DB Multiverse

DBM Universo 19

Scritto da Foenidis

Traduzione e adattamento di Grinch

Questi guerrieri che utilizzano potenti armature hanno combattuto accanto a Goku e ai suoi amici, ma da dove vengono in realtà? Qual è la loro storia?
Scopri come tecnologia e coraggio possano diventare gli ingredienti del cocktail della vittoria nell'insolito Universo Helioriano, il cui destino ha più volte rischiato di finire in tragedia.

Questo fumetto è in pausa. La continuazione arriverà in futuro...

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[Chapter Cover]

I tre Saiyan avevano subito reagito all’interruzione causata dai nuovi arrivati. Due semplici cenni con la testa furono sufficienti per ridistribuire i ruoli. Radish e Nappa abbandonarono il leader degli Ultra per volare verso i due guastafeste. Il principe scomparve per poi riapparire a pochi metri di distanza dall’Helioriano rimasto solo.

Vegeta non sapeva bene cosa fare col capitano Ultra. L’inaspettato arrivo degli altri due élite era preoccupante. Da dove diavolo erano sbucati? Questo non sarebbe dovuto succedere! Galasir e il suo consigliere avevano garantito che si sarebbero presi cura del resto degli Ultra per il tempo necessario a completare la parte del piano dei Saiyan. La distanza tra il luogo del diversivo ed Helior era stata accuratamente calcolata per ottimizzare le possibilità di successo. L’incapacità dei Kollok di mantenere la loro parte dell’accordo aveva compromesso l’intera operazione. Quante altre brutte sorprese li aspettavano? Uccidere il leader avrebbe significato avere un nemico in meno, ma sarebbe stato abbastanza? L’istinto tattico del principe Saiyan stava tentando in tutti i modi di trovare un’altra opzione, un’alternativa più efficiente.

La gioia del vedere i suoi amici e la rinnovata speranza per le buone notizie ebbero l’effetto di far rinascere l’organismo e la febbricitante mente di Wigner. Osservando i due barbari prendere il volo, analizzò le nuove possibilità che portava l’elemento dei rinforzi. L’improvvisa interruzione del capo degli invasori davanti a lui lo prese alla sprovvista, ma non abbastanza da farlo svenire. Senza preavviso, per sorprendere il guerriero, Wigner sparò una scarica di raggi laser contro il nemico. Come si aspettava, la sagoma dell’avversario si dissipò nell’istante in cui il primo colpo avrebbe dovuto impattare. Sparita verso destra, poi in alto, di nuovo a destra, sinistra, sotto… Prestando attenzione ai dati trasmessi sia dai sensori, sia dai suoi sensi, Wigner stava vivendo solo per seguire i movimenti del Saiyan che, grazie al cielo, non stava rispondendo. Era forse il ritmo dei colpi ad impedirgli di farlo o il risparmiarlo era una nuova tattica? Questo pensiero ebbe vita breve.

Adesso!

Il Fendente Divino partì da sopra la mano di Wigner con la rapidità di un serpente di fuoco.

Nappa era contento: carne fresca per il macellaio, molto più soddisfacente dello sfasciare pezzi di metallo in cielo. Anche Radish era colmo di gioia, questi due Ultra offrivano una nuova occasione per riguadagnare punti.

Due raggi si frapposero tra i nuovi arrivati e i Saiyan. “Attento!” disse Nappa. Schivando un colpo a sinistra, Radish se la prese col suo alleato. Quando avrebbe smesso di trattarlo come uno scemo che non sapeva badare a sé stesso?

Purtroppo, mai.

