DB Multiverse
DBM Universo 14 (dei Cyborg): One Way
Scritto da Foenidis
Traduzione e adattamento di Unochepassava
In seguito alla morte dei "Guerrieri Z", come raccontato in Twin Pain, gli Universi 12 e 14 hanno condiviso la loro storia per qualche anno, prima che tutto andasse a rotoli per quest'ultimo. Quali sono gli eventi che hanno portato alla vittoria di Trunks in uno e al trionfo degli androidi nell'altro?
Questo fumetto è concluso!
Parte 1 :123456789
Parte 2 :10111213141516
Parte 3 :1718
Parte 4 :192021222324252627282930313233343536
Traduzione e adattamento di Unochepassava, revisione di SuperBardack
Bulma solleva lo sguardo… riflettendo per un istante.
Pensa con affetto a Son Gohan… era davvero il figlio di suo padre…
Nella stessa situazione, Vegeta avrebbe semplicemente polverizzato l’intero gruppo senza preavviso e senza nemmeno tentare di discutere… ma non Gohan.
No, proprio come avrebbe fatto Goku, ha cercato di dare una possibilità a questi uomini.
La mano della donna esita un istante sulla tastiera… poi sospira… no… si è promessa di non angosciarsi ulteriormente contando il tempo che scorre… d’altronde passerà sicuramente più in fretta di quanto pensi… e in un momento, si udirà il suono familiare della voce di suo figlio che la sorprenderà nel bel mezzo del lavoro…
Con la dolce prospettiva di questo pensiero che le avvolge il cuore, Bulma si rituffa nelle note del racconto di Son Gohan…
Ancora in aria sopra la strana nave che si affossava molto lentamente ma inesorabilmente nel suolo, Son Gohan… circondato da una decina di scagnozzi in uniforme, guardò lo gnomo sparire dentro l’entrata che si era aperta davanti a lui.
Vista l’arroganza di quest’ultimo, era più che probabile che non avesse assolutamente alcuna intenzione di fare i bagagli… meglio dunque essere pronti!
Ma tutta la discrezione del giovane Saiyan non gli bastò per evitare l’attacco fulmineo di cui fu vittima.
Infatti, senza possibilità di prevederlo… si ritrovò improvvisamente e saldamente immobilizzato da Darbula che era apparso dal nulla… proprio dietro di lui, aveva passato le proprie braccia sotto le sue ascelle e lo aveva bloccato con una presa stretta dietro la nuca!
Immediatamente, Gohan ritrasse la propria aura e tornò al suo stato normale.
Nel frattempo, Pui Pui era riemerso dall’ingresso e si affrettava verso il gruppo nel cielo… con in mano uno strano oggetto, che somigliava un po’ ai kilimetri, ma molto più grande e di una forma che ricordava un incrocio tra una lampada di Aladino e una salsiera.
Darbula gongolava:
“Hai capito che non valeva la pena di provare a combattere… molto bene… vedo che sei un ragazzo intelligente… sta’ tranquillo… sarà indolore…”
Una rabbia cieca si impadronì di Son Gohan… avrebbe dovuto aspettarsi che questi sconosciuti non fossero degni di fiducia… l’attacco a tradimento alle spalle non era meno ignobile… tuttavia gli confermò la forza ipotizzata del suo misterioso assalitore… era stato abbastanza veloce da riuscire a sorprenderlo… molto più veloce dei cyborg!
Lo sguardo del Saiyan si irrigidì quando vide Pui Pui arrivargli addosso brandendo quella salsiera davanti a sé…
Quest’ultimo non ebbe il tempo di raggiungere il bersaglio… un tremendo calcio al volo ne interruppe brutalmente l’avanzata, buttandolo letteralmente gambe all’aria mentre una formidabile deflagrazione spazzò via violentemente tutti i soldati, incluso il sorpreso Darbula…
Son Gohan aveva accompagnato la sua seconda trasformazione con un’impressionante emissione di ki che lo aveva strappato dalle grinfie del Signore dell’Altro Mondo, mentre l’intera truppa si era ritrovata a terra a varia distanza dall’epicentro dell’esplosione.
