipolazione genetica delle sue cellule muscolari destinate ad aumentare il suo già impressionante potere. Questo processo gli aveva facilmente permesso di superare l’abilità di quei mostri più simili ad animali che a persone.
Il popolo Kollok è sempre stato fiero della forza e resistenza dei suoi bestiali soldati, favorite dal rigido clima e dall'elevata gravità del loro pianeta natale. Il venire battuti da degli esseri così piccoli li infastidiva più di ogni altra cosa, e perciò non era raro vedere i guerrieri migliori sfidare a un duello corpo a corpo il gigantesco Helioriano, la cui statura non era affatto comune nella sua gente.
Ovviamente quei loro cervelli di gallina lo credevano il più forte del gruppo.
Mentre il feroce combattimento imperversava, Lidar indirizzò lo sguardo al giovane Bose alla sua destra. Incredibilmente, il novellino era troppo preso dalla sua battaglia, in cui si stava dimostrando davvero astuto e abile, per notare l’improvvisato scontro imminente.
Il basso guerriero Helioriano gioì… Si permise di abbassare lo scudo per liberarsi le mani e fare fuoco sui nemici che erano stati così idioti da lasciarsi distrarre dallo spettacolo delle due montagne di muscoli che, nel frattempo, si erano lanciati l’uno contro l’altro selvaggiamente.
Dirac schivò abilmente il pugno del mostruoso guerriero, che lo sfiorò a malapena, mentre il suo impattò con forza sul volto dalle rosse guance luminose. Il colpo spinse brutalmente all'indietro la testa del Kollok.
Quest’ultimo si ricompose lentamente, sfoggiando un sorriso sanguinario e una scintilla negli occhi mentre giocava tastandosi la sua mascella dolorante… Nonostante tutto sembrava molto felice di avere davanti a sé un avversario degno delle sue aspettative.
Dirac non attese e ripeté il colpo, che stavolta non diede lo stesso effetto al suo avversario. In un agile movimento, afferrò il largo collo dell'Helioriano e tempestò di pugni lo stomaco del suo nemico con ferocia. Quei colpi avevano una potenza fenomenale, sollevavano l’enorme corpo dell’Ultra ad ogni impatto ed erano accentuate dal clamore e dall'esultanza dei guerrieri attorno ai due combattenti.
All'improvviso, le mani del soldato afferrarono le spalle del Kollok. Sorpreso, il mostro non ebbe il tempo di capire che stava succedendo e si ritrovò sbattuto a terra, allegramente colpito al mento da una ginocchiata. A giudicare dal lago di sangue sulla sua faccia, il colpo era stato leggermente violento.
Un sorriso sarcastico apparve sul volto di Dirac. Quei sempliciotti mancavano di buon senso! Ogni volta la stessa storia: enorme potenza ma nessuna tecnica e nessuna capacità nel combattimento… Così non c’era gusto! Combattere contro ragazze come Feyn o Nim era centinaia di volte meglio.
Led sollevò lentamente la sua mano dalla gamba ferita. Non solo il sangue aveva smesso di uscire, ma il profondo taglio aveva iniziato il processo di rimarginazione. Sicuramente, la propagazione della componente molecolare che aveva mutato le loro cellule per permettere loro di compiere miracoli come questo era stata una tortura insopportabile, anche considerando il programma destinato a prepararli a sopportare queste modifiche radicali al loro organismo… Ma bisognava ammettere che ne era valsa la pena!
Si rialzò in piedi. Un istante dopo, il tessuto della sua tuta da combattimento si ripristinò come per magia coprendo la ferita, quasi scomparsa del tutto. Finalmente il guerriero poté rimuovere lo scudo a semisfera. Meglio risparmiare preziosa energia. Rimase immobile mentre i Kollok attorno a lui gli indirizzavano sguardi cupi.
Sapeva che se non avesse fatto movimenti sospetti, avrebbero optato per ignorarlo e tornare a seguire lo scontro di Dirac. Riprendere la battaglia ora avrebbe potuto avere conseguenza catastrofiche, in quanto il suo compagno non disponeva dell’attrezzatura di combattimento.
Tutti gli sguardi erano rivolti all'arena improvvisata. Il possente Kollok si era rialzato e stava proseguendo l’assalto al guerriero Helioriano con ferocia!
Dirac intercettò con una mano un brutale pugno, mettendo fine alla formidabile carica dell’avversario. Sorpreso nel vedere un attacco simile bloccato con tale facilità, il Kollok rimase immobile per qualche secondo. Col volto deformato dalla rabbia, rivelando una dentatura da vero predatore, indirizzò un secondo pugno verso la mano che bloccava la sua. A denti stretti e con gli occhi fissi sull'Ultra, stava visibilmente usando tutta la sua forza per spostare l’insolente guerriero.
La faccia di Dirac si contrasse quando un tremito attraversò il suo braccio facendo protendere i muscoli per lo sforzo. L’altra mano si aggiunse alla prima per contrastare la violentissima spinta del Kollok.
La lotta tra le braccia dei due titani era epica! I muscoli di entrambi sussultavano mentre si scontravano, decorandoli con vene pulsanti. I loro volti erano imperlati di sudore, ma possedevano un’incredibile determinazione.
Quella lotta era fisica quanto psicologica, e nonostante l’ immenso bisogno d’ossigeno dei loro corpi, entrambi si costringevano ad andare avanti e a respirare piano… Senza un momento di riposo per contrastare la presa mortale dell’avversario.
Tutti i soldati lì attorno osservavano in religioso silenzio. Braccia che iniziavano a vacillare, possenti spalle che tremavano… Era impossibile dire chi dei due stava dominando quello scontro.
Anche Braag si era quasi dimenticato della sua battaglia.
Il cerchio di spettatori di questo formidabile duello stava crescendo, contagiando le truppe intorno a loro… Ricominciare il massacro ora sarebbe stata una mossa sleale. Sleale e pericolosa per Dirac e Led.
Era molto sorpreso… Sorpreso che questi cumuli di carne e muscoli potessero resistere alla formidabile forza del gigantesco Helioriano. Era evidente che questo guerriero Kollok fosse stato cresciuto e allenato in modo speciale per resistere senza cedere contro il titanico combattente di Helior!
Braag quasi trasalì riflettendoci. Pensare che la potenza di questi mostri era tutta naturale… Era facile capire come erano riusciti a fondare un impero così vasto. Il solo immaginare i popoli indifesi, le donne e i bambini caduti sotto la tirannia di questi perfidi selvaggi era rivoltante!
Ma per ora, due uomini erano molto lontani dal fare queste considerazioni. Due esseri di forza bruta, dalle infuocate mani aggrovigliate tra loro in modo infinitamente doloroso… Ma non era niente in confronto alle fiamme che scorrevano nelle vene di quei corpi in tensione da quella lotta tra semi-dèi.
Poi, un paio di braccia iniziò a piegarsi…
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