Già sul pianeta Vegeta, Nappa faceva parte dell’élite dell’élite, i pochi eletti per servire direttamente la famiglia reale. Ancor peggio, scelto tra tutti gli altri, il pelato baffuto aveva ricevuto l’incarico di stare vicino al principe. Gli anni erano passati, ma non l’abilità del colosso. Era ancora giovane, e nonostante i suoi progressi costanti, Radish era ancora lontano dal sorpassarlo. Aveva un potere degno di rispetto, ma il figlio di Bardak era senza dubbio il più debole, sempre e comunque. Un pensiero di suo fratello, poco prima della sua morte, gli attraversò la mente. Forse avrebbe dovuto tentare con più impegno di mantenerlo in vita, dopotutto. Accanto a una potenza bassa come la sua, il suo livello sarebbe stato probabilmente apprezzato di più. Ma era troppo tardi per i rimpianti. L’aria stava ronzando attorno al passaggio dei due raggi energetici brucianti che sembravano essere l’arma più letale dell’arsenale Ultra. Per di più, il doloroso ricordo dell’arto perduto aumentava il livello di pericolo di quei laser a forma di lama. Quel bastardo di Freezer li aveva mandati a morire in mezzo agli Helioriani. Senza l’intelligenza del loro principe, l’esito della battaglia contro quegli Ultra sarebbe stato molto incerto. Questi codardi non possedevano livelli di potenza degni di nota, ma disponevano di una gamma di armi lontana dell’essere antiquata… Molto più pericolosa di tutto ciò che si trovava dall’altra parte della galassia. Le truppe di Freezer non possedevano una tale attrezzatura, lo status di guerriero élite ne avrebbe risentito terribilmente. Già così il tiranno li trattava come rifiuti, proprio loro! La crema della razza guerriera suprema!

La necessità di un po’ d’azione fermò i pensieri del combattente ferito.

I suoi due colpi avevano mancato la silhouette del nemico. Si stava alternando tra colpi di laser e sfere esplosive in un gioco del gatto e del topo contro di lei. Una ragazza! Quella peste era agile come una gazzella, sembrava impossibile avvicinarsi. Si stava mantenendo distante, era agile ma poco veloce.

Più in basso, il grande Nappa aveva un Ultra tutto suo, che sembrava coltivare la stessa attrazione per il combattimento diretto del piccoletto prima di lui. Occupati nella mischia, i due si stavano avvicinando al terreno. Lo scouter di Radish si lamentò con la voce del suo compare pelato.

“Piantala di sognare a occhi aperti e uccidi quella puttana prima di subire danni peggiori!”

Poche volte l’impulso di uccidere qualcuno era stato così potente nella mente del figlio di Bardak.

Nappa osservò il nuovo avversario di fronte a lui. Il volto dello sconosciuto era insanguinato, a causa dei colpi subiti durante quella piccola contesa aerea, e accentuava la sua espressione rabbiosa. Prometteva bene, forse gli avrebbe dato una buona sfida, proprio quel che ci voleva!

Waals tremava dalla furia. Nonostante le incredibili circostanze che avevano permesso a lui e Nim di riunirsi al gruppo di Wigner, erano comunque arrivati troppo tardi per impedire le morti di Lidar e Fuller. Aveva detto al barbaro di continuare la battaglia sul terreno con la scusa di essere un avversario migliore di Lidar, ma in realtà doveva recuperare un minimo di autocontrollo. Deconcentrato a causa dell’eccesso di sentimenti e adrenalina, aveva combattuto come una matricola durante il primo giorno. Più di ogni cosa, voleva la pelle di quel guerriero, e l’avrebbe avuta!

Nappa decise di sfotterlo:

“Riprendi fiato prima del prossimo pestaggio?”

Waals si sforzò per restare calmo. Era furbo, quel gigante aveva capito tutto. L’Helioriano sapeva che se avesse abboccato, avrebbe perso ancor prima di iniziare. Di solito la sua rabbia, che aveva imparato a domare, poteva essere sfruttata… Ma ora, la fiamma dentro di lui stava per esplodere. È impossibile vincere senza un minimo di controllo, è la dura lezione che ogni testa calda deve imparare prima o poi, spesso e volentieri nella maniera più difficile…