Le potenti pulsazioni della vigorosa aura del Super Saiyan risuonavano ora nella valle cosparsa di uomini intenti a rimettersi in piedi.
Son Gohan non prestò loro alcuna attenzione… si voltò per rivolgersi verso colui che lo teneva immobilizzato un istante prima.
Darbula mal nascondeva il fastidio per essersi lasciato sorprendere in questo modo:
“Sai nascondere bene la tua potenza… ben fatto ragazzo! Avrei dovuto fare attenzione quando hai abbassato il tuo livello di energia…”
Son Gohan non si lasciò distrarre dal tono falsamente amichevole del colosso dal mantello bianco:
“Posso ricambiare il complimento… sei veloce, prendermi di sorpresa non è da tutti!”
Visibilmente lusingato, il grande guerriero sorrise con piacere:
“Ti ringrazio… ma, vedi, io non sono un guerriero qualunque…”
Sparì e riapparì immediatamente col pugno in avanti proprio di fronte al giovane Super Saiyan ruggendo:
“E te lo dimostrerò!”
Son Gohan ebbe giusto il tempo di spostare la testa per schivare il pugno che gli sfiorò la guancia… appena prima di assestare un poderoso colpo di gomito al guerriero che aveva fatto l’imprudenza di mettersi così alla sua portata…
Il colpo, benché terribile, non ebbe tuttavia l’effetto sperato… Darbula replicò immediatamente con una percussione fulminea che raggiunse in pieno la nuca del giovane guerriero…
Ma anche Son Gohan sapeva come incassare… e per un buon motivo… le lezioni di Vegeta prima, i molteplici scontri con i cyborg poi, lo avevano istruito abbastanza duramente!
Lo scambio di colpi che seguì fu degno di un’epopea dantesca… persino Pui Pui un po’ più in basso guardava sbalordito i due avversari… buttò un occhio al kilimetro che giaceva al suolo… ma no… meglio forse non conoscere la potenza sprigionata da quei due lì!
Aveva più o meno un’idea del livello del grande Darbula, che ancora non stava dando prova della sua forza… ma il terrestre? Come poteva un semplice essere umano avere in sé tanta energia?... Era oltre ogni possibile comprensione!
Il terrestre infatti aveva appena bloccato, uno dopo l’altro, i pugni del proprio avversario, che era furioso di trovare una simile opposizione… un mortale capace di rivaleggiare con la sua potenza di Signore delle tenebre!
In realtà, era una buona cosa che egli non sapesse che il giovane Saiyan lo aveva bloccato per avere il tempo di riflettere un po’… anche se fino a quel momento era riuscito a cavarsela bene, la sua esperienza gli aveva permesso di rendersi conto che questo extraterrestre fosse effettivamente molto forte… più forte dei cyborg… davvero troppo forte senza dubbio per prendere il sopravvento!
Per il momento, si serviva dell’immagine di un piccolo corpo con il vestito rosa per trasmettere quanta più rabbia possibile alle proprie braccia messe a dura prova… aveva assolutamente bisogno di questa immagine ancora per un po’… doveva riflettere in fretta…
Dopo tutto, era ovviamente molto forte, ma se non era un cyborg, c’era la possibilità che non fosse invulnerabile… forse allora una tattica efficace avrebbe potuto permettere di venirne a capo!
In ogni caso, era ormai troppo tardi per tirarsi indietro!
Per un momento, i due guerrieri misero alla prova la propria potenza, ciascuno lottando per far cedere l’altro… Darbula ringhiò:
“Nessuno può competere con il Signore delle Tenebre…”
Nonostante la sorpresa generata dalla proclamazione del titolo del suo assalitore… Son Gohan diede prova di una prontezza inaudita evitando per un pelo lo sputo il guerriero diabolico gli aveva lanciato in faccia…
Guardò il gigante con sorpresa… Cosa significava un atto così infantile da parte di un avversario del suo livello?... Quando un grido attirò la sua attenzione verso il basso…
Uno dei soldati urlava di terrore mentre il suo corpo veniva divorato dall’avanzamento di una sostanza grigiastra che sembrava pietrificarlo. Un istante dopo, una statua grigia aveva preso il posto dell’essere in carne ed ossa.
