DB Multiverse
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Chapter 5
I miei scontri coi Saiyan sono stati il fattore determinante nella mia evoluzione - anche più dell'incontro con Mr. Satan. Quando incontrai Vegeta la prima volta, quell'arrogante provocatore che sacrificò tutta la sua forza vitale per quell'esplosione finale, non immaginavo certo che sarebbe stato un punto di svolta nella mia storia. Il corso dell'Universo stesso era stato alterato. Ero passato da terrificante calamità a leggenda, e infine mito. Scomparvi per cinque milioni di anni, poco più che un battito di ciglia per un dio eterno, ma per gli esseri viventi ricordi di un tempo così passato erano perduti anche per l'archeologia. Quando apparsi dinnanzi a Vegeta e Son Goku non avevano paura di me, non erano intimiditi.
Mi affrontarono coraggiosamente, senza trattenersi, e fu grazie al contatto con loro che iniziai gradualmente a pensare. Senza dubbio, ho sempre avuto un certo risentimento verso Babidi e suo padre, ma era istintivo, latente, finché quei due guerrieri non mi hanno aiutato a gettare le fondamenta del mio essere. È dunque necessario che vi illustri la loro importanza, così come quella di molti altri.
Il Grande Kaiohshin c'era riuscito. Ero stato trasformato internamente, passando da barbarie senza precedenti e sadismo distruttivo a un essere che conteneva in sé un'innocenza quasi redimibile. L'unica vita che conoscevo era quella accanto agli stregoni, che mi avevano insegnato che i più grandi piaceri erano il terrorizzare gli altri e seminare desolazione. Tuttavia, grazie agli dèi, non la vedevo allo stesso modo. Per me non era tanto goduria quanto un'attività ricreativa. E la differenza è abissale, credetemi.
Una volta conosciuto Mr. Satan, mi ero trasformato in un amico innocuo, dolce e sincero. Il male dentro di me era come una persona separata, in modo simile a come fu per il Grande Re Demone Piccolo - il partecipante dell'unverso 3. Ci sono punti in comune con la sua scissione, solo, fu molto più ovvia.
Non saprei dirvi chi dei due era più "me" all'epoca, erano due anime diverse, dopotutto. L'incarnazione della magia oscura di Bibidi contro l'amico dei terrestri e di Mr. Satan, dal cuore purificato dal vizio. I fatti sembrerebbero però indicare che io sia sempre stato leggermente incline al male. Tra l'altro, è una delle mie attività preferite, ancora adesso. Forse lo trovo divertente, dato che fa parte della mia natura originale - sebbene me ne sia grandemente allontanato - essendo io originario di un antico e polveroso libro di magia nera. Come faccio a saperlo?... Un mistero che scoprirete a tempo debito!
Torniamo alla Bustoria. I fatti, come ho detto, puntano al male come ciò che mi componeva come base e fondamenta. In che modo vi puntano? Semplice, perché il Bu grigio e scheletrico era il più forte dei due. Sembrava refrattario all'influenza del Grande Kaiohshin e di Mr. Satan. Come mai non ero semplicemente tornato a essere il bambino dei tempi antichi? Nemmeno io saprei spiegarlo chiaramente, le mie trasformazioni sono sempre state così caotiche.
Ma qualcosa mi aveva indebolito, forse i rimasugli infantili del mio ospite precedente. Se avessi annientato la mia controparte paffuta anziché assorbirla, Gotenks mi avrebbe obliterato senza il minimo sforzo. Ero persino più debole del me grasso prima che si dividesse - Anche Vegeta avrebbe potuto uccidermi!
Fortunatamente, ebbi il buonsenso di ingoiare Bu in un sol boccone, e il mio corpo seppe in automatico come trattare il mio nuovo... ospite. Riotteni il mio pieno potere, al costo del ritorno di una piccola parte dell'influenza del Grande Kaioshin. La mia natura perfida ne venne in piccola parte ostacolata, ma ciononostante, era di nuovo quella in controllo. La morbida forma che mi aveva donato il dio era stata sostituita da un fisico rosa scolpito da atleta - e i miei occhi dalla sclera nera anelavano una sola cosa: la lotta.
