DB Multiverse
DBM Universo 19
Scritto da Foenidis
Traduzione e adattamento di Grinch
Questi guerrieri che utilizzano potenti armature hanno combattuto accanto a Goku e ai suoi amici, ma da dove vengono in realtà? Qual è la loro storia?
Scopri come tecnologia e coraggio possano diventare gli ingredienti del cocktail della vittoria nell'insolito Universo Helioriano, il cui destino ha più volte rischiato di finire in tragedia.
Questo fumetto è in pausa. La continuazione arriverà in futuro...
I due Ultra, tenendo gli occhi puntati sull’inaspettato nuovo evento di quella giornata, stavano tentando di superare lo shock della trasformazione di Zarbon.
“Brutto figlio di… È più brutto di un Kollok!” mormorò Waals. “secondo te è diventato appiccicoso ora?” chiese, incapace di levare lo sguardo da quell’abominio.
“Non rendermi partecipe delle tue fantasie, se non ti dispiace.” Rispose secco il capitano.
Un grande sorriso apparve sopra il pizzetto di Waals, felice di vedere il suo capo a disagio per l’umorismo.
“Carissimo capo, sai che mi piace provare un po’ di tutto… Ma tranquillo, quello lì non mi attizza per niente…”
Il cuore di Vegeta stava battendo all’impazzata, mentre il sudore scendeva copiosamente dalle sue tempie… Zarbon poteva trasformarsi?!
Era così. Davanti a lui, al posto dell’adone dalla pelle blu, si trovava una creatura grottesca, possessore di due file di innumerevoli denti coi quali si stava esibendo al principe.
Pensa in fretta… In fretta! Doveva calmarsi e analizzare la situazione. Di quanto era stata moltiplicata la sua forza?
Concentrare la sua nuova abilità sforzò Vegeta, ma quel che riuscì a sentire lo rassicurò. La forza combattiva emanata dall’avversario, seppur preoccupante, non era effettivamente moltiplicata, solo aumentata. L’orgoglio Saiyan si fece vedere in un sorriso sul principe, i guerrieri della sua razza erano gli unici in grado di potenziarsi di dieci volte. Si concentrò sui dintorni per controllare che non ci fossero ulteriori brutte sorprese, lanciando uno sguardo ai due Ultra, atterrati a una certa distanza. Buone nuove: l’esibizionista col pizzetto era riuscito a ricaricare le energie dei suoi macchinari. Non considerava gli Ultra come un possibile aiuto, ma due erano meglio di uno. Se utilizzati al meglio, si sarebbero rivelati utili. Riportando lo sguardo sulla bestia, Vegeta valutò le possibili tattiche.
Dopo la soddisfazione provata nel vedere il terrore sul volto della sua preda, Zarbon non si preoccupò di fare attenzione. Colmo di sicurezza, si lanciò in direzione del verme a tutta velocità!
Il balzo fu sufficiente a raggiungere il Saiyan, e l’alieno lo spazzò lontano con una manata. Colpito, Vegeta riuscì a malapena a riprendere il controllo del volo che un rumore e delle luci svegliarono la sua attenzione. Zarbon aveva un ghigno beffardo che partiva da quelle sottospecie di orecchie che si trovava. Aumentò la potenza dei suoi attacchi e il miserabile sparì sotto una pioggia infernale di colpi. Quello sciocco desiderava giocare? Sarebbe stato da maleducati non dargli quel che si meritava!
Un brutto presagio si fece strada nelle menti dei due Ultra. Wigner e Waals non avevano bisogno di commentare la nuova svolta degli eventi. Gli impianti del Capitano Helioriano stavano risuonando; mai prima d’ora l’aveva assalito un tale terrore! Le voci tutte insieme nella sua testa, gli ordini contraddittori che arrivavano incessantemente, tutto questo non aiutava! L’impellente bisogno di tagliare i contatti con il quartier generale era sempre più grande, ma farlo gli sarebbe costato il posto… Le comunicazioni intanto non cessavano e anzi, stavano diventando ancor più rumorose. Nel frattempo, il mostro non stava lasciando un attimo di tregua all’altro alieno. Lo sguardo di Wigner incrociò quello di Waals. Lo scompiglio che vide nei suoi occhi gli fece prendere una decisione. Una frazione di secondo dopo, il sistema collegato alla corteccia uditiva del suo cervello tagliò il flusso di comunicazioni indesiderate. Era ora di concentrarsi sulla priorità più importante: Assicurarsi che i suoi amici, il suo popolo e il suo pianeta avessero un futuro! Interruppe seccamente Waals, che stava per dire “Ma Capitano…”, cosa insolita da sentirgli pronunciare.
“Dì loro che mi serve tutta la concentrazione possibile e che comunicherò solo se necessario!” latrò.
Per la prima volta docile, Waals obbedì senza lasciare il minimo commento.
Non un singolo colpo!
Nessun attacco di Vegeta aveva raggiunto il bersaglio… Il Saiyan era riuscito ad allontanarsi da Zarbon, che lo fissava con un sorriso compiaciuto. Aveva dimostrato di essere più forte e veloce di questo idiota, che cosa pensava di fare?
“Bene, bene… Quello sporco verme si è fermato per riprendere fiato!” osservò con curiosità. Si contrasse dalla rabbia, rivelando le sue fauci… Quello scimmione maledetto aveva un bel coraggio!