Pui Pui rise vedendo lo sguardo incredulo del giovane terrestre:
“Tutto ciò che la saliva del Signore dell’Altro Mondo tocca si trasforma istantaneamente in pietra… strabiliante, vero?
Son Gohan guardò nuovamente il suo avversario con stupore…
La sua saliva poteva trasformare le persone in pietra?!... Quel titolo pomposo non era dunque una mera vanteria?!
Lo sguardo del giovane guerriero cambiò per passare dalla sorpresa alla durezza di una profonda determinazione:
Questo sconosciuto era ancora più pericoloso di quanto avesse immaginato… quale strano trucco poteva ancora nascondere?... Sarebbe stato meglio non correre rischi e smettere di…
Sorpreso, il Saiyan fermò di colpo la sua riflessione…
Darbula aveva sospeso ogni movimento e sembrava improvvisamente essere altrove col pensiero!
Poi la sua impressionante voce risuonò… rispondendo chiaramente ad un ordine che lui solo aveva sentito, interrompendo lo scontro per spostarsi tre metri indietro:
“Sì… ha ragione, Maestro… mi sono scioccamente lasciato andare!”
Il colosso cornuto ora fissava Son Gohan senza fare il minimo movimento, mentre tutti i soldati si ritiravano in silenzio all’interno della nave…
Pui Pui fu l’ultimo ad entrarvici… e fu solo dopo la sua scomparsa nelle viscere della macchina che Darbula riprese la parola:
“Dovresti ringraziare il maestro Babidy… grazie a lui la tua fine è stata posticipata…”
Poi con un sorriso ironico:
“Teme che io rovini la merce… peccato, mi sarebbe piaciuto spingerti fino al tuo limite, giusto per vedere…”
Guardò ostentatamente l’ingresso del velivolo che continuava a scendere lentamente nel terreno:
“Se vuoi davvero convincerci a partire… dovrai seguirci…”
Il suo sguardo tornò sul giovane Saiyan con una risatina beffarda:
“So cosa stai pensando… io farei sicuramente lo stesso al posto tuo…”
Poi i suoi occhi gialli scivolarono di nuovo verso la piccola parte della nave che ancora sporgeva dal terreno…
“Ma anche se tu decidessi di distruggere questa parte… noi saremo al sicuro nelle stanze più interne che tu non puoi vedere… non avrai alcuna possibilità di arrivare a noi…”
Prima che Son Gohan potesse rispondere, Darbula era sparito con un piccolo rumore, simile a quello di un televisore che si spegne.
Il giovane restò immobile per un istante, solo nel cielo della vallata deserta… dove risuonavano solo le vibrazioni della nave che si interrava inesorabilmente. Aveva estinto l’aura dorata che lo avvolgeva, rimanendo comunque trasformato per precauzione…
Il guerriero era adirato con sé stesso… non avrebbe dovuto lasciargli la possibilità di ritirarsi all’interno della nave…
Darbula lo aveva invitato a raggiungerli… era sicuramente un’altra trappola!
Il Super Saiyan tese una mano aperta davanti a sé in direzione del piano superiore, che giungeva ora al livello del suolo, e cominciò a formarvi una sfera di energia…
E se questa storia delle stanze più interne non fosse che un bluff… un attacco sufficientemente potente potrebbe senza dubbio bastare a risolvere definitivamente il problema…
Son Gohan richiuse improvvisamente la mano con un rantolo di risentimento.