Stavolta non avevo un bambino senza cervello a pilotarmi, ma la maggiore intelligenza del Kaiohshin del Sud. Grazie a essa potevo ragionare ed esprimermi chiaramente. Ciò mi rese il completo opposto del gentile e pacifico guerriero del Sud. Finalmente ero io, Super Bu, dai poteri straordinari e la sete di sangue... e fame di caramelle. Senza il Kaiohshin del Sud sarei rimasto magro. E senza Fat Bu sarei tornato a essere senza cervello. Ora che ero un essere razionale in grado di apprezzare la mia esistenza, iniziai a temere l'idea di tornare a essere Kid Bu. Avevo imparato il valore delle cose. Il valore... dei giocattoli.
Ancora ricordo che divertimento fu presentarmi a Piccolo e ai suoi compagni. Erano così terrorizzati, temevano davvero fosse giunta la fine. Purtroppo per loro, avevo ottenuto l'abilità di percepire l'energia - che onestamente sarei stato in grado di imparare anche nella mia forma grassoccia, ma ero troppo sciocco e superficiale per preoccuparmene. Stavolta era diverso, i miei pensieri e scopi erano ben chiari nella mia mente.
Sentivo rimbombare le parole di Son Goku: "Tra due giorni, il più grande guerriero della Terra ti affronterà, e sarà ancora più forte del mio Super Saiyan 3!"
Solo il Kaiohshin del Sud possedeva un potere paragonabile a quella forma dai lunghi capelli, e la prospettiva di incontrare questo nuovo guerriero era entusiasmante. Nonostante gli sforzi di Piccolo per rallentarmi, finalmente affrontai il mio destino - ovvero la completa estinzione della popolazione umana. Mi ci vollero dieci secondi. Okay, forse ne ho mancati un paio, ma non mi ero impegnato troppo...
Anche ora, la propensione al genocidio persiste in me, senza offesa a tutte le anime di buon cuore che ho assorbito. Potevo sentire le urla di ogni uomo, donna e bambino che popolava il pianeta. All'epoca, le uniche influenze in me erano il Kaiohshin del Sud e Fat Bu, entrambe facilmente ignorabili. Ero molto più vicino al mio aspetto originale, con più intelligenza e infantile sadismo. Sospetto che le mie varie trasformazioni e il potere che da esse è derivato potrebbero aver dato vita ad accesi dibattiti. Spero di poterne mettere a tacere alcuni, o almeno a gettare benzina sul fuoco. Apprezzo il caos che viene creato quando provate a discutere il mio livello di potenza. Solo Vegeth riuscì a sconfiggermi, ma questo è un argomento per dopo.
Stavo dicendo! Dopo aver eradicato la popolazione umana, Piccolo si arrese alla mia superiorità e accettò di portarmi dal guerriero come promesso. Capii presto, però, di essere vittima di una tattica di stallo, mentre l'alieno mi portava su e giù lungo diverse scalinate nascoste. Per un po' lo seguii, irritandomi sempre più. Mi serviva il Namecciano vivo perché mi portasse dove volevo davvero.
Per quanto riguarda ciò che venne dopo, sono certo che non serva andare nel dettaglio. Sapete già la storia e il risultato dello scontro a cui presi parte in quella bizzarra Stanza dello Spirito e del Tempo. Feci nuovamente la conoscenza dei due bambini Saiyan che si opposero a me per salvare Vegeta - ma stavolta avevano una grossa sorpresa per me. Si fusero davanti ai miei occhi, diventando un singolo guerriero dall'impressionante potere. All'inizio non aveva chance, decidendo di lottare nella sua forma base, per qualche motivo. Una volta trasformatosi in Super Saiyan, lo scontro divenne molto più interessante a causa dei suoi grotteschi attacchi.
Era molto dotato nella manipolazione del ki, che lo rendeva in grado di generare fantasmi semi-senzienti esplosivi, o formare armi letali come la sua ciambella galattica. Purtroppo per il mio avversario pre-pubescente, la mia rigenerazione era sufficiente ad annullare tutti i danni subiti. Ero superiore al misero bambino Super Saiyan, e nonostante mi divertissi a provare i suoi vari attacchi, lo scontro non era ciò che mi aspettavo. La mia sete non era soddisfatta, anelavo un avversario più serio - Son Goku era stato molto più entusiasmante da affrontare col suo Super Saiyan 3.