Nim continuava ad eseguire piroette cambiando velocemente direzione, ma lo straniero senza un piede era intoccabile come qualcosa di incorporeo. Nonostante un’enorme massa di capelli, una seria ferita, la sua stazza e un’evidente mancanza di grazia, si stava muovendo troppo in fretta per essere visto a occhio nudo. Il suo sguardo non lasciava il minimo dubbio sulle sue intenzioni, la qualifica di barbaro gli si addiceva perfettamente… Era molto meno brutto di un Kollok, certo, ma possedeva la stessa aria selvaggia. La sua apparenza più umana tuttavia dava un interesse a sapere di più su quest’uomo, tentare addirittura di capirlo… Ma la donna sapeva che non ne avrebbe avuto l’opportunità. Da questo duello sarebbe uscito un solo sopravvissuto, e tra i suoi piani non figurava quello di perdere.

I suoi propulsori fotonici l’avevano catapultata sopra l’avversario, quando ebbe un’intuizione e li spense all’improvviso, portando il correttore di gravità al livello massimo. Come si aspettava, la sua caduta prese il nemico di sorpresa. Non avrebbe potuto evitare che l’Helioriana si avvicinasse alla sua schiena, così tanto da riuscire ad afferrare una buona parte dei suoi lunghi capelli neri. Radish non riuscì a resistere al peso che stava ora spingendo il suo collo all’indietro. Sfruttando la corda improvvisata a cui era appesa, oscillando, Nim lasciò uscire con forza una lama di laser, senza distogliere lo sguardo dalla gola che le stava venendo offerta.

Vegeta era impallidito. Il sangue aveva lasciato il suo volto, e stava ora pompando verso il cervello. Questo idiota, questo insetto, questo incapace con la forza combattiva di un vegetale era riuscito a colpirlo! Era riuscito a far sgorgare del sangue reale!

Grazie a un riflesso, Wigner alzò l’avambraccio davanti alla faccia per difendersi. Era riuscito a manovrare la lama luminosa con successo e il colpo era andato a segno. Tuttavia, nonostante la spada energetica fosse tagliente, era stata rallentata da una sorta di scudo che lo straniero sembrava essere in grado di attivare attorno a sé con le sue sole capacità. Inoltre, il combattente aveva sufficiente esperienza da sapere come accompagnare il movimento dell’attacco per limitare il danno, questo l’aveva salvato senza dubbio. Il suo braccio sinistro era stato tagliato fino all’osso, ma dalla reazione avuta non sembrava disabilitato. Non solo non aveva compiuto il minimo gesto per osservare o proteggere la nuova ferita, ma il barbaro era ora entrato in uno stato di follia omicida causato dalla rabbia, e il suo corpo di conseguenza era diventato un vero e proprio generatore. Un’energia sconosciuta emanava da lui con una tale potenza che sembrava essere diventato l’occhio del ciclone di una pericolosa tempesta. Il tempo era stato calmo fino ad allora, ma adesso un forte vento si era alzato, nuvole oscure coprivano sia l’anello che la Tethor mentre vari fulmini illuminavano il tutto. Invasore, guerriero, mago e ora anche semi divino, cosa diavolo era questo straniero?

Il pugno di Waals non andò a segno, quello di Nappa sì. Nonostante sembrasse tener testa al colosso, l’Helioriano cadde pesantemente sul terreno del pianeta che aveva giurato di proteggere. Nappa non era dispiaciuto del fatto. Certo, affrontare un lottatore di questo calibro era bello, ma i colpi e le risposte subite aveva risvegliato la ferita alla spalla. Dopo aver aumentato il vantaggio che aveva con un massiccio calcio al fianco dell’avversario dai capelli a cespuglio, per avere qualche secondo di pace, il Saiyan alzò un sopracciglio. Aveva difficoltà a credere ai numeri che stavano salendo sul suo scouter, quando esso esplose, assordandolo nell’atto. Il suo principe, erede al trono, il suo incarico, stava salendo oltre ogni limite. Dopo le fatiche e le umiliazioni, l’era dei Saiyan stava finalmente tornando!

Waals: Morirai!

Nappa: Forse, però io ho i baffi.

Waals: Accidenti.

Disegni di:

PoF       14

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