Ma se non fosse una menzogna… non avrebbe più modo di raggiungerli ed eliminarli… chi avrebbe potuto assicurargli che la vallata non nascondesse tutta una rete di cunicoli sotterranei? E poi era improbabile che riuscisse a raggiungere il grande Darbula se non con un attacco diretto.
Con un profondo sospiro, decise di scendere lentamente verso l’ingresso lasciato aperto per lui.
L’apertura dava su un pozzo buio di cui non si riusciva a vedere il fondo.
Eppure il giovane Saiyan vi si calò senza il minimo segno di esitazione per scendere nell’oscurità… una sagoma luminosa che si immergeva nelle tenebre.
Atterrò in un’ampia sala circolare ben illuminata… al centro di essa un motivo marcava il pavimento, con un portellone che sembrava dare accesso al resto della nave.
Tutto era incredibilmente silenzioso… Son Gohan non sentiva più neanche le vibrazioni che scuotevano la nave dall’esterno… rimase lì per un po’, del tutto immobile… attento al minimo spostamento d’aria… al più piccolo incremento di energia percettibile.
Ma anche concentrandosi… non rilevava nessun’altra forza vitale all’infuori della propria… era tuttavia intimamente convinto di essere osservato… spiato… anche se non c’era alcun sistema di sorveglianza visibile.
Gli sconosciuti stavano sicuramente elaborando la loro nuova strategia… era molto probabile che il suo inatteso livello di potenza gli stesse creando qualche problema… tanto più che, apparentemente, sembravano volerlo neutralizzare senza ferirlo troppo seriamente…
Tanto valeva approfittare di questo vantaggio senza attendere oltre!
Il giovane Saiyan si levò improvvisamente in aria e scagliò senza preavviso un forte colpo sul pavimento… l’ingente esplosione fece vibrare l’intera nave… Gohan esaminò la breccia che aveva appena creato verso il basso…
Sospettava già prima, a giudicare dalla strana forma della struttura, che nascondesse un arrangiamento a più piani… e la sua intuizione si rilevò esatta!
Da quello che poteva vedere… sotto i suoi piedi si apriva una sala identica a quella dove si trovava.
Anch’essa apparentemente vuota.
Fu tuttavia con diffidenza che il guerriero iniziò a scendere di un livello… i suoi avversari avevano già dato prova di essere perfettamente in grado di giocare sporco, e addentrarsi tanto a fondo nel cuore del territorio nemico era un rischio che non doveva essere preso alla leggera.
Una volta atterrato… ebbe conferma del fatto che questo piano fosse esattamente identico al precedente… se non fosse stato per il buco aperto nel soffitto, avrebbe potuto credere di non essersi mosso.
Stava già iniziando a risollevarsi mirando verso il suolo quando un piccolo rumore lo interruppe improvvisamente…
Il centro del motivo che decorava il pavimento era appena scomparso per lasciar spazio ad un passaggio verso il basso…
A Son Gohan scappò un sorriso divertito… a quanto pare, il proprietario di casa non gradiva che si aprissero dei nuovi passaggi tra i piani.
Fu di nuovo con prudenza che la sagoma arancione e blu si lasciò andare giù di un ulteriore livello…
Ancora la stessa stanza!
Il soffitto si era appena richiuso quando il rumore dell’apertura di una porta fece voltare il guerriero, che si rimise in guardia…
Pui Pui aveva appena fatto la sua entrata… e, apparentemente, non proprio di sua spontanea volontà… infatti stava ancora protestando balbettando:
“Ma… ma… non ho alcuna possibilità… anche Darbula…”
L’extraterrestre serrò di colpo gli occhi curvandosi in avanti… come se stesse subendo le grida di rabbia di qualcuno che Son Gohan non poteva sentire…
All’improvviso la stanza intera sembrò venire avvolta da un curioso vortice… lo spazio, l’universo stesso, sembravano ruotare attorno ai due guerrieri… finché al suolo non rimase altro che il disco che decorava il centro del pavimento della sala, che era scomparsa lasciando il posto ad uno strano paesaggio quasi lunare.
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