Quando mi decisi a uccidere quel pagliaccio di Gotenks, Piccolo intervenne distruggendo la porta, unico passaggio a un universo pieno di buon cibo da conquistare. Quando proclamò che sarei stato prigioniero di un vuoto senza fine per l'eternità, lasciatemi dire che ero furioso. Inizialmente scioccato, però. Io, già imprigionato in una sfera magica per 5 milioni di anni, ero nuovamente caduto preda di un tormento eterno. Certo, stavolta era tutto bianco anziché nero, e avevo ancora i miei poteri e le mie abilità - ma ero comunque condannato a vagare per un deserto di nuovo. Lo shock lasciò posto alla disperazione, e infine alla rabbia.
Niente da mangiare, nessuno con cui lottare, il terreno una landa bianca come la neve per l'eternità. E come unica compagnia Piccolo e Gotenks, che avrei vaporizzato in cinque secondi. Non servirà dire che ero fuori di me dalla rabbia. Senza controllo, scatenai tutto il mio potere in uno scoppio dirompente. Con mia sorpresa, la mia forza era così grande da squarciare il tessuto tra le dimensioni. Non so se vi rendete conto che fenomenale ammontare di energia sia necessario per un'azione simile. A oggi, ho la prospettiva di poter comprendere il salto dimensionale come nessuno mai prima d'ora. Ero un essere unico dalle capacità infinite.
Senza pensare, mi infilai nello spazio tra le dimensioni, abbandonando Piccolo e Gotenks al loro destino. Peccato per loro, tanto meglio per me. Mi avevano irritato anche troppo, e la loro incapacità di farmi divertire era sufficiente a meritare la morte. L'Universo era nelle mie mani. Tornato all'Osservatorio, trasformai chi era rimasto in cioccolato, lasciando che il dolce sapore mi facesse dimenticare il pericolo appena vissuto. Erano deliziosi, molto più dei Terrestri precedenti - senza dubbio perché assieme a loro stavo gustandomi anche la libertà, che possedeva un posto speciale e primordiale nel mio cuore. Il terrore della prigione era impiantato in profondità nella mia mente, e non vedevo l'ora di godermi i piaceri della vita... assieme alla distruzione di essa.
Ma i guerrieri che avevo lasciato indietro riuscirono a scappare dalla prigione eterna come me. Il loro successo mi sorprese, ma non quanto la nuova forma di Gotenks. Il suo volto, i suoi lunghi capelli dorati, la forza che emanava... mi diede i brividi. Era su tutt'altro livello, e come il non morto Goku prima di lui, aveva raggiunto il Super Saiyan 3. Ma era anche più forte! Potete ben immaginare la mia eccitazione.
Lo scontro generatosi fu molto intenso! Avevo divorato le sue famiglie, perciò Gotenks era furioso e determinato. Ha dato il 100% contro di me, e a poco a poco il mio entusiasmo lasciò il posto all'incertezza. Sembravamo alla pari all'inizio, ma man mano che lo scontro proseguiva si rivelò superiore a me! Mandai a segno qualche colpo, ma la sua velocità e forza erano meglio delle mie. Non era un baratro insormontabile, ma ero sicuramente svantaggiato. A un certo punto Gotenks mi sbatté contro il terreno, facendomi sprofondare centinaia di metri in profondità. Non mi ero fatto troppo male, ma ero molto arrabbiato.
Amavo combattere, ma senza la sicurezza di vincere alla fine, lo scontro aveva tutto un altro significato. Ciò che volevo davvero era un nemico in grado di darmi del filo da torcere, ma che fosse in fin dei conti incapace di mettermi davvero alle strette. Fu allora che mi si gelò il sangue nelle vene, percependo una forza molto molto lontana. Era appena percettibile, ma... era immensa! Era senza dubbio superiore a Gotenks Super Saiyan 3! Ero leggermente sotto il ragazzino, ma questo guerriero misterioso torreggiava su entrambi!