Sospeso nel cielo, pieno di sangue, col volto sfigurato e il cuore che batteva furiosamente, Vegeta diede libero sfogo alla furia causata dall’umiliante pestaggio subito. Non aveva ancora liberato il potere nella sua totalità durante gli allenamenti, ma non era riuscito a mantenere il margine che si era prefissato e la sua esperienza e gli istinti fecero notare l’effettivo livello che poteva raggiungere… Ma nemmeno in quel caso sarebbe riuscito a sorpassare la nuova forma di quel mostro dalla pelle blu! Non era quello il problema, però.
Se quelle fauci bestiali gliel’avessero permesso, Zarbon avrebbe lanciato un fischio osservando i numeri sullo scouter aumentare. La sorpresa si stava per trasformare in preoccupazione quando si accorse che gli sforzi del regale incapace si erano bruscamente fermati così com’erano cominciati. Era comunque sorprendente: chi avrebbe pensato che un Saiyan avesse potuto raggiungere un simile livello senza l’ausilio di quell’orrenda trasformazione? E chissà quanto lontano sarebbe potuto arrivare… Era una fortuna che quello stupido avesse concentrato i suoi miglioramenti al solo scopo di tradire il loro Signore! Se avesse tentato di fare carriera nell’impero… I posti vicini al fulcro del potere erano difficili da ottenere, specialmente in caso di una concorrenza pericolosa. Essere sostituibile poteva facilmente accorciare la tua vita! Sarebbe stato meglio uccidere ora il ridicolo principe, prima che Freezer lo risparmiasse di nuovo a causa di quell’incomprensibile fascino che provava verso quella patetica razza.
Un pezzo del mantello blu discese con grazia sul terreno.
Una sinfonia risuonò nel cielo Helioriano composto dal ritmo frenetico dei fischi provenienti dalle lame laser sparate in direzione di quel bersaglio irraggiungibile. Wigner e Waals non la stavano prendendo alla leggera, la densità dei loro attacchi combinati mancavano la preda di pochissimo… Per quanto disumano potesse essere, prima o poi si sarebbe stancato anche lui, e il minimo errore sarebbe stato fatale!
Se ne fosse stato capace, Zarbon sarebbe prima impallidito dal terrore e poi diventato paonazzo dall’adrenalina scatenata in lui, che gli aveva permesso di evitare l’incredibile ritmo della mortale danza delle lame Helioriane. C’era mancato poco!
Che idiota! Doveva ricordarsi quanto infido e sleale poteva essere Vegeta! Ma anche lui aveva degli assi nella manica.
Uno spaventoso ghigno apparve su quel a che doveva essere la sua faccia, prima che le sue mani si unissero per contrattaccare.
Wigner gridò quanto più forte poteva assieme a Waals per attirare l’attenzione del predatore. Spense il brillio delle lame per sparare un’intensa scarica di colpi. Vide Waals sparire sotto il fuoco dell’attacco nemico, ma continuò nella sua offensiva di blast-balls. Come sperava, l’alieno tornò sulla difensiva per ricevere con visibile curiosità la scia di piccole sfere che si dirigeva verso di lui.
Osservando lo schermo dello scouter e i piccoli oggetti di fronte a lui, Zarbon si accorse che il rilevatore non le segnalava come pericolose. Secondo lo strumento, non c’era differenza tra quei colpi e dei sassolini. Rassicurato, il grosso guerriero catturò la prima di esse nel palmo della mano destra. Subito dopo averla toccata si ritrovò sommerso nel fuoco di un’esplosione… Ma veloce com’era apparsa, la palla di fuoco si consumò come una candela bagnata. Zarbon era trionfante, eccitato dal poter sfoggiare la sua potenza a quei miserabili insetti che avevano osato credere di ferirlo, folli!
Quando l’alieno sentì l’Helioriano gridare “Prendi questo!” era troppo tardi per rettificare il suo errore.
Le prime detonazioni si susseguirono come fuochi d’artificio, poi si unirono in un’enorme sfera che non cessava di crescere, alimentata dalle esplosioni, più distruttiva che mai.
Abbandonando la vista del risultato del suo attacco, Wigner alzò lo sguardo, sollevato. Nel cielo, due persone si godevano la vista del suo lavoro… Lo straniero aveva protetto Waals!
“Niente male per dei vermi come voi…” Commentò Vegeta, dando l’impressione di essere sarcastico.
“Avevi promesso di fare miracoli ma non hai aiutato granché. E poi vogliamo parlare del lifting alla faccia che ti sei fatto fare da quel rospo?” borbottò Waals in risposta.
“Resta in guardia invece di sputare sentenze, non sarà certo questo a sconfiggerlo!” Rispose il Saiyan prima di girarsi minacciosamente. “Recuperare l’attrezzatura della tua ragazza è stata una bella mossa, ma se avessi mancato il bersaglio Zarbon si sarebbe occupato di te! Sarà già una fortuna se riuscirò a impedirgli di uccidervi quando potrà di nuovo muoversi. Non sarà facile!”
Il sorriso di Waals si trasformò in una smorfia, l’Ultra si avvicinò a Vegeta e gli puntò il dito per provocarlo:
“Chi ha detto che gli permetteremo di muoversi di nuovo? E abbassa la cresta se non vuoi che ci occupiamo di te dopo di lui!”
Senza attendere risposta, l’Ultra partì verso le esplosioni, sotto lo sguardo dubbioso del Saiyan.
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