DB Multiverse
DBM Universi 12-14 e "Mirai" world : Twin Pain
Scritto da Foenidis
Traduzione e adattamento di kibasennin, Prosavio, ValentDs, SonGoku94
In questo mondo alternativo "del futuro" da cui è venuto Mirai Trunks a bordo di una macchina del tempo, tutti i nostri eroi furono uccisi dai cyborg... Questa storia ne racconta i dettagli, con una parte narrativa comune per gli universi 12 e 14.
Questo fumetto è concluso!
Traduzione di kibasennin, revisione di Prosavio
Non si riesce a capire se il viso di Bulma è inondato dalle lacrime, o se è la pioggia che batte contro le sue guance.
Probabilmente entrambe le cose.
I suoi occhi gonfi e il naso arrossato dimostrano la prima, mentre per la seconda basta i parapioggia neri non lontani da lì.
Due persone si staccano dal gruppo... sono Muten e il signor Brief, che raggiungono la figura inginocchiata davanti alla tomba recentemente aggiunta, coperta di fiori.
Il vecchio maestro pone una mano comprensiva sulla spalla di Bulma, che singhiozza al suo contatto... dietro i suoi occhiali eternamente scuri, il viso dell’Eremita della Tartaruga riflette una tristezza infinita, come quella dello scienziato dietro di lui, che piange seppure non con la stessa forza di sua figlia.
Sua figlia, verso la quale si avvicina per abbracciarla e portarla via da quel lugubre momento edificato di fronte alla tomba.
Tutti iniziano a camminare, in silenzio, sotto il cielo grigio e la pioggia ghiacciata.
Il gruppo si allontana in un modo compatto... ognuno avvicinandosi all’altro, come per resistere, per sopportare il dolore e la pioggia...
Chiudendo la fila, Muten, il signor Brief e Bulma si spostano per passare accanto a una piccola sagoma che è rimasta indietro.
Immobile, Son Gohan è rimasto fermo, girato in senso contrario al resto del corteo; il viso del bambino esprime un sentimento troppo grave e inabituale per un ragazzo della sua età... anche le sue guance sono abbondantemente attraversate dall’acqua.
Bulma si ferma, e si gira per correre finalmente verso il piccolo Saiyan, che incassa il furore della tempesta di pioggia senza fiatare.
Anche Muten e il padre di Bulma si voltano.
Guardano mentre la ragazza si china per parlare al bambino con la testa abbassata...
Sembra ascoltare attentamente... rialza persino la testa... poi decolla, senza dire niente.
I due uomini si guardano, sorpresi, prima di essere spinti da Chichi, che si era girata per andare a cercare suo figlio; la voce di quest’ultima rimbomba nelle loro orecchie:
“GOHAAANNN! Non rovinarti il vestito...!”
Ma Gohan era già lontano... ben al di sopra dei vari strati di nuvole grigie...
Bulma butta nervosamente il suo impermeabile sul divano, facendo schizzare gocce dappertutto...
Puar riesce a tramutarsi in ombrello giusto a tempo per evitare che il piccolo Trunks, con il quale stava giocando sul divano, si bagni, dato che l’impermeabile l’ha sfiorato.
Sorpresa dal gesto, la signora Brief si mette le mani sulle guancia, lasciando cadere il vassoio pieno di biscotti che stava tenendo.
“Bulma...?!”
La giovane donna capisce e si appresta a prendere in braccio il neonato, occupato ad acchiappare il gatto blu che si agita a mezz’aria davanti a sé:
“Il mio bebè... la Mamma non ti aveva visto...”
Appena il pargolo è nelle braccia della madre, il gatto riprende le sue sembianze originali... e la sua faccia s’intristisce di nuovo...
Bulma si siede vicino a lui... il bambino ride, provando a raggiungere il gatto... la madre inizia a parlare:
“Tutto a posto...? Lo so che è dura...”
Puar gira la testa... delle grosse lacrime gli scendono sulle guance:
“Mi dispiace... non ho potuto...”
Il piccolo Trunks è finalmente riuscito ad aggrapparsi al gatto blu, e adesso tira, senza trattenimento, ridendo fortemente, mentre Bulma gli prende la mano...
“Trunks... smettila, gli farai male!”
Puar si forza a sorridere:
“Non ti preoccupare... al contrario, questo bambino è adorabile...”
La signora Brief ne approfitta per coccolare il pargolo:
“Ma certo che è adorabile, il mio nipotino... cuci-cuci!”
Approfittando del fatto che sua madre sia vicino a loro, Bulma le dà il bambino, prima di alzarsi:
“A questo proposito... lo lascio a voi, per un giorno o due...”
La signora Brief si sorprende, mentre sua figlia si avvia verso l’uscita del salotto con passo deciso:
“Vai in viaggio...? Senza il piccolo...?”
Bulma le risponde seccamente, senza girarsi.
“Sarò nel laboratorio... non mi disturbate per alcun motivo!”
Si ferma per guardare suo figlio, e ci ripensa:
“Ah, sì... portatemi mio figlio prima di metterlo a dormire e appena si sveglia...”
Ripartendo, prosegue:
“Sennò, non ci sono per nessuno... fatemi soltanto sapere quando verranno Gohan e Piccolo... o Crilin... – sospira – speriamo che stia meglio...”
Un piccolo silenzio riempie la stanza, mentre si ferma un’ultima volta, prima di andarsene completamente:
“E anche Vegeta, se dovesse passare per di qua!”
Sparisce in fretta, sbattendo la porta dietro di sé, sotto gli sguardi scioccati di Puar, la madre e il Dottor Brief, che era appena arrivato.
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