Fu allora che il mio antico istinto di sopravvivenza si risvegliò, lo stesso che mi aveva permesso di assorbire il Kaiohshin del Sud. Ora che ero in grado di ragionare razionalmente, potevo elaborare un piano, una strategia. Sapevo che la mia esistenza era minacciata da quei due guerrieri, ma sapevo come contrastarli. Mi sarei dovuto evolvere nuovamente, diventando ancora più potente. Era l'unico modo per uscire vittorioso dalla battaglia che stava per iniziare. Dovevo assorbire il loro potere dentro di me.
Riuscii a sentire Gotenks attraverso il suolo, molto sopra di me. Mi urlò di sbrigarmi a uscire in modo che potesse sconfiggermi, rivelando che la sua fusione aveva un limite di tempo. Aveva solo trenta minuti prima di perdere la sua forma, e questo mi fece venire in mente un'idea grandiosa. In questo modo avrei potuto sconfiggere il mio avversario successivo. Avrei continuato a lottare con Gotenks, permettendogli di dominare lo scontro e dandogli un falso senso di sicurezza mentre la sua energia scendeva sempre di più. Il tempo sarebbe scaduto, e in quel momento Piccolo e i ragazzini sarebbero caduti nella disperazione, portando senza alcun dubbio il nuovo fortissimo guerriero a giungere in loro soccorso.
Quando si divisero, mi crogiolai nel loro terrore, prima di fingermi addormentato. Avrei potuto massacrarli, ma erano elementi importanti della mia strategia. Addormentarmi all'improvviso era un mio tipico comportamento, dopotutto. Piccolo non mangiò del tutto la foglia ed era scettico, a ben donde, aggiungerei. Era riuscito a rallentarmi in passato, anche arrivando al punto da intrappolarmi nella Stanza dello Spirito e del Tempo... era ingegnoso. Mi intrigava la sua intelligenza, tanto quanto la forza di Gotenks... Tutto andava secondo i piani..
Infine, il misterioso guerriero fece la sua entrata in scena. Lo ricordo ancora bene: Son Gohan, lo sciocco ragazzo che non era riuscito a resistere più di tre secondi quando venni liberato. Era tornato ad affrontarmi, con una forza amplificata a livelli folli. Ero stupefatto. Già sapevo che il suo potere era salito alle stelle, ma averlo davanti a me mi aveva quasi paralizzato. Ancor prima che lo scontro iniziasse, sapevo già di essere spacciato. Ciò detto, il mio piano era ancora in atto, e sapevo cosa fare per sopravvivere. A meno di sacrificare l'intero pianeta in un attacco per finirmi, non sarebbe stato in grado di uccidermi del tutto. Almeno, così speravo.
Avete visto tutti la serie, sapete che pestaggio mi sono beccato. Volevo testare i limiti del mio corpo, ma non c'era molto che potessi fare - era semplicemente troppo forte. Così mi feci saltare in aria, riuscendo a farlo arretrare. Sapevo di non poterlo ingannare a credere che mi fossi ucciso, ma non era il mio obiettivo. Mi nascosi per un'ora, facendo attenzione a sopprimere la mia energia. Mi riposai, seguendo le loro aure da una distanza di sicurezza per non perderli di vista. La mia percezione aveva un raggio ben più ampio del pianeta, se anche si fossero trattenuti, sarei riuscito a trovarli. Aspettai un'ora e poi mi riunii a loro a tutta velocità. Non potevo aspettare, volevo completare il piano il prima possibile, e dare una bella lezione a Gohan.
Provocai facilmente i bambini, portandoli a fondersi di nuovo. Dipendeva tutto da Gotenks! Permettendogli di darmi filo da torcere senza quasi alcuna resistenza durante il nostro scontro precedente, ero riuscito a fargli montare la testa ancora di più al già pavonesco guerriero. Certo della sua superiorità, fece il lavoro al mio posto, convincendo Gohan a farsi da parte per il momento. Questa decisione lo portò a una sconfitta assicurata. Quando la fusione ebbe luogo, staccai di nascosti dei pezzi del mio corpo, facendoli scivolare silenziosamente dietro Piccolo e Gotenks. Poi scatenai le mie prigioni rosa, coprendoli e assimilandoli. Son Gohan andò nel panico, incapace di reagire.
I Kaiohshin e Fat Bu erano solo le fondamenta del mio corpo attuale. Da quel momento in poi, tutte le aggiunte avrebbero modificato il mio corpo a dovere. La mente di Piccolo mi avrebbe aiutato a maturare il pensiero critico e aiutarmi a creare nuove strategie, mentre Gotenks mi avrebbe donato grande forza e nuove tecniche. Divenni istantaneamente più forte, un livello impossibile da superare per chiunque altro. Son Gohan adesso era nei guai. Con Gotenks assorbito ero in grado di usare i fantasmi kamikaze e la ciambella galattica, assieme al Makankosappo. Come prima, non serve dirvi com'è finito uno scontro che già conoscete. Sì, ho dominato il mezzo Saiyan per tutto lo scontro. Senza l'intervento del guardiano della Terra, sarebbe morto a causa delle sue ferite.
Tuttavia, come posso dire... Assorbendo Piccolo e Gotenks, la mia mente e dunque io cambiammo un po'. Non mi riferisco allo sviluppo di sentimenti o roba del genere, i miei pensieri e il mio obiettivo erano ancora gli stessi - anzi, ero più determinato che mai a distruggere Gohan e il pianeta. La mia nuova intelligenza e la forza erano quasi inebrianti. Volevo radere al suolo l'intero universo, cancellando ogni forma di vita esistente. Il male in me mi spronava a divorare, conquistare, combattere e schiacciare forti avversari. Allo stesso tempo, sentivo un minuscolo disagio all'idea di battere Son Gohan. È possibile che Piccolo e i ragazzi stessero condannandomi dall'interno, ma era insignificante. Il piacere che avrei guadagnato dalla sua disfatta era molto più grande.
Ma quando mi accinsi a obliterare Gohan e il mondo che non era riuscito a proteggere, Goku in persona fece un ritorno inaspettato, mettendomi i bastoni tra le ruote. Annunciò fieramente il suo obiettivo: fondersi col figlio nel tentativo di fermarmi, tramite l'uso di un misterioso orecchino. Ma al momento della verità, il mezzo Saiyan rivelò la sua natura di sfigato come maggiore di quella da guerriero, mancano goffamente l'orecchino lanciatogli. Son Goku si trasformò in fretta in Super Saiyan 3 per prendere tempo, e sebbene le sue abilità fossero straordinarie, non poteva competere col mio potere. Mi sarebbe bastato un istante per rispedirlo all'altro mondo - ma all'improvviso, per scherzo del fato, la fusione di Gotenks dentrò di me si esaurì. Che sfortuna nera!
Avevo già pianificato tutto, però, in caso di un imprevisto simile. Avvolsi Gohan in un frammento del mio corpo e l'assorbii. Divenni ancora più magnifico sotto lo sguardo impotente di suo padre. Ora indossavo anche l'abito suo e del figlio, il gi arancione che trovavo stranamente piacevole. Senza dubbio per la reazione di Goku. Ora possedevo la forza di tre Saiyan combinata e la mente di Piccolo. Indipendentemente dal mio avversario, nessuno sarebbe mai riuscito a competere con me. Persino Goku era talmente insignificante da non valere la pena di perderci il mio tempo. Volevo comunque dargli una chance, tanto per svago. Gli concessi di fondersi con qualcuno a sua scelta, e lo osservai mentre considerava dubbioso chi usare tra Mr. Satan e Dende. Sebbene mi fosse caro, il terrestre era pateticamente debole. Inoltre, se si fossero fusi, il blocco psicologico che mi impediva di ucciderlo sarebbe probabilmente svanito, e sarei finalmente stato in grado di spazzare via l'umanità del tutto. Ma con mia sorpresa, Goku si teletrasportò all'improvviso a una grande distanza da lì. Lo avvertii riapparire, vicino a un'altra grande forza apparsa dal nulla. Una che riconobbi.
Mi sbrigai a raggiungerli con una velocità fuori scala. Sarei stato lì in meno di trenta secondi, formando un kikoha nella mia mano. Li vidi, Goku e Vegeta. Sembrava che quest'ultimo fosse tornato dall'altro mondo con un'aureola. Ma non intendevo lasciarli fondere. Forti com'erano, insieme sarebbero potuti diventare una vera minaccia e non volevo rischiare. Ma fui troppo lento!
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